Nonbooks:Sopravvivere ad un matrimonio: differenze tra le versioni
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[[File:Barbiesposa1.jpg|thumb|270px|Il giorno del [[matrimonio]] nella mente di una [[donna]].]]
{{Cit|L'unica cerimonia alla quale voglio presenziare sarà il mio funerale!|[[
''Auguri! Bravi, bene, bis!''
È il vostro [[matrimonio]], avete così deciso di sposarvi!
Avete rimorchiato una tizia una sera in un locale notturno di quart'ordine, siete rimasti affascinati dai suoi occhi ammalianti di cui neanche ricordate il colore, [[Trombare|ve la siete portata a letto]] approfittando del fatto che fosse [[Ebbrezza|ubriaca]], avete dato fondo a tutto ciò che avete imparato sul [[sesso]] in 15 anni di pratica con la [[bambola gonfiabile]] e le foto scollacciate sullo [[telefono|smartphone]], siete sopravvissuti al trauma di vederla il giorno dopo senza trucco, con le [[tette]] sgonfiate e le mutande della [[nonna]] e così avete pensato che se non siete fuggiti dopo una visione simile non avete intenzione di farlo mai più.
In realtà avreste tanto voluto fuggire nottetempo, ma la sveglia del vostro [[cellulare]] non è stata pronta come quella che c’è nei vostri pantaloni. Lei interpreterà questa resa incondizionata come un segno d’[[amore]] eterno e vi troverete a giocare a [[Monopoli]] con i suoi genitori il [[sabato sera]] in men che non si dica. Il grande travaglio psicologico durerà finché non deciderete di piegarvi alle sue insistenti richieste: una domenica pomeriggio mentre, invece di guardare la [[calcio|partita]] in [[televisione|tv]], lei vi ha costretto a parlare di nozze e di vestiti da sposa con sua [[suocera|madre]] seduti in veranda. Ed avete così deciso di arrendervi tutta la [[vita]].
Bene, per voi sposi questo manuale non serve perché il [[matrimonio]] sarà il minore dei vostri problemi. Per voi che invece sarete invitati a questo lieto evento, questo manuale è dedicato. Eh sì, perché bisogna sapere bene a cosa si va incontro e, specialmente per alcuni [[Nozze|matrimoni]], si corre il serio rischio di uscirne con le ossa rotte. Questo manuale serve proprio a voi, giovani neofiti di queste cerimonie, per farvi fare le giuste mosse durante una giornata così stressante e magari per evitare in futuro di fare alcuni tragici errori, come quello che ha fatto lo sposo.
[[File:Bombamonio.jpg|right|150px]]
==Parte 1: Arriva la partecipazione!==
Una mattina, mentre siete intenti a dar da mangiare ai vostri pesciolini siamesi e state controllando la [[posta]], vedete che tra le bollette e l’ennesimo volantino di [[Sky]], che vi annuncia un nuovo canale inutile per estorcervi altra grana dall’abbonamento, c'è una busta color crema che fa capolino tra le altre. Dietro c’è solo il vostro nome. A quel punto avete già capito di cosa si tratta ma fuggire adesso è inutile perché LEI vi ha trovato. No, non è una [[Pacco bomba|bomba]], magari lo fosse. È proprio quello che voi temete che sia: un invito a partecipare ad un [[nozze|matrimonio]]. La lettere recita più o meno così:
{{quote|Goffredo e Domitilla annunciano il loro matrimonio - [[24 luglio]] [[2008]] ore 15:00, Chiesa della santissima Addolorata Assunta e Licenziata Che Non La Smette Mai Di Piangere.
Goffredo e Domitilla Vi aspettano allo Scoglione, via Girolamo Pallastrozzi n. 15 bis}}
[[File:Sposi con tizio strano dietro.jpg|thumb|270px|È chiaro che la scelta degli invitati non è stata proprio impeccabile.....andrà meglio la prossima volta.]]
A questo punto è fatta: non serve chiudersi in casa fingendo di essere malati di [[peste]], non serve mettere la lettera nella casella di posta del vicino e far finta di non averla ricevuta, non serve svuotare il cestino di [[Windows]], non serve farsi venire il [[vaiolo]], non serve tagliarsi una gamba di proposito con una [[sega]] elettrica per giustificare la vostra assenza. LORO lo verranno a sapere e troveranno il modo di vendicarsi. A questo punto avete solo una possibilità: andare a quel fottuto [[matrimonio]] e sperare di uscirne vivi.
==Parte 2:
Okay, avete di fronte a voi 2 possibilità
# vi affidate alla lista nozze che non manca mai
# fate un regalo personale
[[File:Busta plastica.jpg|thumb|Una busta di plastica non è di certo il migliore dei regali.]]
La lista nozze ricorda un po’ quelle collette che si facevano al [[liceo]] per comprare il cellulare alla [[bimbominkia|diciottenne]] di turno. Andate al negozio, dite il nome del [[matrimonio]] (ad esempio: [[matrimonio]] ''Spennello - Gatti'') e lasciate una cifra che "dovrebbe" essere a piacere. Il condizionale in questi casi è d'obbligo, perché ricordate bene che tutto è registrato, sorvegliato e monitorato. Dal momento in cui avete aperto la busta con la presentazione a [[casa]] vostra fino al termine del [[matrimonio]] non sarete più soli. LORO vi vedranno, vi osserveranno anche quando metterete mano al portafogli. Non fate vedere che lasciate una cifra più bassa del loro prozio che viene dal [[Minnesota]] e che non vedono da 15 anni o farete la figura dei taccagni. Inoltre per la lista nozze vige la regola del 5 a 1 cosicché se lasciate 50 [[euro]] nella lista nozze a vostro nome state pur certi che i diretti interessati alle vostre future nozze sulla lista ne lasceranno 10 e che se vi vedranno steso a [[terra]] dopo essere stato investito da un tir faranno ampi gesti al conducente per chiedergli di fare marcia indietro e passarvi sopra di nuovo.
[[File:Matita&temperamatite.jpg|left|thumb|Ancora non ci siamo, si può fare di meglio!]]
Il regalo personale vi svincola dagli obblighi di colletta ma per una strana coincidenza del destino i regali di nozze sembrano avere tutti scritti in fronte l’esatto importo che l’oggetto vi è venuto a costare. Ragion per cui è altamente sconsigliato fare i furbi e prendere un regalo di basso costo, tipo un servizio da [[caffè]] in [[plastica]] e legno di cedro, una [[pentola a pressione]], un frullatore a manovella, un [[calendario]] di [[Frate Indovino]] che si illumina al buio. Rischierete al vostro matrimonio di ritrovarvi come regalo lo stesso servizio da [[caffè]] che avevate propinato voi a loro, magari avvolto con la stessa carta, oppure un regalo osceno che i giovani sposi hanno deciso barbaramente di riciclare proprio a voi, senza cambiare né la carta da regalo con le renne sopra né il bigliettino con la scritta : ''Buon [[Natale]] e felice 1996!!''
È un modo perverso per farvi scontare la taccagneria che dimostraste il giorno del loro [[matrimonio]]. Quindi, se non volete ritrovarvi un'autobomba sotto [[casa]], cercate di essere generosi.
==Parte 3: Scegliere il vestito==
[[File:Victoria.jpg|thumb|left|Bisogna scegliere l'abbigliamento adeguato.]]
Farsi un vestito costa, si sa. Per gli uomini la cosa più sbagliata è dire al negoziante che è per un [[matrimonio]]: il gestore del negozio tirerà fuori frac e cilindro e vi convincerà che al matrimonio ci si va vestiti come [[Rockefeller]] o come [[Fred Astaire]]. Il conto del sarto per vestiti del genere è da [[by-pass]] aorto-coronarico, quindi se scegliete questa opzione fate prima un check-up completo delle vostre arterie.
Altra opzione è andare in un grande magazzino dove ci sono taglie preformate. Voi prenderete una [[44]] convinti che vi stia a pennello e quando non riuscirete a chiudere il bottone del pantalone capirete che andare a quel [[fonduta]] [[party]] 2 settimane fa non è stata un’ottima mossa. L’alternativa sarebbe trattenere il respiro per l’intera durata della cerimonia, ma è da scartare a priori. Rilasciando il respiro la vostra trippa comincerà a debordare dai pantaloni come un [[fluido newtoniano]]. Allora prenderete una [[46]], sicuri che sia la misura giusta, ma il pantalone vi calza appena e potrete mantenerlo durante la cerimonia solo a costo di non mangiare per niente, nemmeno le vostre unghie. Allora ripiegherete infine verso una [[48]], vi starà bene e voi farete il fioretto di mettervi a [[dieta]] subito dopo il [[matrimonio]], fioretto di cui vi dimenticherete subito dopo il [[matrimonio]] stesso, non appena avrete sbottonato il primo bottone del pantalone una volta finita la cerimonia.
Le giacche sembrano tutte belle, finché non passano dalle gruccette alle vostre spalle. Scegliere la giacca giusta è fondamentale, se il vostro scopo è passare per un invitato e non per lo [[spaventapasseri]] che tiene lontani i corvi dal giardino. Attenzione che le maniche non scendano troppo sulle mani o ve le troverete in ammollo nel piatto mentre mangiate la crema di asparagi. E se la giacca è a due bottoni abbottonate sempre il primo, non l’ultimo o la giacca si sformerà talmente tanto che sembrerà che ve l’abbia prestata il gobbo di [[Notre-Dame de Paris|Notre-Dame]]. Per la [[cravatta]] raccomandiamo la sobrietà: lo so che non vedete l’ora di sfoggiare quella [[cravatta]] arancione con [[Paperino]] seduto sul [[bidet]] che in un momento di insanità mentale avete acquistato su consiglio della vostra [[fidanzata]]/[[madre]]/[[sorella]] ma:
*forse è meglio aspettare un'occasione un po’ meno formale per [[Figura di merda|smerdarvi la reputazione]] con una cravatta simile;
*la maggior parte delle [[donna|donne]] non capisce nemmeno il concetto di cravatta, perciò la prossima volta che ne acquistate una assicuratevi di essere a più di 5 chilometri da qualunque cosa abbia una [[vagina]] tra le gambe.
==Parte 4: Il giorno della cerimonia==
[[File:Cattedrale2.jpg|thumb|''La chiesa non è affatto lontana, solo mezz'ora di macchina'' - Le parole della sposa.]]
Siete arrivati davanti alla [[chiesa]], avete abilmente sfoggiato il vostro migliore [[Sorriso ebete|sorriso di circostanza]] e state cominciando a baciare guance sudate, piene di cerone e imbevute di profumi e deodoranti esiziali, quando finalmente arriva l’auto della [[sposa]]. Lei comincerà a barcollare sul corridoio della [[chiesa]], stordita dalle centinaia di [[flash]] del fotografo megalomane di turno, che scatterà talmente tante foto da attirare anche la curiosità dei passanti fuori la [[chiesa]], convinti che si tratti del matrimonio di [[Britney Spears]].
A questo punto non vorrete fare altro che raggiungere uno scranno, ma prima vi troverete davanti la gigantesca [[zia]] dello sposo che si ricorda di voi da quando eravate piccolo (voi no: avevate rimosso quell’infelice incontro) e che vi abbraccerà con la forza di un lottatore di [[sumo]] professionista. Poi vorrà che le stampiate un bel [[bacio]] sulle sue gote, e qui la cosa si farà difficilissima. La signora infatti è piena di [[bozzo|bozzi]], dai quali fuoriescono piccoli peli irti e aguzzi che li fanno assomigliare a dei piccoli [[cactus]]. State molto attenti: se li toccate con la guancia, vi pungerete a [[morte]] e probabilmente vi verrà anche qualche malattia esantematica dei polli. L’unica alternativa è evitare magistralmente quella piccola serra di piante grasse che la signora ha sulla guancia nel millesimo di secondo in cui vi abbassate per baciarla. Di solito un soggetto simile è anche fornito di un fiato pestilenziale per cui è d’uopo ritirare subito la testa una volta dato lo pseudobacio se non volete finire annichiliti. Lo zio dello sposo non è da meno: di solito non presenta vegetazioni pericolose ma ha un dopobarba talmente pesante che penserete si sia lavato la faccia con l’[[Autan]].
Detto questo la cerimonia ha inizio ed il [[prete]], che quel giorno si sente molto figo e simpatico, comincia con delle battutine che vorrebbero rilassare l’ambiente ma che in realtà capisce solo lui.
Poi inizia a parlare del [[matrimonio]] cominciando da [[Adamo]] ed [[Eva]]. È come parlare di un accendino cominciando dalla scoperta del [[fuoco]].
Voi intanto avrete iniziato una piccola gara di sbadigli col vostro vicino di panca e cercherete di ammazzare il tempo adocchiando una [[ragazzaccia|figa alternativa]] seduta
Dopo 4 sermoni e 12 canzoni di [[chiesa]] il prete si decide ad unire in [[matrimonio]] Goffredo e Domitilla mentre voi vi avviate all’uscita con talmente tanta fame addosso da avere voglia di mangiarvi il riso che stringete nel pugno e che è destinato ad andare negli occhi degli sposi. Consiglio gratuito: mai mettersi troppo vicini all’uscita della [[chiesa]] perché quelli che devono tirare il riso sono sempre i più impediti, quelli con la mira peggiore, gli [[anziani]] con la mano parkinsoniana
==Parte 5:
[[File:Francia.jpg|thumb|Il luogo del ricevimento è lì [[da qualche parte]].]]
Okay, per gli sposi il peggio è passato. Hanno detto sì e, almeno per il momento, non possono più tornare indietro. Adesso viene per l’invitato la parte più delicata, dove un minimo errore di organizzazione e di strategia può essere fatale: il ricevimento. L’appuntamento è nel luogo indicato sull’invito, un luogo di solito suggestivo e particolare per le sue bellezze naturali e le sue vedute mozzafiato ma proprio per questo inaccessibile, se non con i mezzi corazzati o dagli elicotteri, e dimenticato da tutti gli stradari e i [[navigatore satellitare|navigatori satellitari]] di questo [[mondo]]. L’invito ovviamente non dice un [[cazzo]] di [[nulla]] sull’ubicazione del posto, dando per scontato che voi lo conosciate e che lo frequentiate assiduamente da quando avevate 6 anni, in quanto [[chic]] e ''à la page''.
Dopo aver chiesto informazioni a tutti i [[benzinai]] della zona arrivate finalmente in quest’angolo di [[paradiso]], un angolo di [[paradiso]] piuttosto esposto al [[sole]], considerato che si trova su una scogliera a ridosso del mare, che è un’enorme terrazza scoperta e che sono le quattro del pomeriggio. Rapidamente vi accorgerete che il [[sole]] è a picco sulla vostra testa e che l’unico posto all’ombra è un ombrellone sbilenco appoggiato vicino alla scala dove scendono i camerieri.<br/>
Appare chiaro che qui giocare in velocità è la priorità: prima occupate quel posto all’inpiedi ma all’ombra, prima le vostre [[ascelle]] ve ne saranno grate. Ovviamente in breve tempo tutti arriveranno alla vostra stessa conclusione ed entro un quarto d’ora quell’ombrellone sarà più affollato di una [[balera]] romagnola nel mese di [[luglio]]. Sarà quindi inevitabile presentarsi l’un l’altro e fare finta che stare in 37 in 5 metri quadri all’ombra sia una cosa naturale come tagliarsi i peli del [[naso]].
[[File:Bimbomatrimonio.jpg|thumb|250px|Classico [[bimbominkia]] da [[matrimonio]].]]
Il momento delle presentazioni non è ancora finito quando si vedono arrivare al ricevimento i genitori degli sposi. La [[madre]] di lui non farà altro che dire quanto sta bene suo figlio e farsi scappare la lacrima ogni volta che suo figlio apre la [[bocca]], fosse anche per [[rutto|ruttare]]. La [[madre]] di lei è invece solitamente un’emerita cretina, capace di dire sempre la parola sbagliata nel momento sbagliato. Arriverà vestita con un abito identico a quello della consuocera, pur essendo stata 5 giorni a preventivare con questa la scelta del vestito e in generale condirà tutta la cerimonia con la sua risata vuota e irritante, derivante dal fatto che non vedeva l’ora di vedere la figlia sistemata, ovvero di levarsela dalle [[palle]], e dal fatto che tutto questo non le sembra vero. Per evitare di apparire distaccata e arrivista sfogherà il suo attaccamento perverso nel peggiore dei modi, intervenendo in ogni momento di intimità tra gli sposi con frasoline tipo: ''” amorino bello, fagottino della mamma, come stai? bene?”'' oppure ''“Tesoruccio della [[mamma]], fatti dare un bacio!”'' Tutto questo durerà finché lo sposo non deciderà di porre fine all’invadenza soffocante della sua neo acquisita [[suocera]] legandola al grande pino maremmano all’entrata del ristorante oppure sopprimendola con del [[napalm]] nel fritto di paranza.
Altra presenza di cui tenere conto e da non sottovalutare sono i [[bambino|bambini]]: i [[matrimonio|matrimoni]] sono momenti formali e un [[bambino]] ad un [[matrimonio]] ci sta peggio di un [[clown]] ad un [[funerale]]: per una strana coincidenza che sfugge agli studiosi internazionali ma anche al [[cervello]] dei loro genitori i [[bambino|bambini]] sono nondimeno spesso presenti in queste occasioni. Il [[bimbominkia]] da [[matrimonio]] ha un età compresa tra i 5 e gli 11 anni, è vestito con giacchetta, cravattino o papillon, corre indisturbato ed urla suoni incomprensibili sperando di attirare l’attenzione ed è praticamente onnipresente. I genitori li lasciano allo stato brado, liberi di pascolare tra gli invitati, sperando che la [[selezione naturale]] li uccida. L’incontro anche occasionale con almeno un paio di questi esemplari è inevitabile quindi rassegnatevi. Tutt’al più potreste aiutare la selezione naturale a fare il suo corso liberando il [[pitbull]] dei proprietari della [[villa]] o mettendo della purga nei bicchieri di [[aranciata]]. Informazioni relative alle controparti femminili non sono pervenute.
Mentre ragionate su come liberarvi di questi esseri sgradevoli vi rendete conto che si è appena aperto il [[buffet]]!
{{vedianche|Nonbooks:Depredare i rinfreschi}}
[[File:Bazookka.jpg|thumb|200px|Siete pronti per il [[buffet]]?]]
Il momento del buffet è un momento cruciale, studiato ed esaminato dai maggiori esperti mondiali di [[antropologia]]: da sempre infatti, in tutte le società della [[terra]], esistono momenti nella vita in cui gli istinti primordiali prendono il sopravvento e la situazione contingente diventa la rappresentazione emblematica della [[legge]] della [[giungla]], dove solo il più lesto, il più abile e il più forte riesce a sopravvivere. Se queste leggi emergono nel regno animale con drammatica evidenza in posti come la [[savana]], nel regno umano trovano la loro più tragica e ineluttabile espressione al momento del [[buffet]].
È superfluo soffermarsi sulle testate, sulle gomitate, sugli strusciamenti convulsi che si debbono fare soltanto per avvicinarsi ad un tavolo di un [[buffet]]. All’improvviso sembra che tutti non mangino da anni e che quello sia l’ultimo cibo che vedranno in [[vita]]. Le persone davanti a un buffet sgomitano, spingono, insultano, si riempiono il piatto di qualunque cosa, anche di roba che non gli piace o che non mangeranno mai, col solo sadico scopo di sottrarla agli altri. I camerieri algerini di fronte a voi vi guarderanno allibiti e disgustati e per un attimo penseranno di star portando soccorsi umanitari per [[Amnesty International]]. Oltre a temere attacchi alla vostra altezza dovrete guardarvi anche dal basso: orde di [[bimbominkia|bimbiminkia]] sfuggiti al controllo da parte dei parenti si faranno strada tra le vostre gambe per acciuffare l’ultima [[pizza|pizzetta]] rimasta: è il momento buono per pestarli a [[sangue]]. I ritardatari sono destinati a morire di fame: dopo la furia degli invitati, che da lontano può essere facilmente confusa per uno sciame di locuste, nessuno potrà mai immaginare che su quella tavola bianca 5 minuti prima c’erano delle pietanze.
[[File:Ubriachi a un matrimonio.jpg|thumb|270px|Dopo il quinto brindisi agli sposi la situazione è più o meno questa.]]
A tal proposito l’invitato preparato deve conoscere l’esistenza di 2 differenti tipi di banchetti da matrimonio:
*il banchetto da parata o da vetrina
*il banchetto di consistenza
Voi ovviamente tutto questo non lo potete sapere e vi manterrete leggeri anzi, guarderete con
Sfortunatamente per voi il pranzo vero e proprio è tutto a base di ''nouvelle couisine'', vale a dire assaggini, vale a dire [[cagata|cagate]] d’[[uccello]] in un piatto di mezzo metro di circonferenza. Lì, al centro di un enorme disco porcellanato bianco, una piccola [[seppia]] agonizzante sopra due pomodorini tagliati vi sembrerà un tragico [[scherzo]], una porzione riempita solo per metà, la rimanenza di un piatto lasciato da qualche invitato o forse degli avanzi da dare al [[gatto]] che un cameriere sbadato ha lasciato sul vostro tavolo. Così, per essere sicuri che quello sia davvero un primo piatto e non un [[1 aprile|pesce
A quel punto la consapevolezza della presa per il [[culo]] subita è totale ma ormai è troppo tardi per tornare indietro. Quasi come per sfregio vi staccate con molta pazienza una [[caccola]] dal [[naso]], la cospargete di briciole di [[pane]],
Nel banchetto di consistenza invece le portate sono di rilievo e quindi sarebbe utile non strafogarsi di cibo col buffet. Ma ovviamente voi non lo saprete e cederete alle lusinghe della cascata di [[prosciutto]], del timballo di melanzane, di quelle palline affogate nella [[salsa]] che sanno di manzo e di [[gomma]] bruciata e vi butterete sugli [[antipasti]] come [[mosca|mosche]] su un mucchio di [[letame]]; così quando vi porteranno il risotto con punte di asparagi e gamberetti avrete un conato di [[vomito]] nel tovagliolo e abbandonerete la [[cena]] ancora prima di cominciarla.
==Parte 6: La torta nuziale, la bomboniera e il rilascio==
[[File:Torta-nuziale.jpg|thumb|La supermegatorta con panna fragole e mandorle, farcita con crema e ripiena di speck e gorgonzola.]]
Sono passate 5 ore dall’inizio della cerimonia e ormai più che un ospite vi sentite un ostaggio.
Non è un bel momento nemmeno per lo sposo, e voi ve ne siete accorti. Fino a qualche ora fa sembrava tutto un gioco: il buffet, gli invitati, e finora la cerimonia avrebbe potuto benissimo essere scambiata per una [[prima comunione]] senza paura di essere smentiti.
Ma con l’arrivo della [[torta]] no!
Con l’arrivo della torta nuziale lo sposo prende finalmente coscienza del suo stato in maniera definitiva, e nel momento in cui fissa le statuine di [[zucchero]] sopra la torta, dove lei sembra la [[Barbie]] in vestito da [[sposa]] e lui è venuto senza una gamba come il soldatino di stagno, comincia già a capire l’importanza che avrà nella coppia da quel giorno in poi.
Per voi no, per voi l’arrivo della torta è il momento più propizio. Avete almeno 5 buone ragioni per stare allegri:
*si appresta la fine della [[cena]] e il sequestro di persona sta finalmente per finire
*la torta viene consegnata dai camerieri direttamente in [[mano]] ad ogni invitato per cui non è necessario riscaldare i muscoli e prepararsi alla [[lotta greco-romana]] per accaparrarsene una fetta, anche perché ormai siete pieno di dolori per le lividure
*l’atmosfera in generale è quella dello sbaracco, e l’orchestrina
*i [[bimbominkia|
*nella parte finale della serata
Nel caso in cui questa terribile ipotesi dovesse avverarsi ecco alcuni siti alternativi dove permettere al vostro [[intestino]] di esprimersi liberamente:
*i posacenere d’argento all’ingresso del ristorante (c’è una controindicazione: se qualcuno va via subito dopo la torta siete fottuti).
*i vasi da fiori sul tavolo del buffet: l’ultimo in fondo
[[File:Caneargento.jpg|left|thumb|270px|Un "cane argento" alto 1 metro, tipico regalo da [[matrimonio]].]]
*l’aiuola del giardino: i siti per i ricevimenti di solito hanno sempre un’aiuola; prima di procedere all’evacuazione procuratevi anche un [[cane]] a cui addossare la colpa in caso di ritrovamento del reperto prima della fine della cerimonia, non dovete lasciare nulla al caso. Il [[cane]] non parla la vostra [[lingua]] e quindi sarà condannato suo malgrado a prendersi la paternità del vostro [[stronzo]] purché non sforniate dal vostro retto una bestia di un chilo e mezzo pretendendo di addossare la colpa allo [[Yorkshire]] della prozia della [[sposa]]: è poco credibile.
Stanchi, sudati e sfiniti da quest’esperienza, avrete il colletto della camicia sporco come la biancheria di un [[minatore]] a [[gennaio]]. È solo adesso che vi verrà consegnata la bomboniera d’argento a forma di levriero afghano irto sulle zampe posteriori (quella che a [[Napoli]] chiamano: ''ò can’ argient’'', il [[cane]] d’argento), attestato di partecipazione a questa eroica impresa di sopportazione, una specie di premio beffardo per la vostra clausura forzata nonché il colpo di grazia per i vostri occhi. Nella migliore della ipotesi ne farete un [[fermacarte]], nella peggiore la getterete nel primo cassonetto che incontrerete sulla strada del ritorno, perché se abbandonare un [[cane]] è un reato, abbandonare un [[cane]] d’[[argento]] può salvarvi la [[vita]].
Complimenti, ce l’avete fatta!
{{Latrina|giorno=03|mese=05|anno=2009|votifavorevoli=9|votitotali=9|argomento=}}
[[Categoria:Nonbooks:Sopravvivenza]]
[[Categoria:Nonbooks:Vita quotidiana]]
[[Categoria:Intrattenimento]]
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