Miguel de Cervantes: differenze tra le versioni

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== La [[battaglia di Lepanto]] e il rapimento ==
 
Il raggiungimento della maggiore età e un calcio in testa ricevuto da un cavallo mentre si divertiva a bruciargli la coda con uno zippo spinsero Miguel ad abbandonare il collegio e a tentare la carriera di romanziere, giornalista free lance e paroliere.<br />L'ambiente intellettuale era però difficile e costellato di piccole invidie e rivalità. Fu così che nel 1570 Cervantes ferì a colpi di Devoto - Oli (in edizione rilegata) un letterato, tale Antonio de Segura, reo di aver affermato che la raccolta di componimenti pastorali ''Elogio allo scroto dei cani'' di Cervantes era spazzatura della peggior specie. Cervantes scappò e venne condannato in contumacia al taglio del mignolo della mano sinistra e a cinque anni di carcere.<br />Per cancellare la pena si arruolò come volontario nell’[[esercito]]; appena entrato in caserma un soldato gli porse un modulo in cui bisognava indicare nome, cognome, età, religione e preferenze sul legno della bara.<br />Dopodiché Cervantes ricevette un paio di stivali, un moschetto, un elmetto di domopak e una pacca di incoraggiamento sulla spalla da un sergente, che lo informò che l’addestramento era finito e che l'indomani sarebbe partito per Lepanto, dove cristiani e mori stavano battagliando ferocemente per il possesso di un [[parcheggio]] coperto.
 
In guerra Cervantes si dilettava in facezie: leggere lettere ai soldati analfabeti, contare gli scarafaggi dentro alle gamelle di zuppa e intitolare sonetti ai commilitoni caduti, tanto che nell’ambiente si attirò l’affettuoso nomignolo di ''Becchino di Lepanto''.<br />Mentre stava cercando una rima baciata per “vescica”, non s’avvide della palla di [[cannone]] che puntava minacciosa verso di lui: l’impatto fu devastante, Cervantes venne proiettato in aria e atterrò un chilometro e mezzo più in là, in mare aperto. Non affondò solo perché ebbe la prontezza di attaccarsi con le gengive a un pezzo di legno fluttuante. Nell’esplosione perse la mano sinistra, le sopracciglia e l’unica copia del suo nuovo manoscritto ''Trattato sull’eloquenza e altri dodici novelle esemplari sullo scroto dei cani''. Venne ritrovato solo tre giorni dopo: peccato che a ritrovarlo fu un [[vascello]] di corsari [[turchia|turchi]].
 
I pirati ridussero Cervantes in catene e lo costrinsero a lavare il ponte della nave, cosa che il letterato fece con solerzia e abbondanza di cera. Dopo che il nostromo e tre marinai scivolarono fuori bordo per colpa della cera, la ciurma lo sbatté nella stiva e ne contattò i parenti per ottenere un riscatto. I pirati ricevettero solo un biglietto dalla madre di Cervantes che recitava: ''Se lo ammazzate speditemi il rene che avanza, grazie.''<br />Avviliti, sfiduciati, provati dalla declamazione di poesie orride che proseguiva senza tregue dalla stiva, i corsari regalarono Cervantes a un venditore di schiavi di [[Algeri]], affondarono la propria nave e secondo i bene informati tornarono in patria dove aprirono una lavanderia a gettoni.<br />Visto che uno schiavo monco non era l'articolo più richiesto, Cervantes venne impiegato come contabile, un lavoro in cui diede sfoggio di tutta la sua maniacale puntigliosità, tanto da meritarsi il soprannome di ''Cagacazzi di Algeri''. Seppure in cattività seguitò ad alimentare la sua fiamma poetica, con perle del calibro di ''Otto commedie senza partita IVA'' e ''In morte dell'estratto conto''.<br />Nel 1580, dato che il figlio del suo padrone si era fatto beccare alla dogana spagnola con qualche grammo di erba in tasca, Miguel venne utilizzato in uno scambio di ostaggi e fece ritorno in patria.<br />Mentre baciava il suolo spagnolo e sputava subito dopo (nell’emozione non si era accorto di aver baciato una merda), Miguel de Cervantes ripensava con amarezza che le sue disavventure erano dovute alla condanna per aggressione a Antonio de Segura: aveva perso una mano intera al posto di un solo mignolo, si era fatto dieci anni di prigionia invece di cinque, era solo e senza un soldo. Se passò alla storia, non fu certo per il suo culo.
 
== Dopo la liberazione ==
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