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'''Mario Benito Amilcare Andrea Scelba''' (Caserma I Reparto celere Roma, 22 ottobre 1922) è stato un politico italiano aderente alla [[Democrazia Cristiana]] ministro degli interni della Repubblica dal 1948 al 1962 e poi dal 1969 al 1976 quando è stato sostituito dal compianto macella... ehm picconatore Francesco Cossiga.▼
In seguito è stato vice gran maestro della P2, comandante ufficiale della celere,capo delle operazioni al [[G8 di Genova]] e quarto Re Magio.▼
== Vita e opere ==
▲Mario Benito Amilcare Andrea Scelba (Caserma I Reparto celere Roma, 22 ottobre 1922) è stato un politico italiano aderente alla [[Democrazia Cristiana]] ministro degli interni della Repubblica dal 1948 al 1962 e poi dal 1969 al 1976 quando è stato sostituito dal compianto macella... ehm picconatore Francesco Cossiga.
▲In seguito è stato vice gran maestro della P2, comandante ufficiale della celere,capo delle operazioni al G8 di Genova e quarto Re Magio.
▲== '''Giovinezza, giovinezza''' ==
Figlio di un ufficiale delle [[SS]] e di Don Sturzo, Mario Scelba venne alla luce in un plumbeo mattino del felice anno 1922 proprio mentre le milizie fasciste si apprestavano ad entrare in Roma e a porre termine all'esperienza liberale dello stato italiano. ▼
Allevato come rampollo predestinato nella caserma dei Reparti antisommossa della Guardia Regia, il piccolo Mario crebbe nel corso degli anni 20' e 30' formandosi in un clima culturale libero ed affervescente ed apprendendo i tipici valori democratici ai quali si uniformavano le Forze di Polizia del regime sintetizzabili con la formula "Se si oppone picchialo, se insiste ammazzalo".▼
Nel 1940, completata con brillanti voti l'accademia della Polizia Dell'Africa Italiana, Mario ricevette la qualifica di vice-questore e in omaggio coi punti della Conad, la tessera del [[Partito Fascista]].▼
Purtroppo poche settimane dopo tale risultato, scoppiò la guerra e il povero Mario fu costretto a rinunciare ad attività allegre e ricreative come i pestaggi degli attivisti antifascisti e le torture degli oppositori e recarsi in prima persona al fronte a rischiare la pelle.Beh proprio in prima persona magari no, ma in fondo ci sono uomini che lo stato non può permettersi di perdere e comunque tre anni al Centro Realizzazioni Armi Nucleari Italiane di Roma (che Mussolini aveva fondato riunendo i tecnici della Lego presenti nel paese) furono comunque un duro banco di prova per il giovane Mario.▼
▲Figlio di un ufficiale delle [[SS]] e di Don Sturzo, Mario Scelba venne alla luce in un plumbeo mattino del felice anno [[1922]] proprio mentre le milizie fasciste si apprestavano ad entrare in Roma e a porre termine all'esperienza liberale dello stato italiano.
▲Allevato come rampollo predestinato nella caserma dei Reparti antisommossa della Guardia Regia, il piccolo Mario crebbe nel corso degli anni 20' e 30', formandosi in un clima culturale libero ed affervescente ed apprendendo i tipici valori democratici ai quali si uniformavano le Forze di Polizia del regime, sintetizzabili con la formula ''"Se si oppone picchialo, se insiste ammazzalo"''.
▲Nel [[1940]], completata con brillanti voti l'accademia della Polizia Dell'Africa Italiana, Mario ricevette la qualifica di vice-questore e in omaggio coi punti della Conad, la tessera del [[Fascismo|Partito Fascista]].
== '''La nascita della Dc''' ==▼
▲Purtroppo poche settimane dopo tale risultato, scoppiò la guerra e il povero Mario fu costretto a rinunciare ad attività allegre e ricreative come i pestaggi degli attivisti antifascisti e le torture degli oppositori e recarsi in prima persona al fronte a rischiare la pelle. Beh, proprio in prima persona magari no, ma in fondo ci sono uomini che lo stato non può permettersi di perdere, e comunque tre anni al Centro Realizzazioni Armi Nucleari Italiane di Roma (che Mussolini aveva fondato riunendo i tecnici della Lego presenti nel paese) furono
Per natura e per gli allenamenti intensivi ricevuti da ragazzo dalla Digos, il giovane Mario si rivelò molto abile a capire che il vento stava cambiando e, fra il 1942 e il 1943, egli iniziò ad avvicinarsi alle correnti della nascente [[Democrazia Cristiana]] che si stava riformando a Roma sotto la sacra egida del Papa. In breve, grazie alla sua capacità di zittire a manganellate qualunque oppositore, divenne un saldo alleato di [[De Gasperi]] e altrettanto rapidamente strinse un legame di amicizia durevole con un giovane sottosegretario di cui condivideva la lucida visione democratica e riformista, [[Giulio Andreotti]].▼
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Col 25 aprile 1945 si concluse la guerra e Scelba potè finalmente rientrare in gioco come ministro delle Varie ed Eventuali nei primi governi repubblicani, un incarico ancora secondario rispetto alle sue capacità, dovuto al fatto che la Guerra Fredda non era ancora incominciata e la [[Democrazia Cristiana]] doveva far finta di essere davvero interessata a riformare il paese, a risolvere le questioni sociali, a combattere le disuguaglianze e stupidaggini simili.▼
Finalmente nel 1947 i comunisti furono espulsi dal governo e e il paese si avviò sulla strada della contrapposizione frontale simboleggiata al meglio dalle elezioni del 18 aprile 1948.▼
Nel corso della campagna elettorale Mariolino fu uno dei più efficaci propagandisti democristiani battendo, insieme a [[Fanfani]], Togliatti e [[Pertini]] in una memorabile partita a scopa trasmessa in diretta radiofonica in tutto il paese (da qui poi nacque l'ossessione di Pertini per le partite a scopa mostrata anche 34 anni più tardi in aereo con [[Zoff]] a seguito dei famosi mondiali). Grazie anche a questa memorabile dimostrazione di forza democristiana e all'aiuto degli amici di Napoli e Palermo la Dc vinse le elezioni e da quel momento dominò il paese.▼
▲Col [[25 aprile]] [[1945]] si concluse la guerra e Scelba potè finalmente rientrare in gioco come ministro delle Varie ed Eventuali nei primi governi repubblicani, un incarico ancora secondario rispetto alle sue capacità, dovuto al fatto che la Guerra Fredda non era ancora incominciata e la [[Democrazia Cristiana]] doveva far finta di essere davvero interessata a riformare il paese,
▲Finalmente nel 1947 i comunisti furono espulsi dal governo e e il paese si avviò sulla strada della contrapposizione frontale, simboleggiata al meglio dalle elezioni del 18 aprile 1948.
▲Nel corso della campagna elettorale Mariolino fu insieme a [[Amintore Fanfani]] uno dei più efficaci propagandisti democristiani, battendo
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Al momento della formazione del primo governo
Convinto fermamente che il paese fosse minacciato da una tremenda alleanza fra il Lupo mangiafrutta, gli alieni e i [[comunisti]], il nostro Mario si dedicò da subito alla riorganizzazione della [[Polizia
Per prima cosa licenziò tutti gli agenti che avessero idee politiche "Comuniste"
Portato a termine questo compito il nostro eroe decise di dotare il paese di una efficace Corpo Antisommossa e pose mano alla riorganizzazione della Celere. Creati nel [[1946]],
Scelba strillò,
▲Portato a termine questo compito il nostro eroe decise di dotare il paese di una efficace Corpo Antisommossa e pose mano alla riorganizzazione della Celere, ovverosia i reparti mobili della polizia creati nel 1946. Questi fino a quel momento erano stati un'allegra comitiva di mattacchioni che, viste le difficoltà economiche del paese, si muovevano in bicicletta e come arma dissuasiva per sciogliere gli assembramenti usavano il racconto per ore intere di orrende barzellette.
▲Scelba strillò e urlo e ruppe la scatole fino a Washington riuscendo infine a farsi varare un piano Marshall personale per organizzare il suo corpo di polizia. Cosi , mentre il paese arrancava nella fame, i suoi uomini ebbero divise lucenti, caschi, manganelli, gas ,jeep, armi e tutto l'allegro armamentario che negli anni successivi si sarebbe mostrato cool su tutte le principali piazza d'Italia.
Intanto Mario permaneva a capo del suo ministero ed era uno dei politici più stimati del paese e veniva sempre invitato a tutte le cerimonie più chic, dalle messe di Natale col papa, alle partitine a poker con [[Licio Gelli]], al torneo di scopone scientifico coi Servizi Segreti nonchè all'imperdibile Gran Galà del Partito Repubblicano degli Usa con [[Montgomery Burns]] e [[Richard Nixon]].
Scelba non potè credere ai proprio occhi
Mentre nel paese dilagava la protesta Scelba ricevette il compito di intervenire anche in [[Sicilia]], incarico che fu sul punto di rifiutare per paura che, inavvertitamente, rimanesse coinvolto negli scontri anche qualche amico con lupara e coppola. Assicuratosi della loro sicurezza potè dispiegare il suo impegno, che valse altri
Due anni dopo, quel criptocomunista di [[Aldo Moro]], nel tentativo di abbindolare i socialisti, lo cacciò dall'amato ministero degli Interni.
Inizialmente il ritorno fu traumatico
▲== '''Il Secondo Mandato''' ==
Incidentalmente Scelba si trovò coinvolto anche nelle indagini sulle stragi di piazza Fontana, [[Brescia]] e Italicus, nelle quali si impegnò a fondo
La seconda esperienza del prode Scelba si chiuse nell'agosto del [[1976]], quando, a seguito della soprendente vittoria elettorale del [[
▲Poi, finalmente , a metà del 1969 gli arrivò la tanto attesa chiamata a Roma per ritornare a coprire il suo vecchio incarico. Era successo infatti che l'anno prima, il 1968, la Squadra della Polizia di Stato aveva perso a sorpresa il campionato dell'ordine pubblico venendo battuta sia da quella degli Studenti che da quella degli Operai. Questo risultato inopportuno portò al licenziamento dell'allenatore [[Fanfani]] e al richiamo dello sperimentato Mario.
▲Inizialmente il ritorno fu traumatico. La vecchia formazione aggressiva e spettacolare creata da Scelba famosa per il suo gioco offensivo di cariche e caroselli era sparita e al suo posto ve ne era una dal netto spirito difensivo. Non più infatti bastoni, jeep e armamento leggero da utilizzare con provetto spirito squadrista ma caschi con visiera, scudi, maschere antigas, camionette. Insomma un tipo di formazione pesante, volta al catenaccio e inadatta al gioco sulla fascia.
Il giorno dell'addio fu molto commovente, gli agenti dei servizi segreti si asciugavano le lacrime coi piani per le stragi di [[Milano]] e Brescia, [[Cossiga]] giurava che avrebbe continuato a infiltrare agenti provocatori
▲Ma il buon Mario, da grande tattico, non si fece abbattere da questi ostacoli e agi in maniera decisa per risolvere i problemi. Per quanto riguardava le armi, un po' invitò a giocare di astuzia utilizzandole in segreto e poi, soprattutto, ideò il fucile a candelotto lacrimogeno che consisteva nel far sparare i detti candelotti, del peso di alcuni chilogrammi, non più in aria o a terra ma ad altezza d'uomo regalando cosi un posto gratuito al cimitero a chi si trovava sulla loro traiettoria. Per quanto riguardava la possibilità di caricare liberamente le manifestazioni di piazza la soluzione la trovò il giovane [[Francesco Cossiga]], che Scelba aveva preso come aiutante al ministero, il quale pensò bene di far infiltrare in tutti i cortei agenti travestiti i quali fingevano di aggredire i reparti schierati provocandone il giustificato intervento.
== Voci correlate ==
▲Cosi inizarono gli anni settanta una nuova stagione in cui Scelba diede il meglio di se facendo distribuire manganellate in testa in ogni parte del paese e riportando alla Celere i trofei Ordine Pubblico delle stagioni 1971-72-73-74-75, le Coppa dei Campioni del 1973 (contro La Brigata Social Falangista) e del 1974 (contro il Kgb) nonchè la Coppa Intercontinentale del 1975 (vinta battendo ai tiri di lacrimogeno dal dischetto la Dina di Pinochet dopo un match spettacolare ed avvincente).
▲Incidentalmente Scelba si trovò coinvolto anche nelle indagini sulle stragi di piazza Fontana, Brescia e Italicus nelle quali si impegnò a fondo perchè si facesse giustizia seriamente e venisse svelata la nefasta azione dei Testimoni di Geova autori di questi misfatti. Inoltre si interessò di Mafia assicurandosi che nessuno magistrato provocatore o giornalista sovversivo potesse parlar male della Sicilia nel mondo e spiegando in televisione che se tutti gli italiani fossero stati mafiosi allora si che il nostro paese sarebbe stato prospero.
*[[Francesco Cossiga]]
▲La seconda esperienza del prode Scelba si chiuse nell'agosto del 1976, quando, a seguito della soprendente vittoria elettorale del [[Pci]] alle elezioni del 20 giugno, la [[Dc]], per abbindolare gli stessi comunisti come aveva fatto anni prima coi socialisti, si dimostrò ancora ingrata e lo rimosse (peraltro sostituendolo con Cossiga, cosa che Mario gradì molto).
*[[Amintore Fanfani]]
▲Il giorno dell'addio fu molto commovente,gli agenti dei servizi segreti si asciugavano le lacrime coi piani per le stragi di Milano e Brescia, [[Cossiga]] giurava che avrebbe continuato a infiltrare agenti provocatori per tutto il resto della sua vita,la delegazione della Mafia gli offriva prodotti tipici e targhe di riconoscimento come attestati di stima, gli impiegati del ministero, essendo stati lanciati nei loro uffici dei lacrimogeni, piangevano a dirotto e fuori i reparti della celere battevano ritmicamente i manganelli sugli scudi (crociati).
*[[DC]]
*[[Anni '70]]
*[[Strategia della tensione]]
{{politici}}
[[Categoria:Presidenti del Consiglio]][[Categoria:Dinosauri democristiani]]
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