Ludovico Einaudi: differenze tra le versioni

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Figlio sia di suo padre che di sua madre, Ludovico Einaudi [[Pampers|nasce cresce e corre]] a [[Torino]] (in provincia di [[Varese]]) intorno agli [[anni '50]]. Sin da piccino Ludovico fece capire che la sua vita sarebbe girata attorno alla [[musica]], anche se la musica disapprovava pesantemente questa presa di posizione.
 
Il suo approccio iniziale, visto che aveva bisogno d'istruzione, fu appunto distruttivo. Il giovane Einaudi cominciò a rompere strumenti musicali quali i [[piatti]] e i [[tamburi]] (situati nelle [[orecchie]] di chi gli stava intorno), finché, nell'età della [[pubertà]], non scoprì la passione non ricambiata per il [[triangolo]]. Purtroppo per luinoi quest'ultimo non riuscì a spaccarlo.
 
Fu così che purtroppo iniziò a suonare il [[Pianoforte|piano]], spianandosi la strada come [[pianista|pianista allo sbaraglio]].
 
[[File:Uno Mattina.jpg|250px|left|thumb|La copertina dell'album ''Una Mattina'', poi [[Plagio|plagiata]] da [[Rai Uno]].]]
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Prima di iniziare a esibirsi al [[Teatro alla Scala]] grazie a nonno Luigi, Einaudi cominciò a far esperienza nelle scalinate dei [[teatri]]. Fu proprio qui che si fece notare per la sua folta capigliatura [[Calvizie|calva]] e per i suoi accordi che andavano poco d'accordo tra loro.
 
In poco tempo la sua carriera spiccò il volo, e lui pure. Girò il mondo a seguito di numerosi ingaggi quali [[giullare]] di corte in [[Casa Savoia]] e omino della buonanotte al [[Quirinale]], mentre i suoi brani, insignificanti e soporiferiscialbi, divennero le colonne sonore di opere [[Televisione|televisive]] altrettanto scialbeinutili e inutilisoporifere tra le quali possiamo citare ''Mezzanotte e dintorni'' di Gigi Marzullo.
 
La sua musica, ispirata ai versi di [[Cristina Campo]] [[piuttosto]] che dai testi di [[Amedeo Minghi|Minghi]], arriva anche a [[Buckingham Palace]], più precisamente alle orecchie del canarino dell'[[Abito giallo canarino della regina Elisabetta|abito giallo della regina Elisabetta]].
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== Note ==
[[File:Divenire di Ludovico Einaudi.jpg|center|220px]]Uno dei tanti identici, inascoltabili brani del compositore, completamente privo di qualsivoglia gusto estetico o creatività, anche minima. Si presti attenzione alla figurazione ritmica e alle note della mano sinistra che non cambiano mai per 889408940 battute,rendendo questi impiastri sonori l'ascolto ideale per i pazienti degenti affetti da demenza vascolare in fase terminale, nonchè per la maggior parte della popolazione mondiale ormai rimbambita,il cui senso critico è stato completamente lobotomizzato dalla cultura musicale dominante caratterizzata da due uniche alternative: rutti e scorregge oppure brani melensi come questo che fanno rimpiangere di essere la Patria dell'Opera, inventori del sistema di notazione musicale nonchè del pianoforte e una delle più importanti culture musicali classiche nel mondo.{{Portali|Musica}}
 
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