Marcello Dell'Utri: differenze tra le versioni

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{{mafia}}
 
{{citazvere}}
[[File:dellutri.jpg|thumb|right|200px300px|Dell'Utri con due suoi <sdel>picciotti</sdel> elettori. Si noti l'espressione intelligente e il buon gusto estetico di entrambi.]]
{{Cit|Mi processano solo perché sono mafioso... ehm... volevo dire perché sono siciliano<ref>[http://www.youtube.com/watch?v=t7QsxTeYEKo0k3q804-1RU Lapsus freudiano?]</ref>|Marcello Dell'Utri su sé stesso}}
{{Cit|Se esiste l'antimafia esisterà anche la mafia|Marcello Dell'Utri sull'esistenza della mafia}}
{{Cit|La mafia non esiste. Non è che tu vai in un posto, bussi e chiedi «È qui la mafia?». Non ha un direttore generale. La mafia è uno stato d'animo|Marcello Dell'Utri sulla mafia}}
{{Cit|Vittorio Mangano è un eroe... è morto per salvare me e Berlusconi|Marcello Dell'Utri su un boss di [[Cosa Nostra]]}}
{{Cit|Dell'Utri: senza dubbio un uomo colto. Sul fatto|[[Indro Montanelli]] su Marcello Dell'Utri}}
{{Cit|Faccio il senatore per difendermi dal processo. Non mi interessa fare politica. Se mi lasciano in pace sono disposto a lasciare tutte le cariche politiche.|Marcello Dell'Utri sull'importanza della politica}}
{{Cit|Il padrino lo faccio io|Marcello Dell'Utri a una cresima}}
 
'''Marcello Dell'Utri''' ([[Palermo]], [[11 settembre]] [[1941]]) è il primo criminale [[italiano]] con ambizioni da [[politica|politico]], di solito succede il contrario.
 
'''MarcelloPorcello Dell'Utri''' ([[Palermo]], [[11 settembre]] [[1941]]) è il primo criminale [[italiano]] con ambizioni da [[politica|politico]], di solito succede il contrario.
Durante i governi Berlusconi è stato prima Ministro della "Famiglia",<ref>Sì, le virgolette erano comprese nel nome del ministero.</ref> nel [[1994]], e poi Ministro dell'"Ambiente",<ref>Idem come sopra.</ref> dal [[2001]] al [[2006]]. Insieme a [[Cesare Previti]], altro fidatissimo scudiero del Cavaliere, è stato autore della legge 156/2004 denominata Previti-Dell'Utri che regolamenta le quote sporche, ossia quanti [[mafia|mafiosi]], per obbligo, devono essere candidati da ciascun partito.
 
Durante i governi Berlusconi è stato prima Ministro della "Famiglia"Famigghia,<ref>Sì, le virgolette erano comprese nel nome del ministero.</ref> nel [[1994]], e poi Ministro dell'"Ambiente",<ref>Idem comeper sopra.</ref>i Rapporti con la Mafia dal [[2001]] al [[2006]]. Insieme a [[Cesare Previti]], altro fidatissimo scudiero del Cavaliere, è stato autore della legge 156/2004 denominata Previti-Dell'Utri che regolamenta le quote sporche, ossia quanti [[mafia|mafiosi]], per obbligo, devono essere candidati da ciascun partito.
 
== Vita e reati ==
[[File:Dell'Utri_Il_Padrino.jpg|thumb|right|300px|Uno scagnozzo consiglia a Don Dell'Utri gli imprenditori a cui chiedere <del>[[Pizzo|tangenti]]</del> voti.]]
[[File:dellutri.jpg|thumb|right|200px|Dell'Utri con due suoi <s>picciotti</s> elettori. Si noti l'espressione intelligente e il buon gusto estetico di entrambi.]]
[[File:Marcello Dell'Utri e Silvio Berlusconi sulla legge.jpg|thumb|right|300px|Saggezza popolare.]]
Come già detto, nacque a Palemmo in una famigghia di gente pebbene. L'educazione del picciotto proseguì al [[liceo classico]] locale, che spazzò via ogni residuo di onestà dal suo animo ''nobile'' e gli conferì quei modi affabili e forbiti che tanto servono al moderno uomo d'onore. Ma in una città come Palemmo, così ricca di picciotti promettenti, per lui non c'era spazio per emergere, così decise di tentare la fortuna a [[Milano]], dove si iscrisse all'[[università]] per studiare [[legge]].<ref>Non c'è niente da meravigliarsi, mai sentito il detto "conosci il tuo nemico"?</ref> Qui conobbe un ragazzo del posto, di [[nano|piccola statura]] ma grande ambizione, di cui divenne subito amico inseparabile. Il giovane lombardo era [[Silvio Berlusconi]].<ref>Quando si dice che Dio li fa e poi li accoppia...</ref> Dopo la laurea, ottenuta da entrambi con il massimo dei voti (relatore prof. Gaetano Badalamenti), Marcello andò a dirigere un gruppo sportivo legato all'[[Opus Dei]]. Tale gruppo sportivo vinse diversi trofei, ma sulle vittorie gravano alcune ombre, come le proteste da parte di gruppi rivali per arbitraggi troppo favorevoli e direttori di gara rinchiusi negli spogliatoi. Ad ogni modo, l'esperienza servì a Dell'Utri per fare nuove conoscenze nell'ambito della [[Chiesa Cattolica]], che fanno sempre comodo. Terminata la fruttifera stagione sportiva, le vite di Marcello e Silvio tornarono a incrociarsi. Infatti Silvio, che nel frattempo aveva intrapreso l'attività di costruttore edile, assunse Marcello come suo collaboratore. L'attività principale di quest'ultimo (si sa come vanno certe cose) era ''facilitare'' la vincita degli appalti da parte di Silvietto, addolcendo le autorità competenti con regali (teste di [[cavallo]] mozzate). Per la gestione della scuderia dalla quale i cavalli provenivano, si avvalse della collaborazione di un autentico guru nel campo della decapitazione equina, [[Vittorio Mangano]]. Per una coincidenza del tutto casuale, costui si rivelò un boss di [[Cosa Nostra]] latitante e venne arrestato. Dopo questo spiacevole incidente la [[toghe rosse|magistratura giacobina e bolscevica]] iniziò a indagare sul passato di Silvio e Marcello. Così i due si accorsero di vivere in un paese che penalizzava e perseguitava le persone talentuose, e decisero di cambiarlo con la forza dei loro [[loggia P2|sogni]]. Silvietto si candidò presidente alla testa di un partito fondato dal fido Marcello, il partito stravinse le elezioni, e l'Italia [[morte|risorse]] a [[dittatura|nuovi]] [[mafia|splendori]].
Nacque a [[Palermo|Palemmo]], città ricca di picciotti promettenti. Tra tanta concorrenza per lui non c'era spazio per emergere, così decise di tentare la fortuna a [[Milano]], dove si iscrisse all'[[università]] per studiare [[legge]].<ref>Non c'è niente da meravigliarsi, mai sentito il detto "conosci il tuo nemico"?</ref>
 
Qui conobbe un simpatico immobiliarista del posto, di [[nano|piccola statura]] ma grande ambizione, di cui divenne subito amico inseparabile. Il giovane lombardo era [[Silvio Berlusconi]].<ref>Quando si dice che Dio li fa e poi li accoppia...</ref> Dopo la laurea, ottenuta da entrambi con il massimo dei voti (relatore prof. Gaetano Badalamenti), Marcello andò a dirigere un gruppo sportivo legato all'[[Opus Dei]]. Tale gruppo sportivo vinse diversi trofei, ma sulle vittorie gravano alcune ombre, come le proteste da parte di gruppi rivali per arbitraggi troppo favorevoli e direttori di gara rinchiusi negli spogliatoi. Ad ogni modo, l'esperienza servì a Dell'Utri per fare nuove conoscenze nell'ambito della [[Chiesa Cattolica]], che fanno sempre comodo.
 
Terminata la fruttifera stagione sportiva, le vite di Marcello e Silvio tornarono a incrociarsi. Infatti Silvio, che nel frattempo aveva intrapreso l'attività di costruttore edile, assunse Marcello come suo collaboratore. L'attività principale di quest'ultimo (si sa come vanno certe cose) era ''facilitare'' la vincita degli appalti da parte di Silvietto, addolcendo le autorità competenti con regali (teste di [[cavallo]] mozzate). Per la gestione della scuderia dalla quale i cavalli provenivano, si avvalse della collaborazione di un autentico guru nel campo della decapitazione equina, [[Vittorio Mangano]]. Per una coincidenza del tutto casuale, costui si rivelò un boss di [[Cosa Nostra]] latitante e venne arrestato.
 
Dopo questo spiacevole incidente la [[toghe rosse|magistratura giacobina e bolscevica]] iniziò a indagare sul passato di Silvio e Marcello. Così i due si accorsero di vivere in un paese che penalizzava e perseguitava le persone talentuose, e decisero di cambiarlo con la forza dei loro [[loggia P2|sogni]]. Silvietto si candidò presidente alla testa di un partito fondato dal fido Marcello, il partito stravinse le elezioni, e l'Italia [[morte|risorse]] a [[dittatura|nuovi]] [[mafia|splendori]].
 
== Oggi ==
{{NonNewsLink|Via dai libri di scuola la Resistenza|"Il duce era troppo buono"}}
Marcello Dell'Utri ha fatto parte della potente macchina elettorale del neonato [[Popolo delle Libertà]], girando le città e bussando a ogni porta per convincere la gente a votare Berlusconi. A riprova della sua incredibile capacità di persuasione, è stato dimostrato che nelle zone dove è passato lui il voto per il PDL ha raggiunto e superato il 90%. È stato anche a capo della divisione di Conversione Schede Bianche.<ref>[http://www.corriere.it/politica/08_aprile_12/voto_scambio_utri_5e0f8c4a-085c-11dd-883b-00144f486ba6.shtml Non bastava Cosa Nostra, anche la 'ndrangheta... tsk tsk...]</ref>
 
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== Note ==
 
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<big><big>'''COMUNICATO STAMPA'''</big></big>|
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'''[[L'autore di questo articolo]] si dissocia completamente da quanto scritto fin qui, ed è indignato che le sue parole siano state distorte da questo sito di chiaro stampo giustizialista. Il fatto che la sua casa sia bruciata non ha alcun rapporto con questa dichiarazione spontanea.'''
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== Altri progetti ==
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