Maratona: differenze tra le versioni

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[[File:Maratoneta caduto al traguardo.jpg|right|thumb|260px|Un atleta medio alla fine di una maratona]]
La maratona di Stoccolma nel 1912 fu ancora più pazzesca: il meteo aveva previsto afa e gli organizzatori si erano scordati di piazzare sulle piste le [[docce]], i ristori e i cessi pubblici. Per questo molti atleti erano costretti a ritirarsi per disidratazione o per diarrea e alcuni spettatori svennero per la [[puzza]] emanata dagli atleti. Tra questi un portoghese morì per un forte attacco di [[coliche]]. Arrivarono al traguardo in cinquanta, tutti con un'andatura da ''culo che brucia'' per trattenere i bisogni. Questa andatura venne considerata dai [[Un medico su dieci|medici]] migliore delle altre e fu adottata da tutti i corridori. <br />
Durante questa gara l'atleta [[Giappone|Nipponese]] Shizo Kanakuri correva come un pazzo per tutto il percorso, cercando di raggiungere il cesso più vicino: erano sei giorni che non trovava un bagno libero; quando venne a sapere che non erano stati messi si incazzò come una belva, finchèfinché uno spettatore impietosito gli permise di usare il suo.<br />
Non l'avesse mai fatto: sei ore dopo uscì dal bagno<ref>Che ora aveva una tinta completamente [[Merda|marrone]].</ref> e si rese conto di essere l'unico concorrente rimasto in pista. Per evitare la figuraccia e lo sputtanamento pubblico dovette tornare in Giappone aggrappato sotto un camion. Sessant'anni dopo i maratoneti organizzarono un'allegra rimpatriata facendogli ritornare la voglia di finire quella maratona. Tornò in [[Svezia]] per riprendere la gara da casa di quel tifoso (morto per esalazioni nocive poco dopo la sua ripartenza), e quando arrivò al traguardo trovò due giudici decrepiti con una barba chilometrica e un cronometro che ancora lo stavano aspettando.
 
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