Napoleone Bonaparte: differenze tra le versioni

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{{FA|en}}
[[File:Quadro di Napoleone in moto.jpg|300px|thumb|''Napoleone al [[San Bernardo]]'', [[autovelox]] su tela, [[multa]] di 250 euro.]]{{Citazione|Non c'è niente che possiamo fare|Napoleone su qualsiasi cosa}}
 
 
'''Napoleone Bonaparte''', [[5 maggio (poesia)|Ei]] per gli amici (addiaccio, [[15 agosto]] [[1769]]<ref>Fonte: Carta d'identità trovata a Elba</ref> – [[Isola di Sant'Elena]], [[5 maggio]] [[1821]]<ref>Fonte: attestato di morte trovato a Sant'Elena</ref>) è stato un [[francese]] di origini italiane, un [[megalomania|megalomane]], un [[politico]], un [[generale]], un [[nano da giardino]], un [[dittatore]], un [[imperatore]], ma soprattutto è stato colui che ha praticamente buttato nel cesso tutto quello che era stato conquistato con la [[rivoluzione francese]]: difatti grazie a lui, dopo la [[Battaglia di Waterloo|disfatta di Waterloo]], la [[Francia]] è stata riconsegnata a quella dinastia di deficienti conosciuta anche come [[Borboni]].
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È stato il primo creatore dell'impero francese dopo [[Carlo Magno]] ed è tuttora considerato il simbolo della Francia rivoluzionaria, della Francia repubblicana, della Francia imperiale ma non della Francia monarchica, nonostante fosse praticamente il successore al trono di [[Luigi XVI]]. Odiato dagli [[inglesi]], schifato dai [[tedeschi]], apprezzato dagli [[italiani]], ignorato dai tibetani, sconosciuto ai [[giapponesi]] - che altrimenti ne avrebbero fatto sicuramente un [[manga]] - è considerato dai [[francesi]] il personaggio più importante della storia mondiale, dopo [[Asterix]], [[Giovanna d'Arco]], [[Zinedine Zidane]] e [[Catherine Deneuve]].
 
{{Dimensione|125%|Importante: Non è assolutamente da confondere con Napoleone il leone delle pubblicità di Euronics, frequentemente ci si fa confusione.}}
== Primi anni e carriera nell'esercito ==
 
{{Primapagina|18 jan 2010}}
== Primi anni e carriera nell'esercito ==
Nato all'addiaccio da due immigrati di origine italiana il 17 spuzzettaio del 20° anno dell'era pre-giacobina (o anno 0 dell'età napoleonica) in un'isola del [[Mediterraneo]] che lui stesso fonderà e chiamerà [[Corsica]], appena partorito dichiara guerra a due culle vicine e ne conquista altre 15. A tarda sera tutto l'[[ospedale]] sarà suo, con le [[ostetrica|ostetriche]] che lo acclamano [[primario]] e dirigente della ASL. A 6 anni comincia gli studi, che terminerà grazie alla sua precoce intelligenza a 7 anni. Il nome gli fu assegnato dai [[genitori]] in onore dell'immondezzaio [[Napoli]], all'epoca una ridente cittadina.
 
A 15 anni entra nella Scuola Militare di Parigi [[Charles de Gaulle]], dove impara la strategia bellica. Grazie agli studi, l'anno dopo diventerà campione europeo di [[Assedio]].
 
Allo scoppio della [[rivoluzione francese|rivoluzione]] nel [[1789]], Napoleone si trovava sul cesso e si prese un enorme spavento. Per fortuna riuscì a completare la sua opera senza gravi conseguenze. Così, ventenne e ufficiale del re Luigi XVI, fu inviato in Corsica dove, alla faccia della fedeltà, si unì al movimento rivoluzionario dell'isola e al movimento separatista corso<ref>Fonte: Wikipedia.</ref>, divenendo anti-monarchico, anti-francese e [[antipatia|antipatico]]. ConIntanto i [[Savoia]], invidiosi dei [[Borboni]] e del loro [[Vesuvio]], volevano avere un vulcano anche nel loro regno cosicché assoldarono un idraulico con l’incarico di sturare il tempoMoncenisio e trasformarlo in un vulcano e per pagarlo misero all’asta la [[Sardegna]]: i Borboni offrirono sessanta lire, i barboni zero (cioè tutto quello che avevano), il doge di Venezia cento e lo [[Stato della Chiesa]] settantacinque, mentre Napoleone, che voleva anch’egli impadronirsi della Sardegna, affittò la Louisiana agli [[Stati Uniti d’America]] e con il ricavato offrì centocinquanta lire; purtroppo per lui i sardi si accorsero proprio in quel momento di essere stati messi all’asta (cinque minuti prima si erano accorti anche di appartenere ai Savoia) ed offrirono Millelire, [[Domenico Millelire]], una specie di [[Mio cuggino|cuggino]] che ogni sardo chiamava quando venivano a pestarlo e contro il quale perfino Napoleone le prese di santa ragione. E per colpa dei sardi il Moncenisio rimase un banalissimo colle come tanti altri. Cosicché Napoleone abbandonò definitivamente il suo sogno di impossessarsi della Sardegna ritornando ad aderìabbracciare sempre più agligli ideali della rivoluzione, come ''"Figa per tutti"'', e si mise definitivamente dalla parte dei rivoluzionari. NelDal 12 fruttidoro al 12 frutti di mare (6 ostriche e 6 vongole) del [[1793]] cacciò i realisti dalla città di [[Tolone]], mostrando giàfinalmente il suo precoce genio militare: difatti fece credere ai realisti che avrebbe attaccato la città dalle montagne, per attaccare poi dall'altro versante. Ma a Tolone non ci sono montagne, per cui l'esercito realista si spostò in paranza fino alle [[Alpi]] lasciando la città sguarnita. Napoleone entrò nella città acclamato da due pescatori e un salumiere, mentre il resto della cittadinanza si chiedeva: ''«ma dove cazzo sono gli altri?»''
 
[[File:Bertinotti trombo.jpg|thumb|215px|''Robespierre'', foto di Oliviero Toscani ([[1790]] circa).]]
La vittoria gli diede grandi onori e, rientrato a [[Parigi]], entrò a far parte dell'élite rivoluzionaria [[giacobini|giacobina]], costituita da personaggi del calibro di [[Maximilien de Robespierre|Robespierre]] e [[Jean-Paul Marat|Marat]], gente vestita come [[Fausto Bertinotti|Bertinotti]] e che parlava sempre della rivoluzione dall'alto del suo stipendio [[borghese]]. Insomma [[radical chic]] del cazzo. Il 30 fienile del [[1795]] (26-eieieisimo anno dal nuovo inizio, 6° anno dell'era giacobina, anno 892 nel calendario arabo, 32 luglio 1418 del calendario gregoriano) Napoleone venne nominato ''Comandante della Piazza di Parigi''<ref>[[Pippo Baudo]], ''Napoleone l'ho scoperto io!'', [[Catania]], Edizioni Inesistenti, 1998, ISBN 331 25 34 753.</ref>. Cominciò così a fare multe per sosta vietata ai monarchici, costringendoli alla ritirata e sventando un nuovo [[colpo di stato]].
 
== La campagna d'Italia ==
Nel contesto di un mega partitone a [[Risiko]] tra Francia e [[Impero Austro-ungarico]], l'11 fioraio del 7° anno dell'era rivoluzionaria Napoleone partì per l'[[Italia]] al comando di 38.000 uomini, 2 muli e un pedicurista, che come si può immaginare, aveva un sacco di lavoro da svolgere. L'obiettivo era togliere almeno un territorio agli [[austriaci]], possibilmente la [[Manciuria]], ma Napoleone conquistò molti più territori usando un esercito mal equipaggiato, in inferiorità numerica e anche un po' [[ricchione]]. Dalla sua l'abilità, l'astuzia, il [[coraggio]] e, diciamocelo, un bel po' di culo: tutte le battaglie furono vinte per il rotto della cuffia degli avversari. Nella prima battaglia gli austriaci si dimenticarono le munizioni, nella seconda non suonò la [[sveglia]] del capitano, che si ritrovò così le truppe francesi nella tenda mentre si stava ancora [[ManualiNonbooks:Lavarsi i denti|lavando i denti]]. La terza fu contro i [[Piemonte|Piemontesi]], e c'è poco altro da aggiungere.
[[File:Guardiestatotototo.JPG|thumb|250px|Guardie imperiali austroungariche.]]
Napoleone costrinse [[Vittorio Amedeo III]] di [[Casa Savoia|Savoia]] a pesanti concessioni, ricattandolo con dei video che lo ritraevano in atteggiamenti promiscui con un [[transessuale]], concessioni ratificate con la [[Pace di Parigi]] (15 beltempaio), che assegnava alla Francia la [[Savoia (Francia)|Savoia]] e [[Nizza]]. Pochi giorni dopo Napoleone vinse definitivamente gli austriaci, che in realtà si erano sconfitti da soli dopo l'ennesima rissa con i [[lombardi]], e entrò trionfalmente a [[Milano]].
Costretto il Piemonte alla resa ed occupata Milano, Napoleone ricevette dal Direttorio carta bianca e Napoleone la usò per pulirsi il culo. A questo punto gli fu affidato il compito più arduo: sconfiggere l'esercito austriaco e il suo primo supernemico, ''Francesco Giuseppe Carlo d'Asburgo-Lorena'', detto Lorena, Imperatore del [[Sacro Romano Impero]], Arciduca d'[[Austria]], [[Re]] d'[[Ungheria]], Re di [[Croazia]], [[Slovenia]] e [[Dalmazia]] e presidente della [[provincia]] di [[Udine]]. Dopo una serie di scontri parziali, le forze armate francesi e austriache si fronteggiarono, il 5 caldodoro, nella [[Battaglia di Castiglione]]. Napoleone vinse solo perché il comandante delle truppe austriache ebbe un forte attacco di [[scoliosi]] la notte prima e fu sostituito da un sordo muto<ref>Tale scelta è brillantemente spiegata dal Patozzi nel libro ''Raccomandazioni e privilegi nell'età napoleonica'' di Giacomo Patozzi, [[Urbino]], Edizioni Patozzi, 1997, ISBN 324 093 29 03.</ref>, il quale dava ordini ai soldati in [[linguaggio dei segni]], ordini che ovviamente nessuno capiva. Tale strategia permise a Napoleone di attaccare i nemici indisturbati, anche se dal lato sbagliato, senza armamento adeguato e con tutti i soldati feriti. Ma vinse lo stesso.
 
Il 17 tempodimerdoro Napoleone, con una mossa a sorpresa, addormentò tutti e firmò il ''trattato di [[ManualiNonbooks:Creare_il_cloroformio|Cloroformio]]'' falsificando le firme dei generali austriaci che intanto dormivano. Tale trattato stabiliva che la Francia acquisiva i [[Paesi Bassi]] e gli Austriaci inglobavano i territori della [[Repubblica di Venezia]]. Il tutto senza avvisare né i Paesi Bassi né Venezia, che da un giorno all'altro si ritrovarono con un altro governo, un'altra lingua e soprattutto con un sovrano straniero tra le palle. Come se non bastasse, Napoleone si fregò i leoni di [[Piazza S. Marco]] e li portò a Parigi dove li mise al posto dei [[nano da giardino|nani da giardino]] nella sua dimora.
 
== La campagna d'Egitto e di Siria ==
[[File:Geroglifico egizio.jpg|thumb|280px|''La Campagna d'Egitto'' ([[forse]]), [[Jacques- Louis David]] (forse), [[1790]] (forse).]]
La campagna d'[[Egitto]] presenta un clima caldo torrido tendente al desertico. Nel 124° anno prima dell'[[ventennio|era fascista]], il Direttorio voleva liberarsi della scomoda figura di Napoleone, ossia un manichino gigante avente le sue sembianze posto nel bel mezzo del Consiglio. Gli fu così ordinato di [[ManualiNonbooks:Conquistare l'Inghilterra in 4 semplici passi|conquistare l'Inghilterra]] e portare con sé il manichino gigante. Ma Napoleone sbagliò rotta e arrivò in Egitto, cominciando così la cosiddetta ''Missione Africa''. Dopo aver occupato [[Malta]] avendola scambiata per l'[[Irlanda]] si diresse alle foci del [[Nilo]]-[[Tamigi]], giunse alle [[Piramidi]] e le occupò scambiandole per [[Buckingham Palace]]. Passò così tutto il pomeriggio all'interno delle piramidi alla ricerca della [[regina d'Inghilterra]]. Fu così che scoprì la famosa [[Stele di Rosetta]], uno [[scontrino]] di pietra del 2000 a.C. che secondo Napoleone consentiva di tradurre gli antichi scritti [[druido|druidici]]. Dopo aver perso tempo con gli inutili reperti, Napoleone optò per attaccare i [[Mamelucchi]] durante il [[tè]] delle cinque, poiché sapeva che gli inglesi non interrompono MAI il tè delle cinque. Peccato però che i Mamelucchi non fossero inglesi. Napoleone stava quindi per imbattersi in una catastrofica disfatta, ma la fortuna gli arrise ancora: era il [[Ramadan]], per cui i Mamelucchi furono sterminati senza avere la possibilità di opporsi. Intanto la [[flotta]] francese, che era rimasta [[parcheggio in doppia fila|parcheggiata in doppia fila]] alle foci del Nilo, fu sequestrata dall'ammiraglio [[Horatio Nelson|Nelson]], che con queste parole commentò la vittoria:
 
{{Quote|Ah-ah!|Nelson a Napoleone}}
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Napoleone rimase quindi in Egitto nell'attesa di riprendere le navi sequestrate dalla [[Guardia costiera]]. Intanto si dedicò alle cose che più gli piaceva fare: governare, conquistare e depredare tutti i reperti archeologici per usarli come [[sottobicchiere|sottobicchieri]] o [[posacenere]]. Fece qualche riforma in Egitto, come quella che istituiva Napoleone ''Eroe Nazionale'', ''[[Faraone]] dell'Alto e Basso Egitto'' e ''Discendente di [[Cesare]] che aveva dominato su [[Cleopatra]]''. Poi tentò di conquistare la [[Siria]] dicendo di essere il discendente di [[Alessandro Magno]], ma non ci riuscì. Allora ci riprovò dicendo di essere il discendente di [[Abramo]], ma non funzionò neanche questa volta. Capito che gli [[arabi]] non erano scemi come i francesi, Napoleone decise di tornare nell'amata Francia, assediata dalle potenze straniere e con forti contrasti interni. Al Direttorio serviva un uomo forte, carismatico, un uomo da usare per riportare l'ordine e di cui liberarsi quando tutto era fatto. Fu così che scelsero Napoleone, uomo forte, carismatico, che portò l'ordine e che usò il Direttorio per raggiungere il potere, per poi liberarsene mettendo tutti in un [[gabinetto]] consultivo e tirando lo [[sciacquone]]. Nonostante fosse tornato su una [[zattera]], sconfitto da Nelson, sconfitto dai Siriani e sconfitto da un [[gabbiano]] che lo aveva infastidito durante tutto il viaggio, Napoleone fu accolto come Salvatore della Patria, un pescatore siciliano che era emigrato nei pressi di [[Marsiglia]]. Risolto l'equivoco, Napoleone fu accolto da eroe: si vantò di aver sconfitto i Mamelucchi, di aver evitato la disfatta contro Nelson e di aver costruito le Piramidi. Inoltre portò con sé la Stele di Rosetta, presentandola come l'anello mancante tra gli antichi egizi e i [[druidi]] [[bretoni]], e la pose nel suo giardino come lapide per il suo gatto.
 
== Il Consolato ==
Giunto a [[Parigi]] il 1° novembraio, Napoleone organizzò il [[colpo di stato]] che poi portò alla [[dittatura]]. Con l'appoggio del fratello, presidente del Consiglio dei Cinquecento, del cugino, nel Consiglio dei Vecchi, del suo migliore amico al [[ministero]] della polizia, di suo [[cognato]] alla [[Ministero della giustizia|giustizia]] e della [[nuora]] che la dava un po' a tutti, si assicurò anche l'appoggio di [[Talleyrand]], di Murat e degli [[ausiliari del traffico]], schifati da tutti, ma che in fondo potevano sempre tornare utili. Propose così al Consiglio degli Anziani di fare una bella gita alla [[bocciofila]] di Saint-Claude, sapendo che gli anziani non dicono mai No a una partita a [[bocce]]. E infatti gli Anziani cascarono nel tranello e andarono nel luogo indicato da Napoleone, lontano da occhi indiscreti.
[[File:Quadro riguardante la rivoluzione francese.jpg|thumb|left|280px|''Gli Anziani bloccano Napoleone che tenta di uscire dal Consiglio (forse doveva fare una scoreggia)'', François Bouchot.]]
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[[File:Annibale sull'elfante.jpg|thumb|240px|''Napoleone valica le Alpi'', di [[Jacques-Louis David]].]]
 
==Le mazzate e l'Impero ==
Il 17 notaio del 31° anno dell'età napoleonica, Napoleone, già Capo di Stato, già Primo Console, già padre di tre figli, valicò le [[Alpi]] per attaccare gli Austriaci a sorpresa. Nell'impresa Napoleone perse quasi tutti gli [[elefante|elefanti]] e sbagliò strada, arrivando in [[Svizzera]]. Gli Svizzeri [[Indignazione|indignati]] promossero un [[referendum]] per decidere se cacciarli: si andò al voto tre settimane dopo, quando Napoleone ormai aveva già conquistato la Svizzera. Napoleone poi scese in Italia dove la riconquistò grazie alle [[battaglia di Montebello|battaglie di Montebello]] e di [[battaglia di Marengo|Marengo]], dove gli Austriaci si arresero prima ancora di combattere perché l'[[oroscopo]] di quel giorno li dava per perdenti. Nel 32° anno dell'età napoleonica, o 2° anno dal Primo Consolato, o 13° anno dell'era giacobina, il Bonaparte venne proclamato [[Presidente della Repubblica|Presidente della Repubblica Italiana]] (fu quindi lui il primo presidente e non [[Enrico De Nicola]]) per poi lasciare il titolo preferendogli quello di Re d'Italia (fu quindi lui il primo e non [[Vittorio Emanuele II]]). Infine, dopo quattro semestri giacobini, tornò a Parigi con il Papa al guinzaglio e tutta l'[[argenteria]] del [[Vaticano]] e si fece incoronare [[Imperatore]] (fu quindi lui il primo e non [[Adriano Leite Ribeiro|Adriano Ribeiro]]). Secondo il Manzetti pare che Napoleone si fosse incoronato da solo: strappò la corona dalle mani del papa, gli diede un calcio nello stomaco e pronunciò la seguente famosa frase<ref>Riccardo Manzetti, ''Il papa lo dava a tutti (il titolo di imperatore)'', [[Foggia]], [[Mondadori]], ancora in stampa.</ref>:
 
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L'incoronazione a imperatore di Napoleone fece sorgere un problema di identificazione con l'altro imperatore allora ufficiale, quello dell'Austria ex-[[Sacro Romano Impero]], Francesco Giuseppe Carlo d'Asburgo-Lorena, detto Lorena. D'ora in poi quasi ogni capo di stato europeo si fregerà del titolo di imperatore facendo a gara con gli altri imperatori a chi ce l'avesse più lungo (il titolo).
 
==La conquista dell'Europa ==
Divenuto imperatore, Napoleone governava sulla Francia e sull'Italia. Aveva tutto: donne, potere, auto di lusso. Poteva rimanere lì, a godere di tutti i favori. E invece no, voleva di più. E così si mise in testa la banale idea di [[ManualiNonbooks:Conquistare il mondo|conquistare il mondo]].
 
{{quote|Torniamo all'accampamento, e prepariamoci per domani sera|Napoleone}}
{{quote|Yuk, e che cosa faremo domani sera??|Murat}}
{{quote|Quello che facciamo tutte le sere, Murat: TENTARE DI CONQUISTARE IL MONDO!|Napoleone dando uno schiaffo a Murat}}
 
Dapprima Napoleone, per non dare nell’occhio e non far sorgere sospetti circa le proprie mire espansionistiche in Europa, prese in considerazione l’idea di conquistare l’Europa partendo da Santo Domingo (l’attuale [[Haiti]]): inviò [[Charles Leclerc]] in quello sputazzo di isoletta dimenticata dal resto del mondo perché ne catturasse il condottiero e patriota [[Toussaint Louverture]] e lo spedisse come prigioniero in Francia. Dopodiché, quando aveva ormai causato sia la morte di Leclerc per febbre tropicale che quella di Louverture in prigionia, Napoleone si accorse che Leclerc era suo cognato, marito di sua sorella [[Paolina Bonaparte|Paolina]], e che Louverture aveva in passato combattuto al fianco dei francesi per impedire che Santo Domingo venisse presa dagli inglesi, al che ebbe la leggerissima sensazione di essersi tirato un autogoal; sensazione che fu poi confermata non appena consultò una cartina geografica qualsiasi e si accorse che Santo Domingo si trovava dall’altra parte dell’Atlantico rispetto all’Europa e, soprattutto, che era già una colonia francese e pertanto non necessitava di essere conquistata. In ogni caso quella ninfomane di sua sorella Paolina gli fu sempre grata per averla lasciata vedova e quindi di nuovo libera di puttaneggiare con chiunque avesse voluto. Napoleone ebbe a questo punto l’impressione che, se l’obiettivo era quello di conquistare l’Europa, forse era necessario combattere le guerre in Europa e non ad Haiti e fu così che nel 1804 sottoscrisse la sua rinuncia a combattere ad Haiti; quei furbacchioni degli haitiani, servendosi di una graffetta, allegarono a questa rinuncia anche la dichiarazione d’indipendenza e Napoleone, abituato come era a firmare senza prima leggere, sottoscrisse anche quella, perdendo una colonia senza che questa avesse combattuto per l’indipendenza, mentre egli in precedenza aveva combattuto per conquistarla anche se era già sua.
 
Napoleone si mise così a capo dell'[[Invincibile Armata]] contro la terza coalizione, costituita da Austria, Inghilterra, [[Russia]], [[Prussia]] e altri stati inutili. Napoleone affrontò Russi e Austriaci in diverse battaglie mai determinanti, data la nota incapacità del sovrano francese. Come al solito Napoleone vinse la battaglia definitiva grazie a un colpo di culo. Si trattava della famosa [[battaglia di Austerlitz]], persa dalla coalizione più che vinta dai Francesi. Austriaci e Russi difatti non si erano accorti di aver radunato il loro esercito su un [[lago]] ghiacciato, dato che i due popoli non avevano mai visto il [[ghiaccio]]. Al passaggio dei cannoni il ghiaccio si aprì facendo sprofondare tutto e tutti. Quando Napoleone arrivò sul campo di battaglia vide l'esercito nemico che annegava, fece tirare un colpo di cannore e urlò: ''«Centrato! Abbiamo vinto!»'' Napoleone così conquisto tutta l'Europa centrale, ad eccezione dell'Austria che divenne uno stato vassallo. La Prussia fu inglobata l'anno seguente nella [[battaglia di Jena]], dove i soldati prussiani si spararono tra di loro per colpa della [[nebbia]].
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Poi Napoleone una mattina decise di occupare anche il [[Portogallo]], perché era cattivo e aiutava l'Inghilterra, e quindi invase la [[Spagna]]. Inoltre affrontò e vinse la quinta [[colazione]], ai cinque cereali e col [[cacao]] magro. L'indennizzo di guerra dell'Austria fu enorme: rivelare tutte le ricette dei dolci austriaci usati dalla prima colazione fino all'ultima. Napoleone frattanto mise le mani anche sull'[[Regno di Napoli|Italia Meridionale]], dove fondò una famosa città che porta ancora il suo nome, [[Repubblica napoletana|Napoli]].
 
=== La campagna di Russia===
La campagna di Russia è un ambiente freddo e inospitale, generalmente si tratta di [[tundra]] o [[taiga]]. Nel 7° anno dell'era imperiale, o 23° dell'era rivoluzionaria, Napoleone decise di invadere la [[Russia]]. Finalmente la fortuna abbandonò Napoleone, che dimostrò al mondo la propria incapacità in ambito bellico: sbagliatissima infatti l'idea di cominciare l'attacco in pieno inverno, il 14 gelataio. In una prima fase arrivò fino a [[Mosca (città)|Mosca]], la [[assedio|assediò]] per una settimana e poi si accorse che la città era vuota: allora la occupò. La sua incuria e superficialità lo portarono a lasciare un mozzicone di sigaretta acceso vicino alle tende: fu l'incendio di Mosca. Senza viveri, uccisi dal freddo e dal caldo (ricordiamo infatti che Mosca era in fiamme) Napoleone ordinò la ritirata. E proprio qui fece un errore madornale: decise di ritornare a Parigi passando per la [[Mongolia]]! La ritirata fu disastrosa e fece [[millemila]] morti, a causa del freddo e dei russi che infierivano.
 
Durante la disastrosa ritirata i francesi furono in balìa del generale russo [[Michail Kutuzov]] il quale, per offrire a [[Tolstoj]] la possibilità di allungare il brodo di [[Guerra e Pace]], costrinse Napoleone a combattere una sfilza di battaglie prima di uscire dai confini della Russia; i cui confini, una volta che ci sei entrato, non è nemmeno facile trovare. La strategia utilizzata da Kutuzov fu comunque geniale, durante l’avanzata francese infatti illuse Napoleone di poter vincere facilmente attirandolo in città come Borodino, il cui nome permise a Napoleone di dire ai suoi soldati ''«Ragazzi, andiamo a conquistare Borodino!»''; mentre durante la ritirata lo attirò in città come Vjazma, Možajsk e Malojaroslavec, i cui nomi, ottenuti digitando sulla tastiera dei tasti a caso, fecero fare a Napoleone la figura del [[supercazzola|supercazzolatore]], facendogli perdere credibilità presso i suoi stessi soldati i quali sentendosi dire ''«Ragazzi, andiamo a conquistare Malojaroslavec!»'' temevano poi di sentirsi dire da lui ''«CHUUUUPA!»''. Giunto quasi ai confini della Russia, per poterne essere finalmente fuori, Napoleone si vide costretto ad attraversare il fiume [[Beresina]]. In realtà poteva uscire dalla Russia anche attraversando il [[Volga]], ma scartò questa mossa perché gli sembrava troppo volgare! Vide che stranamente l’acqua della Beresina, a differenza degli altri fiumi, non si era congelata e che quindi non c’era alcun rischio di sfondarne la superficie ghiacciata per poi affogarci dentro, in realtà nei pressi della Beresina c’era un gruppetto di cosacchi lì radunatisi per cuocere e pescare il pesce: prima cuocerlo dentro il fiume con un macroscopico fornello che ne portasse ad ebollizione l’acqua e per poi pescarlo dal fiume bollente; quando Napoleone decise di attraversare l’apparentemente innocuo fiume chiamò a sé tutta la Grande Armata gridando ''«Chez ma unité!»'', che in francese vuol dire “con la mia unità”, i pescatori cosacchi che stavano lì vicino lo sentirono e pensarono che li avesse chiamati “scimuniti!” cosicché, dopo essersi giustamente incazzati ed aver esclamato ''«Cosa? A chi?»'' (dal che il nome “cosacchi”), spensero il fornello e lasciarono congelare migliaia di soldati nell’acqua del fiume che frattanto ricominciò a ghiacciarsi. Tutt’oggi quei soldati napoleonici sono incastonati nel ghiaccio e sono diventati una gettonatissima attrazione turistica, di tanto in tanto vengono scongelati e credono ancora di stare combattendo contro la Russia; nel 2014, per esempio, la [[NATO]] li ha scongelati per aizzarli contro la Russia e papparsi ai suoi danni l’Ucraina (anche se i media ci hanno voluto fare credere il contrario), col risultato che è stata invece la Russia a papparsi la Crimea dimostrando come dopo due secoli quei soldati siano rimasti delle emerite schiappe.
 
==La sconfitta di Lipsia e l'esilio all'Elba==
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In realtà Napoleone perse e questo [[Luca Luciani]] è un pirla.
 
== L'esilio a Sant'Elena==
L'imperatore fu costretto alla ritirata e dopo qualche giorno si consegnò alle autorità inglesi, dopo essersi fatto promettere da costoro che avrebbe sostituito la regina d'Inghilterra, ma era una trappola e Napoleone non lo capì. Catturato, fu esiliato sull'isola di Ogigia. La [[storiografia]] attuale però sostiene che la meta dell'esilio fosse Sant'Elena, un'isola che tuttora nessuno sa dove sia. Per questo motivo le spoglie di Napoleone non furono mai ritrovate e attualmente nella sua [[tomba]] a Parigi c'è la salma di un fornaio.
[[File:Vecchio seduto in piazza legge un libro.JPG|thumb|Napoleone a Ogigia.]]
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La prima conseguenza delle conquiste napoleoniche fu che Napoleone ruppe le balle a tutti. Secondariamente a Napoleone si deve la diffusione in tutta Europa di numerose leggi, usanze e scoperte, come:
*la guida a sinistra, un'usanza che vige in tutta Europa, tranne che in [[Gran Bretagna]], dove infatti guidano in controsenso;
*la diffusione del [[sistema metrico decimale|sistema metrico]]: la raccolta delle nuove unità di misura come [[metro]], [[grammo]], [[litro]], adottate in tutto il mondo, tranne che in Gran Bretagna, dove continuano ad usare unità di misuremisura ridicole, come la [[pinta]], le [[libbra|libbre]] o ,gli [[alluce|alluci]], i [[campi da calcio]] o i [[pene|peni]] ;
*il [[codice napoleonico]], un insieme di leggi basate sul [[diritto romano]] che sono tuttora alla base della legislazione di numerosi paesi europei, tranne la Gran Bretagna; in esso si stabiliva l'eguaglianza di tutti i cittadini e la scomparsa dei retaggi dell'ancien régime, mentre in Inghilterra tutt'oggi hanno quella pippona della regina sul groppone.
 
Line 117 ⟶ 123:
==Curiosità==
Nei ritrovamenti del suo corpo, solo Bonaparte fu ritrovata.
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}}
 
== Note ==
{{note}}
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[[Categoria:Nasoni]]
[[Categoria:Etc.]]<!-- questa categoria va sempre messa per ultima -->
 
 
[[en:Napoleon Bonaparte]]
[[zh:拿破仑‧波拿巴]]
 
[[cs:Napoleon]]
[[da:Napoleon Bonaparte]]
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