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(→Circe) |
Wedhro (rosica | curriculum) (questo non è Il Camionista, servono battute) |
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La nave si rimise presto in viaggio verso Itaca, questa volta con le giuste indicazione stradali grazie ad un [[vigile urbano]] incontrato nell'[[Ade]].
L'equipaggio passò momenti terribili sulla via del ritorno; come prima cosa dovettero affrontare le terribili [[sirena|sirene]]. Quest'ultime avevano delle voci orribili, capaci di rompere i timpani, e non solo, ad ogni [[essere umano]].
Ulisse, legato all'albero maestro per la penitenza di ''obbligo o verità?'' fu costretto a sorbirsi le disarmoniche melodie delle sirene. I marinai, più furbi, optarono per dei vaporosi paraorecchie rosa.
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== Circe ==
L'ottavo giorno Ulisse stava prendendo la [[tintarella
''Terra! TERRA!'' Urlò Ulisse alla ciurma, e per l'eccitazione scivolò e cadde rompendosi il femore contro la chiglia della nave.
Scoprirono presto che l'isola era abitata dalla maga [[Circe]], masochista repressa che non cercava altro che un rapporto con qualche [[giovane]] voglioso.
Ma Ulisse, fermamente contrario al [[sesso]] prima del [[matrimonio]], respinse la richiesta di fermarsi oltre in quel posto.
Per i marinai fu l'ultima goccia, afferrarono Ulisse,
Ulisse tentò di ragionare. ''Fatti non foste a viver come bruti'' disse, e loro per tutta risposta presero a lanciargli pietre.
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