Nepotismo: differenze tra le versioni

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{{cit2|Sono pasticci creati dal mio entourage, su cui provvederò personalmente a far luce.|Tipica risposta del [[paraculo]] che cerca un [[capro espiatorio]].}}
Si parla di nepotismo se un dirigente assume (o promuove) un parente piuttosto che un estraneo più qualificato. Non si può usare invece riferendosi ad una morbosa attrazione per un consanguineo minorenne, in questo caso è meglio usare i termini "[[incesto]]" e ''"brutto pedofilo di merda"''.<br /> In [[politica]] il nepotismo è un pericolo per la [[democrazia]], perché determina una concentrazione di poteri (e conseguentemente di capitali) nelle mani delle stesse famiglie, è qualcosa di simile alla [[mafia]], ma con meno gambizzati in giro. I legami personali possono compromettere l'indipendenza di un'istituzione e la sua credibilità, tanto per fare un esempio assurdo: una [[Mariastella Gelmini]] potrebbe addirittura essere nominata Ministro dell'Istruzione. Se avviene ai più alti livelli dello Stato<ref>escludendo quindi [[Renato Brunetta]] e un altro [[Silvio Berlusconi|nano pelato]]</ref>, oppure fra [[Governo Letta|dirigenze dei partiti di maggioranza e opposizione]], può trasformare una democrazia in una specie di [[oligarchia]], situazione che favorisce il fastidioso fenomeno del [[È tutto un magna-magna|magna-magna generale]]. Le leggi sul [[conflitto di interessi]] contengono dei vincoli in tal senso, e prevedono sanzioni pesantissime, ad avercene.
 
== Storia ==
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