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Innanzittuto, quale ignoto misterioso potere può mai avere la "sacra immagine del Divino Maestro" (vedi foto)? È vero, lo ammettiamo, Otelma somiglia sorprendendemente al filosofo Sandro Bondi. Ma questa rassomiglianza basta a farne un'immagine "sacra", taumaturgica, miracolosa?? E allora anche il cesso sarebbe sacro, taumaturgico, miracoloso se somigliasse, poniamo, a Tizo o Caio o, addirittura, allo stesso Bondi? (in realtà una qualche somiglianza c'è, eccome se c'è!). Quale potere può avere una moneta conficcata a viva forza nell'orecchio, se non quello di insordire ulteriormente il devoto? L'aglio nell'orecchio è una specialità di questo grande mago, o forse è un condimento. Stranamente richiama la mela in bocca della porchetta arrosto di Ariccia. E meno male che si tratta dell'orecchio, altrimenti sai i bruciori? Perché il devoto deve essere "ignudo del tutto" o almeno "dalla vita in giù", "ben posizionato in ginocchio" e salato a dovere? Che intenzioni ha il Mago? Ed infine la formula mediante la quale il mago domina le forze della natura (tsunami, tifoni, tempeste, terremoti, scontri planetari, ecc). Qual è il potere occulto di queste parole e perché esse sono indispensabili alla magia?
Queste parole, osservate con attenzione, risultano essere nient'altro che la corruzione e/o l'anagramma di altre parole, con l'aggiunta o l'elisione di qualche lettera per dare un suono esotico: Utòr = ruttò -t
Abbiamo utilizzato questo esempio per avvertire il lettore sulle forme dubbie di magia; ma la magia vera esiste ed essa prende forma sotto due aspetti:
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