Paolo Gentiloni: differenze tra le versioni

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Fu così che Gentiloni, ormai lanciato, dopo soli 80 anni, iniziò a partecipare attivamente alla vita politica.
 
Inizialmente, aderì ai movimenti di [[Sinistra radicale|estrema sinistra]] e ai [[Federazione dei Verdi|Verdi]], assieme ad Ermete Realacci e ala [[Francesco Rutelli]].
 
Quando il Piacione, nel 1993, fu eletto [[Sindaco]] di [[Roma (città)]], a dimostrazione della grande fiducia che riponeva in una grande giornalista come [[Barbara Palombelli|sua moglie]], Rutelli la scartò.
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[[File:Gentiloni in montagna con alpaca e con fotomontaggio di Renzi.jpg|thumb|left|300px|Gentiloni (in bianco) in montagna mentre smentisce di essere agli ordini di Matteo Renzi.]]
In un primo tempo, Renzi chiese aiuto all'[[Azzeccagarbugli]], ma [[Niccolò Ghedini]] era impegnato e non ci fu nulla da fare. Perciò a Renzi non restò altro che rivolgersi al frate confessore di Lucia Mondella, Fra' Cristoforo [[Gianni Cuperlo|Cuperlo]], chiedendogli di intercedere presso Don Silvio perché il Renzi potesse finalmente convolare a giuste nozze con la dittatura. Cuperlo acconsentì, in cambio di dieci [[Preghiera|Ave Maria]] e della riforma della [[Legge elettorale]].
 
Fra' Cristoforo Cuperlo si recò ad [[Arcore]], al Castello di [[Silvio Berlusconi|Don Rodrigo]], per convincerlo a sostenere il Sì al [[referendum]] costituzionale. Don {{s|Silvio}} Rodrigo, però, non volle sentire ragioni e rispose in modo arrogante.
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