Nonnotizie:L'Armata Rossa invade la Berlusconia: differenze tra le versioni

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Gli ambasciatori della Moratti si sono recati alle 7:00 nel quartier generale di Pisapia per arrendersi; tuttavia a sorpresa Pisapia ha risposto:
{{quote|Questa è Milanoooooo!|}}
Dopo l'uccisione degli ambasciatori, l'esercito di Pisapia grazie ai rinforzi in arrivo da [[Bologna]] e [[Torino]] con una manovra a sorpresa è riuscito ad accerchiare il nemico, fuggito a costo di grandissime perdite, e riuscendo a difendere solo il centro, riconquistando dopo 20 anni Milano. Dopo la vittoriosa riconquista i rossi si sono diretti fuorì città per la clamorosa capitolazione della capitale [[Arcore]], mentre delle truppe alleate dal centro della Sardegna rioccupano i bastioni della Berlusconia nell'isola, Cagliari e Villa Certosa. Il Regio Esercito Berlusconiano, ormai in rotta, è stato costretto a dividersi in due tronconi per impedire lo sbarco in [[Sicilia]] (unico luogo non toccato dall'avanzata dell'[[Armata Rossa]]) e il ricongiungimento con le armate rosse di Milano tramite lo sbarco a [[Genova]]. Dopo ore di combattimento alle 15:00 l'ala sinistra (più a sinistra delle altre) dell'Armata Rossa, comandata da [[Rosalba Colombo]], è entrata ad Arcore sbaragliando le retrovie berlusconiane, che sono riuscite solo a difendere il bunker-fortezza di Villa san Martino. Si è quindi stabilito un armistizio valente fino al 29 maggio, che darà modo alla popolazione di rifiatare e al Regio Esercito Berlusconiano di riorganizzarsi. Tutta <s>l'Unione Sovietica</s> l'Italia è ora con il fiato sospeso per vedere se la Berlusconia riuscirà a riconquistare Milano o se l'ArmtaArmata Rossa dilagherà in città e ad Arcore. Si vocifera addirittura di un sbarco dei [[Italia dei Valori|cattocomunisti]] a [[Napoli]] da tempo assediata da regione e provincia.
 
==Fonte==
Utente anonimo