Oscar Luigi Scalfaro: differenze tra le versioni

m
Annullate le merdifiche di Colacoca (rosica), riportata alla versione precedente di AutoImport
(Pagina svuotata)
m (Annullate le merdifiche di Colacoca (rosica), riportata alla versione precedente di AutoImport)
Etichetta: Rollback
 
(12 versioni intermedie di 10 utenti non mostrate)
Riga 1:
{{titolo|Oscav Luigi Scalfavo}}
{{sottotitolo|Da Scalfaropedia, l'enciclopedia che non ci sta!}}
[[File:Oscar Luigi Scalfaro Playboy.jpg|miniatura|Oscar Luigi Scalfaro, fulgido difensore della morale cristiana.]]
 
'''Oscar Luigi Scalfaro''' era una particolare specie di [[politico]] [[cattolico]] ora estinta, che ha nidificato tra le aule di [[Montecitorio]] per tutto il [[XX secolo|secolo scorso]].
 
Tra una lezione di [[catechismo]] e una riunione dell'[[ACR]], Oscar Luigi Scalfaro ha ricoperto il ruolo di [[Presidente della Repubblica Italiana]], un incarico che sul piano del prestigio e delle responsabilità si pone appena sopra a quello di portinaio di [[Palazzo Chigi]] e appena sotto a quello di guardarobiere. In seguito ha ricoperto la carica di [[senatore a vita]] fino al gennaio del [[2012]], quando si è dimesso da essere vivente. Le ultime parole da lui pronunciate, prima di essere posto in una bara troppo stretta, sono state ancora una volta:
{{citazione|Io non ci sto!}}
 
== Biogvafia ==
[[File:Scalfaro.jpg|miniatura|{{citazione|Tvovo oltvemodo vipvovevole e ivvispettoso che Nonciclopedia si metta a devideve le mie impevfezioni di pvonuncia! Tva l'altvo ci tengo a pvecisave che la mia evve non è moscia, ma AVVOTATA!}}]]
Esponente della nobilissima famiglia dei baroni Scalfaro di [[Calabria]], noti truffatori che vivevano di espedienti, il candido Oscar venne al mondo in seguito a intervento divino: la madre confessò infatti di aver ricevuto nove mesi prima del parto un'interurbana da un certo [[Arcangelo Gabriele|Gabriele Arcangelo]], il quale dopo averle raccomandato di votare [[UDC]] alle prossime elezioni le avrebbe profetizzato la futura e indesiderata<ref>Vallo a spiegare ai mariti che il responsabile è [[Dio]]!</ref> gravidanza.
 
Oscar fin da piccolo dimostrò una certa compassata formalità, infatti uscì dall'[[utero]] in doppiopetto urlando: "L'italia visovgevà!" Inoltre aveva la curiosa mania di tuffarsi a sedere su ogni [[poltrona]] che gli capitava sotto tiro, piangendo e frignando ogni volta che qualcuno tentava di farlo alzare. Quando iniziò a frequentare l'[[asilo]], Oscar ebbe finalmente la possibilità di giocare con tanti nuovi amichetti; i suoi preferiti erano la gnocca del gruppo [[Rita Levi Montalcini]] e il vispo [[Giulio Andreotti]], il quale nonostante la verde età era già nel consiglio di amministrazione dell'asilo. I tre sono tuttora in ottimi rapporti, dato che si ritrovano ogni giorno a giocare a bocce in [[Paradiso]].
 
=== Cavvieva nella magistvatuva ===
Laureatosi in [[Giurisprudenza]] all'Università Cattolica del Sacrissimo Cuore della Madonna Addolorata di Dio con tutti i Putti che intonano l'Alleluia di [[Milano]], intraprese la carriera di [[magistrato]]. Come membro dell'[[Assemblea Costituente]], Scalfaro fece parte del gruppo che reintrodusse la [[legge del taglione]] e promosse la [[pena di morte]] per gli [[ateo|atei]] conclamati.
 
Nel [[1950]] si rese protagonista di un episodio di cronaca che divenne noto come "il caso del prendisole" o anche come "il caso del bigotto pazzo": durante un afoso pomeriggio estivo Oscar stava sorbendo una granita e raccontando alla folla la parabola del figliol prodigo che si pentiva dopo essersi iscritto al [[PCI]], quando notò tra gli astanti una donna che indossava una t-shirt. Orrore! L'Oscar nazionale si lanciò sulla donna con quella feroce determinazione che contraddistingue gli unti dal Signore, e dopo averle urlato in faccia: "Pev te ci vuole il [[Burqa|buvqa]], donna di malaffave!" la prese a pizze in faccia e le cambiò i connotati, tanto che dopo il pestaggio il volto della sciagurata sembrava un quadro cubista di [[Picasso]]. L'episodio, condannato dai soliti giornalisti comunisti e faziosi, permise a Scalfaro di entrare nelle grazie di quel buon samaritano di [[Alcide De Gasperi]], il quale invitò Oscar a casa sua, gli lavò i piedi, glieli asciugò usando i propri capelli e infine lo assunse come portaborse.
 
=== Scalfavo fov Pvesident! ===
[[File:Scalfaro Poltrona.gif|miniatura|Niente e nessuno poteva dividere Oscar dalla sua poltrona. Neppure la [[diarrea]].]]
{{citazione|Chi ha salito le scale del potere deve saperle discendere con uguale dignità.|Oscar Luigi Scalfaro mentre si fa tirare torte in faccia al [[Bagaglino]]}}
Nei successivi quarant'anni Scalfaro ebbe un ruolo di secondaria importanza nella scena politica italiana, tanto che era lui che andava a prendere a casa il suo autista. Finalmente nel [[1992]] tirò fuori i coglioni, senza però toccarli fisicamente per non incorrere nel peccato di [[lussuria]], e gridò un bel: "Io non ci sto!" al muro. Poi si candidò a Presidente della Repubblica.
 
I [[Parlamento|parlamentari]] ovviamente pensarono a uno spassoso scherzo e decisero di stare al gioco votandolo, ma quando capirono che il [[pesce d'aprile|primo aprile]] era già passato e che avevano eletto un buffone era troppo tardi per rimediare. "Che sciocchi! E dire che anche Cossiga ci aveva fregato così! Vabbè, sette anni volano!" fu il pensiero generale.
 
Come presidente, Scalfaro fece ben poco e lo fece pure male: picchiò una scolaresca in gita al Quirinale perché un bambino aveva detto "merda", insegnò con ottimi risultati a [[Roberto Baggio]] come battere i calci di [[rigore]], si oppose al divorzio e all'uso dell'[[anestesia]] prima dell'estrazione dei denti, inventò i termini "[[Par condicio]]" e "Accipigna", e nominò senatori a vita [[Bettino Craxi]], [[Marilyn Manson]], [[Pietro Maso]], [[Tinto Brass]] e il dottor [[Josef Mengele|Mengele]]. Al termine del mandato si incatenò alla poltrona rifiutando di cedere il titolo di presidente a [[Carlo Azeglio Ciampi]]. Quest'ultimo la prese bene: aprì la finestra e gettò poltrona e occupante di sotto.
 
== Il pvemio Oscav ==
{{citazione|Ora ho l'Oscar tra le mani!|Un euforico [[Roberto Benigni]] dopo esser stato insignito del prestigioso premio Oscar Luigi Scalfaro}}
Il Premio Oscar Luigi Scalfaro® è un importante riconoscimento che viene assegnato annualmente al politico [[Democrazia Cristiana|democristiano]] che nel corso del suo mandato è riuscito a mettersi maggiormente in luce nei campi del perbenismo interessato, degli intrallazzi sottobanco, delle promesse elettorali non rispettate e in generale di quella complessa e raffinata arte che va sotto il nome generico di [[magna magna]].
 
L'ambito premio consiste nella consegna di una statuetta placcata d'oro raffigurante una [[tumore|metastasi]] in stadio avanzato e nell'assegnazione di una lauta [[pensione]] da [[senatore a vita]].<ref>titolo ovviamente ereditario che si estende anche ai discendenti del vincitore</ref> La giuria che assegna il premio Oscar è composta prevalentemente da beghine ottuagenarie e prelati bavosi, e osserva con scrupolo una serie di dettami e regole che si rifanno alla più pura tradizione cattolico-baciapilistica.
 
Per accaparrarsi l'ambita statuetta (e relativo assegno) bisogna infatti avere le seguenti caratteristiche:
 
[[File:Scalfaro-Pinguino.JPG|miniatura|Nonostante la sua naturale riservatezza, Scalfaro ha impersonato il [[Pinguino (personaggio)|Pinguino]] in Batman Returns.]]
 
* Indossare con fierezza la spilla di [[Azione Cattolica]]. Questo prezioso segno di riconoscimento non va mai tolto, neppure sotto la [[doccia]], quando si va a dormire o quando ci si concede una vacanza a [[Sharm El Sheikh]] usando i soldi dei contribuenti.
* Lanciarsi in accorati peana che esaltano il valore della [[famiglia]], e allo stesso tempo divorziare e risposarsi ogni due giorni o, in alternativa, avere un'[[amante]] in ogni capoluogo di [[provincia]] italiano.
* Invocare la [[censura]] preventiva per tutti quei film che contengono torpiloquio, [[sangue]], scene di nudo, sesso, effusioni e qualsivoglia contatto fisico tra uomo e donna e tra uomo e uomo.<ref>I contatti tra donna e donna invece sono accettati perché si sa che le scene [[Lesbica|lesbo]] piacciono a tutti</ref>
* Stare sempre e comunque in centro, assicurando però il proprio appoggio incondizionato alla [[destra]] quando [[Berlusconi]] è al governo, e alla [[sinistra]] quando il consenso del Cavaliere inizia a vacillare.
* Gridare allo scandalo quando camminando per strada si incrociano donne che girano in [[minigonna]] o con la pancia scoperta. Particolarmente apprezzati dalla giuria sono quei candidati che riescono a far aprire un'interrogazione parlamentare per mettere fine a "una preoccupante decadenza di costumi e moralità, che inizia con l'abbigliamento sconveniente e conduce diritta all'ateismo, o peggio al [[satanismo]]".
 
Non stupisce quindi che le ultime diciassette edizioni del premio Oscar Luigi Scalfaro siano state vinte da [[Pier Ferdinando Casini]], con l'unica [[eccezione]] del [[2008]], in cui l'onorevole [[Antonio de Poli]] riuscì a sbaragliare la concorrenza con un'intuizione geniale: accusare il programma [[Art Attack]] di incitare i giovani a sniffare [[colla vinilica]].
 
== Note ==
{{Note}}
 
== Voci covvelate ==
* [[Erre moscia]]
* [[Politico onesto]]
* [[Democrazia Cristiana]]
* [[Presidente della Repubblica Italiana]]
 
{{Cronologia|[[File:Cosa nostra.PNG|50px|center|link=]]Oscar Luigi Scalfaro<br />[[Presidente della Repubblica Italiana|Pvesidente della Vepubblica Italiana]]<br />[[28 maggio]] [[1992]] - [[15 maggio]] [[1999]]'''|[[Francesco Cossiga|Il picconatore]]<br />[[3 luglio]] [[1985]] - [[28 aprile]] [[1992]]|[[Carlo Azeglio Ciampi|Il nonno]]<br />[[18 maggio]] [[1999]] - [[15 maggio]] [[2006]]}}
 
{{PresidentiRepubblica}}
 
[[Categoria:Italiani]]
[[Categoria:Dinosauri democristiani]]
[[Categoria:Morti]]
[[Categoria:Erremosciari]]
[[Categoria:Presidenti della Repubblica]]
[[Categoria:Senatori italiani]]