Michele Schirru: differenze tra le versioni

Poiché la Sardegna è da sempre [[emigrazione|un trampolino di lancio verso lidi {{s|più accoglienti}} inesplorati]], Michele Schirru si trasferì giovanissimo negli [[USA]]. Ottenne<ref>Nel senso che aveva otto anni, non che ricevette.</ref> ottenne<ref>Nel senso che ricevette, non che aveva otto anni.</ref> la cittadinanza discutendo una [[Tesi di laurea|tesi]] intitolata ''I like cheddar, but pecorino cheese is better''. Si stabilì a [[New York]] perché era salito su un [[treno]] che terminava la sua corsa colà. Si guadagnava da vivere trafficando [[banane]], vendendo magliette con la scritta '''I''' [[File:Cuore rosso.png|15px]] '''Bosa Marina''' e [[Prostituzione|prostituendosi]] con alcune vecchie megere di Manhattan. Risale a quel periodo la sua adesione all'[[anarchismo]]. Prese a frequentare la redazione de "L'Adunata dei Refrattari", un periodico per italoamericani possibilmente anarchici. I giornalisti si chiedevano chi fosse quel [[tizio]] che si sedeva tra di loro e diceva: {{Quote|Bisogna uccidere Mussolini!}} ripetendolo in un loop che si concludeva solo quando, conclusa la riunione, lo facevano accomodare fuori a sfondoni nel deretano. Fu in prima fila nelle lotte a sostegno di [[Sacco e Vanzetti]], convinto di portar loro fortuna. Ogni tanto ripeteva, a intervalli regolari: {{Quote|Bisogna uccidere Mussolini!}} Andò avanti così fino al [[1930]], quando qualcuno finalmente gli rispose: {{Quote|E vai e uccidilo, 'sto cazzo di Mussolini!}} {{Quote|Già: perché non ci ho pensato prima?|Michele Schirru era sincero: non ci aveva pensato davvero}}