Mercurio (astronomia): differenze tra le versioni

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La difficoltà principale nell'osservare Mercurio tremila anni prima della venuta di quel birbante di [[Gesù|Cristo]] consisteva principalmente nel fatto che [[nessuno]] aveva ancora inventato nè il [[telescopio]] nè i Ray-Ban. Tuttavia, armati solo della loro spavalda conoscenza, gli astronomi di corte del faraone Ubaldo III riuscirono a identificare quello che appariva loro come una piccola stella visibile solo all'[[alba]] e al [[tramonto]], e lo chiamarono ''Gu-Ad'' e ''Gu-Utu'', nomi che possiamo rozzamente tradurre con ''"Hai visto quella cosa?"'' e ''"Sì, che cazzo era?"''.
 
Il primo astronomo a osservare un transito di Mercurio davanti al [[Sole]] fu,nel [[1631]], il portoricano [[Pierre Gassendi]], che pubblicò la sua scoperta nel libro ''"De Observatione PlanetaPlanetae passantempassantis davanti SolibusSolem facta cum MetudumMethodo, non [[cazzo di cane|ad CazzumCazum]]"''. La gioia della comunità scientifica per la rivoluzionaria scoperta fu di breve durata, perché Gassendi fu arrestato e imprigionato dalla [[Chiesa]], che non vedeva di buon occhio tutto ciò che si discostava dal [[creazionismo]]. Durante la prigionia l'astronomo fu accusato di:
*Stregoneria
*Fornicazione col [[Germano Mosconi|Maligno]]
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