Nonno Fiorucci: differenze tra le versioni

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Anche quest'opera, conosciuta anche come [[piede]] pestato, non pone grossi problemi di interpretazione e si presta ottimamente allo studio della tecnica bestemmiatoria del Nonno. Anche se meno carica di rabbia rispetto ad altri passi, il pezzo si apre con un magnifico ''dio tubercoloso'' che, come vedremo, ricorre molto spesso nelle varie imprecazioni del Nonno. Segue una delle figure più note cioè ''sto maiale porco avvelenato del signore con tutti i santi'', quindi la motivazione di tale affermazione.
Da notare che dall'insulto doloroso iniziale alla sua precisazione son passati ben 15 secondi, peraltro occupati da splendide bestemmie, che ci possono dimostrare la grande professionalità nel campo della blasfemia del Nonno. Dopo due splendide rarità come ''dio svergognato'' e ''dio serpente bove'' il pezzo si chiude con la celebre litania ''mannaggia a tutti i santi apostoli con sta sverginata della madonna, sta maiala, sta troia sta zingara''. Il tutto si chiude con un ''dio cane'' che dona all'opera intera una drammaticità in crescendo-decrescendo.
Riportiamo per dovere di cronaca (e per l'importanza eccezionale dell'opera) il passo completo: ''"Lorè!...Eh Dio tubercoloso! sto maiale porco avvelenato del signore con tutti i santi!... Dio svergognato, ma c'ho l'unghio incarnito... Dio serpente bove.. me venghi a pistà n'tol deto? Mannaggia a tutti i santi [[apostoli]] co 'sta sverginata della madonna... sta maiala, sta troia, sta zingara... ...Dio cane!!!"''. In questo video, possiamo trovare un'altra perla del Nonno, ovvero una caratteristica comune a molti video: precedere le imprecazioni e le bestemmie col nome del nipote Lorenzo come segno istintivo del fastidio da lui provocato: Qui si nota una dissociazione immediata, in quanto non appena pronunciato il nome, le imprecazioni non so più rivolte al nipote, ma alle varie divinità, come a testimoniare la bontà d'animo e l'affetto che comunque prova nei confronti del nipote. Inoltre, da notare come, nel momento di maggior rabbia, il Sommo è veramente accecato dalla furia bestemmiatrice, che fa passare in secondo piano altri accadimenti potenzialmente scatenati: è il caso del nipote che prima calpesta l'unghia incarnita, dopodiché fa il giro del lettino per andarlo a colpire con uno schiaffo; in questa fase il Nonno, preso dalla furia delle bestemmie non si accorge di tale gesto ma continua semplicemente con un ''dio serpente bove'' senza alcuna altra reazione successiva. Altro fatto in evidenza è la perfetta conclusione dell'opera, affidata a un incisivo ''Dio cane!''. Con questa semplice bestemmia infatti il nonno sferra l'ultimo tremendo affondo a una sacralità già in fin di [[vita]] per le tremende bestemmie, una fatality a tutto ciò che vi è di sacro.
Da sottolineare inoltre che in questa opera sono in corso studi per stabilire se la bestiemmia utilizzata sia "sverminata" o "sverginata".
Recentissimi studi ci indicano che la madonna risulta sverginata, molto probabilmente dagli stessi santi.
Utente anonimo