Marco Belinelli: differenze tra le versioni

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Nelle finali contro i [[Miami Heats]], grazie al suo diploma di soccorritore, Belinelli si rivela decisivo per la conquista del titolo, rianimando a più riprese col [[defibrillatore]] i compagni Duncan, [[Tony Parker|Parker]] e [[Emanuel Ginóbili|Ginóbili]].
 
Dopo un anno {{s|<del>perso}}</del> trascorso ai Sacramento Kings, Marco Belinelli va a svernare nelle case di riposo dei Charlotte Hornets e degli Atlanta Hawks, le sue prestazioni gli varranno numerose offerte dal campionato di basket del [[Burkina Faso]].
 
Nel 2018, non si sa come, viene ingaggiato dai [[Philadelphia 76ers]], come scaldapanchina ufficiale di Ben Simmons.
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Le sue grandi prestazioni gli fanno recapitare numerose offerte dai campionati di basket del [[Burkina Faso]], della [[Somalia]] e del [[Vietnam]].
Ed è qua che entra in gioco Gregg Popovich, allenatore dei [[San Antonio Spurs]], che nonostante la durissima concorrenza riesce a convincere l'umile Marco Belinelli a non fare il grande salto in [[Burkina Faso]] e rimanere in [[NBA|enbiei]] per fare ancora esperienza.
 
Il 23 dicembre 2019 riesce a vincere per la "prima volta" qualcosa, ovvero il '''Premio per aver rovinato la carriera di Ja Morant''', che per dovere di cronaca non è [[Michael Jordan]] ma è semplicemente un povero teenager alle prime armi... CONTINUA COSÌ MARCO!!
 
=== Nazionale ===