Luciano Spalletti: differenze tra le versioni

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{{Cit|Questo non vincerà mai niente|[[Luciano Moggi]] su Spalletti l'anno prima che Spallaquest'ultimo vinca Coppa e Campionato di [[Russia]] con lo Zenit}}
 
{{Cit|ConfrontoConfrontato acon quello del MIO MILAN, questo non è calcio|[[Arrigo Sacchi]] sul calcio di Spalletti}}
 
{{Cit|Dopo una sosta se hai corso molto, hai sempre qualche dubbio,la strada è ancora lunga, le gambe ti faranno male, e il ritmo non sarà lo stesso, ma comunque vada, offrirai sempre la tua migliore prestazione.|[[Fabio Caressa]] che commenta il furto della Coppa Italia da parte di Spalletti}}
 
 
'''Luciano Spalletti''', è un ex raccattapalle e [[allenatore]] della squadra [[Longobarda]]., Attualmenteè allenaattualmente nelleallenatore di una squadra di calcio delle lande desolate Russedella Russia.
 
== Carriera ==
[[File:Luciano Spalletti gladiatore.jpg|thumb|left|200px|Spalletti preparatopronto aad essere linciato dai tifosi dopo ogni partita]]
Inizia a giocare a palla prigioniera intorno ai 12, presso un centro ludico nelle vicinanze di [[Firenze]], precisamente a Scandicci. La sua bravura in questa disciplina, lo porterà a essere notato da [[Luciano Moggi]], che lo chiamerà a fargli da scagnozzo. Verrà chiamato anche a fare da inserviente a un centro sportivo che si trova nei meandri di Firenze, e che non ha clienti. In questo centro, rivestirà anche la carica di unico giocatore di [[calcio]], in quanto non avevano soldi per tesserare altri giocatori. La società, anche essendo l'unico giocatore, lo esonera dopo poche partite, e ciò lo costringera a vagare come uno [[zingaro]] nelle zone tra la [[Toscana]] e la [[Liguria]]. Viene preso con il ruolo di [[panchinaro]] prima dall'[[Empoli]], e poi dallo [[Spezia]]. In queste squadre, diventa un uomo bandiera non per le sue doti da calciatore, ma per le sue non doti. In 22 partite da titolare è stato capace di avere una media [[autogol]] di 1 a parita. A 34 anni chiude la carriera, perché esonerato dall'Empoli di [[Francesco Guidolin]], che per colpa di un suo autogol era retrocesso in [[Serie C]]. Rimarrà molto legato alla [[tifoseria]] ligure, che dopo le partite dello Spezia si divertiva a linciarlo di legnate fuori dallo stadio. Arrivò allo Spezia alla fine degli [[Anni Ottanta]], grazie ai suggerimenti dello scout [[Oronzo Canà]]. Qui fa la sua peggiore stagione da calciatore, non centrando la [[retrocessione]] della squadra. '''Spalletti''', rimmarrà diversi anni nella squadra ligure, aumentando verso di se sempre più antipatie da parte dei [[tifosi]], che lo odiavano per la sua ironia inutile e per le pessime prestazioni in campo. Al [[Centenario]] della squadra, il presidente della società di chiare origini [[Maya]], lo voleva sacrificare agli dei. A salvarlo fu un impegno improvviso con la Roma, che si giocava la salvezza in [[Eccellenza]].
[[File:Luciano Spalletti bacia la Coppa Italia.jpg|thumb|right|200px|Spalletti dopo aver rubato la Coppa Italia all'inter]]
Di origini sconosciute, comincia la sua carriera giocando a palla prigioniera alla tenera età di 12 anni presso un centro ludico nelle vicinanze di [[Firenze]], precisamente a Scandicci. La sua bravura in questa disciplina lo porterà ad essere notato da [[Luciano Moggi]], che lo sceglierà come suo personale scagnozzo. Come seconda attività farà da inserviente in un centro sportivo abbandonato della periferia di Firenze, dove, oltre ad essere l'unico membro del personale, è anche l'unico giocatore di [[calcio]], in quanto mancavano i soldi per tesserare altri giocatori. La società, nonostante le condizioni favorevoli per inserirlo nella rosa dei titolari, lo esonera dopo poche partite, un evento traumatico che lo porterà a vagare nelle zone tra la [[Toscana]] e la [[Liguria]], elemosinando soldi per sostentarsi. Viene infine preso come [[panchinaro]] prima dall'[[Empoli]], e poi dalla [[Spezia]]. In queste squadre diventa un uomo bandiera:,non per le sue doti da calciatore, ma per le sue non doti: in 22 partite da titolare riesce a segnare la bellezza di 22 gol, tutti però nella porta sbagliata.
Nel [[1993]], viene chiamato a dirigere la squadra dell'oratorio del suo paese, Certaldo, che in 6 partite fece arrivare quart'ultima, fallendo la possibilità di farla retrocedere in una serie minore. L'anno dopo lancia nel mondo del calcio seghe del calibro di [[Vincenzo Montella]], che rifiuterà di avere anche quando andrà alla Roma ad allenare. Tra il [[1995]] e il [[1996]], riesce a strappare l'importantissimo trofeo della [[Coppa del Nonno]], che vincerà con il suo Empoli, battendo avversari difficilissimi come il [[Monza]] di Serie C. Nel [[1997]], grazie a delle tangenti agli [[arbitri]], fa passare l'Empoli in [[Serie A]], esprimendo lì un gioco noioso e privo di tattica, che li rimanderà l'anno dopo in [[Serie B]]. In questa squadra, riuscirà a lanciare giocatori nullafacenti come [[Antonio Di Natale]], [[Francesco Tricarico]] e Vincenzo Montella. Dal [[2000]], riesce a far retrocedere e fallire società come [[Sampdoria]], [[Venezia]], [[Ancona]] e [[Udinese]]. Ancora la tifoseria marchigiana lo odia a morte. Approda all'Udinese nel [[2002]], dove sostituisce l'allenatore [[fascista]] [[Paolo di Canio]], che ambiva alla retrocessione in anticipo. Nel giro di un anno, farà di questa squadra un gruppo di [[clandestini]] e giocatori falliti. In più, con dei documenti falsi, riuscirà a iscriverla alla Coppa Libertadores, fallendo anche lì la canquista del trofeo. Nel [[2005]], iscrive la squadra al Campionato Dilettantistico Mondiale, entrando nella storia del club. Fallendo anche questo progetto, viene esonerato e mandato ad allenare in Eccellenza la Roma.
A 34 anni conclude la sua carriera all'Empoli, allora guidato da [[Francesco Guidolin]]: la squadra infatti, per colpa di un suo autogol, era stata retrocessa in [[Serie C]], dove conobbe il trattamento Ludovico ed il trattamento "Mi raccoglieresti la saponetta". Rimarrà però molto legato alla [[tifoseria]] ligure, nella quale ormai si era instaurata la tradizione di legnarlo dopo ogni partita della Spezia.
Spalletti arrivò alla Spezia alla fine degli [[Anni Ottanta]], grazie ai suggerimenti dello scout [[Oronzo Canà]]. Qui fa la sua peggiore stagione da calciatore, non riuscendo a far retrocedere la squadra. '''Spalletti''' rimarrà diversi anni nella squadra ligure, attirandosi sempre più l'antipatia della [[tifosi|tifoseria]] grazie alle sue pessime doti umoristiche e le sue ancor peggiori doti sportive. Poco prima di essere sacrificato agli dei dai tifosi liguri nel vano tentativo di vincere il campionato viene salvato da un impegno improvviso con la Roma, che si giocava la salvezza in [[Eccellenza]].
Nel [[1993]], viene chiamato a dirigere la squadra dell'oratorio del suo paese, Certaldo, chearrivata inquart'ultima dopo 6 combattutissime partite. feceFallì arrivare quart'ultimaquindi, fallendonon lariuscendo possibilità dia farla retrocedere in una serie minore. L'anno dopo lancia invece nel mondo del calcio seghe{{citnec|giocatori deldi calibroaltissimo livello}} come di [[Vincenzo Montella]], cheil quale rifiuterà successivamente di avere anche quando andrà alla Roma ad allenare. Tra il [[1995]] e il [[1996]], riesce a strappareconquistare l'importantissimo trofeo della [[Coppa del Nonno]], che vinceràvince con il suo Empoli, battendo avversari difficilissimifortissimi come il [[Monza]] didella Serie C. Nel [[1997]], grazie a delle tangenticospicue aglimazzette fatte trovare nei borsoni degli [[arbitri]], fariesce a far passare l'Empoli in [[Serie A]], esprimendodove, con un gioco noioso e privo di tattica, cherimarrà lisolo rimanderàun l'anno dopoper inpoi [[Serie B]]. In questa squadra, riusciràtornare a lanciarerifugiarsi giocatoriin nullafacentiSerie come [[Antonio Di Natale]], [[Francesco Tricarico]] e Vincenzo MontellaB. Dal [[2000]], riesce a far retrocedere e fallire società come [[Sampdoria]], [[Venezia]], [[Ancona]] e [[Udinese]]., Ancorariuscendo lacosì tifoseriaa marchigiana{{citnec|conquistare loil odiacuore adi tutti i mortemarchigiani}}. Approda all'Udinese nel [[2002]], dove sostituisce l'allenatore [[fascista|dalle idee moderatamente estremiste e verso destra]] [[Paolo di Canio]], cheil quale ambiva alla retrocessione in anticipoanticipata. Nel giro di un anno, faràSpalletti diriuscirà questaa squadradistruggere unpsicologicamente, gruppofisicamente die [[clandestini]]moralmente equesta giocatori fallitisquadra. In più, conCon dei documenti falsi, riuscirà ainoltre ad iscriverla alla Coppa Libertadores, fallendo anche lì lanella canquistaconquista del trofeo. Nel [[2005]], iscrive la squadra al Campionato Dilettantistico Mondiale, entrando nella storia del club come "Quell'allenatore di merda". Fallendo anche questonella progetto,conquista vienedi esoneratoquesto ecampionato, verrà mandatospedito ad allenare in l'Eccellenza ladella Roma.
 
== Alla Roma ==
[[File:Manchester-roma-7-1.jpg|thumb|leftright|200px|Il miglior risultato di Spalletti]]
AllaSpalletti alla squadra della Capitale, ridotta sul lastrico dopo lo scoop fiscale che riguardava i [[Sensi]], porterà un desaparecidos emigrato qui in Italia di nome [[Pizarro]]. '''Luciano''', nella Roma, aveva ilancora una volta l'ingrato compito di centrare in anticipo la retrocessione. Comincia però subito nel peggiore dei modi l'inizio del campionato per '''Spalletti''', riempiendopoiché diriuscirà a felicitàcompiacere il presidente [[Rosella Sensi]]. Riesce anche a farecon diversi colpi di mercato, come svenderela svendita di [[Antonio Cassano]] al [[Real Madrid]], e comprarel'acquisto di un [[profugo]] transalpino per la difesa. Riuscirà a vincere il derby ala [[biliardino]] con la [[Lazio]], emancando nondi riusciràun a centrare purtropposoffio la retrocessione, anchenonostante segli strabattutaimmani dasforzi grandiper perdere con altre grandissime squadre, qualicome l'[[Inter]]. UnaQuest'ultima provasquadra di questi fatti, èsconfigge la vittoria dell'Inter sulla Roma per ben 4-3 in [[Supercoppa Italiana]], un partita che diede il colpo finale per affondare la società romana. L'anno dopo, dalle orme del suo maestro Oronzo Canà, riprenderiprese lo schema della [[B-zona]], che lo riporterà a essere sconfitto per l'ennesima volta dall'Inter. Grazie lo scandalo [[Calciopoli]], gli viene regalata la [[Champions League]], dove ha vittoria facile con squadrette come il [[Valencia]], una squadra cretese e quella di [[Rifondazione Comunista]] in [[Ucraina]]. Battuto anche il fortissimo [[Lione]], il grandissimo [[Manchester United]] lanon radepuò alcontrastare suoloquesta perpotenza benemergente 7-1,ed facendoè farecostretto a '''Spalletti'''limitarsi ad un figuramodesto di merda in mondo visione7-1.
[[File:Inter_roma.jpg|thumb|right|200px|Partita di Spalletti con l'inter]]
RiesconoSpalletti e la Roma eiescono a vincere la [[Coppa Italia]] rubando la finale all'Inter, e battendo grandi squadre come la [[Triestina]] e il [[Parma]]. VinceVincono anche la Supercoppa, con un rigore regalato a [[De Rossi]], che poverino, a Natale aveva ricevuto solo un maglione. Per la stagione [[2008]], viene riconfermato sulla panchina giallorossa, inpiù quantoper mancanomancanza idi soldi che per ingaggiare un allenatore serioaltro. Ruberà, anche quest'[[anno]], il passaggio in Champions al Real Madrid, anchema sesolo riverràper caziatavenir dalviolato miticoanalmente da parte del Manchester United. In campionato, è costrettacostretto di nuovo a leccare le scarpe all'Inter, anche se gli ruberà, con un fallo di [[Cassetti]], la finale di Coppa Italia all'[[Olimpico]].
 
== CuriositàTrofei vinti==
* I vertici di Sky Sport stanno riflettendo sulle possibilità di proporre uno scambio alla Roma tra Luciano Spalletti e Ilaria D'Amico: la conduttrice assumerebbe i panni di allenatrice dei giallorossi, mentre l'allenatore toscano coronerebbe finalmente il suo sogno di condurre una trasmissione di approfondimento pre e post partita, a cui avidamente partecipa ogni volta che ce n'è occasione.
 
== Trofei ==
* [[Coppa del Nonno]] con l'[[Empoli]];
* Retrocessione ed esonero dall'[[Empoli]] in B;
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