Maleppeggio: differenze tra le versioni

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[[File:maleppeggio.jpg|right|thumb|320px|Il maleppeggio: un esempio di come l'[[uomo]] (a volte) impara dai suoi errori e trasforma un'arma in [[qualcosa]] di socialmente utile.]]
Il '''maleppeggio''' si presenta come un piccolo [[piccone]] in acciaio forgiato e stampato, di circa 25 centimetri in lunghezza e di 400/500 grammi di peso. È detto erroneamente anche "malepeggio", ma solo da una ristretta cerchia di raffinati muratori di [[Brescia]].<br /> Durante il [[medioevo]] era considerato una maneggevole e micidiale arma da botta e da taglio, [[oggi]] è un attrezzo edile utilizzato universalmente. Permangono tuttavia un discreto numero di club amatoriali, come il ''"Mali et Peioris"'' di [[Sulmona]], che organizzano vere e proprie giostre cavalleresche (spesso [[Sangue|sanguinarie]]) con lo scopo di conservarne l'antico retaggio di arma.<br /> Al di fuori del mondo dell'edilizia è un oggetto praticamente sconosciuto, da un sondaggio effettuato nelle [[Discoteca|discoteche]] di [[Rimini]], nel quale ne veniva mostrata una foto unitamente alla domanda ''"Conosci questo strumento di lavoro?"'', è stato rilevato il seguente dato: il 22% dei ragazzi ha abbozzato [[Parole a caso|imbarazzanti ed improbabili definizioni]], il 34% era troppo [[Test:Tuo figlio è un fattone?|fatto]] per rispondere, il 6% era troppo fatto per [[ManualiNonbooks:Respirare|respirare]], il restante 38% è fuggito in preda al [[panico]] alla parola
"[[lavoro]]". L'origine del curioso nome sembrerebbe provenire da una particolare e [[Goliardia|goliardica]] interpretazione delle estremità dell'utensile:
{{Quote|{{Dimensione|120%|Papà perché il maleppeggio si chiama così?}}|Il figlio del [[muratore]] Oreste Martufoni che tenta di prendere dimestichezza con gli attrezzi del mestiere.}}