Logorrea: differenze tra le versioni

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{{cit|Ti ho mai raccontato di quella volta in cui sono andato in [[Molise]] a cercare oro? Quella della caccia all'[[oro]] era una gran [[moda]] ai miei tempi, non era popolare quanto il [[charleston]], che era una gran ballo ed era sicuramente meglio della [[lambada]] e di tutte quelle sciocchezze che fate voi giovani d'oggi, coi vostri [[piercing]] ed il vostro [[internet]], ma era comunque una cosa che ti faceva sembrare fico agli occhi delle pupe, e tutti sappiamo che tira più un pelo di figa che una doppia punta spezzata. Partimmo tutti assieme, io, mio [[cognato]] ed il mio amico Gino, quello che vendeva [[dietorelle]] scadute spacciandole per miracolosi rimedi per la [[calvizie]], per la [[gonorrea]] o per la [[narcolessia]]. Fu arrestato quando lo scoprirono, ma quando fu portato in [[tribunale]] riuscì a commuovere la giuria raccontando di quando aveva salvato il [[gatto]] del vicino che si era arrampicato su di una pianta di [[ringosperna]] idrofoba servendosi di una [[corda]] ricavata intrecciando vecchie riviste pornografiche stampate su carta riciclata, e per questo fu assolto tra le lacrime e gli applausi del pubblico. Comunque partimmo noi tre, armati soltanto con tre sacchi di iuta, i nostri fedeli mocassini neri, tanti sogni ed una [[chiave inglese]] legata ad un bastone che avevamo deciso di comune accordo di usare come [[piccozza]]. Eh sì, perché nel nostro paese non si potevano vendere piccozze, dato che erano state messe al bando da una vecchia legge mai abrogata risalente all'[[alto medioevo]], promulgata dopo che [[San Bartolomeo]] rivelò che le piccozze erano uno strumento usato dal demone del primo circolo [[Astaroth]] durante il mese di [[agosto]] per piegare le anime più deboli e condurle verso il peccato e la dannazione eterna. Andammo in [[Molise]] in autostop e ricevemmo un passaggio prima da una coppietta in fuga dai genitori, che li volevano far sposare nella trasmissione di [[Mengacci]] e che così decisero di scappare in cerca dell'accesso per la valle dell'[[Eden]], che come saprai si trova a metà tra [[Massa]] e [[Carrara]], poi dopo circa duemila chilometri ci scaricarono e fummo raccolti da una carovana di invasori armati fino ai denti provenienti dalla [[Mongolia]], che in cambio dei nostri mocassini e di un paio di lezioni di dialetto [[toscano]] ci insegnarono alcune efficaci tecniche di [[tortura]]. Non avemmo mai una buona occasione per sperimentarle, purtroppo, perché l'[[Italia]] non partecipò alla [[Guerra del Vietnam]]. Solo Dio sa quanto avrei voluto la pelle di quegli sporchi miscredenti col muso giallo. Finalmente arrivammo a destinazione, ma fu allora che ci rendemmo conto che non avevamo la più pallida [[idea]] di dove poter cercare l'oro e così decidemmo di comune accordo di metterci a scavare delle buche a caso, sperando di trovare qualcosa; anche se non ci fosse stato oro, ci saremmo accontentati di un'antica città perduta ricca di templi al cui interno ci fossero state statue con incastonate decine di gemme preziose, o al limite anche una vena petrolifera, anche se non avevamo i mezzi per costruire una trivella. Ci saremmo arrangiati con un cavatappi ad avvitamento ed un tubo di gomma che Gino aveva trovato per strada. Purtroppo tutto ciò che riuscimmo a tirar fuori fu terra, sassi, lattine ed alcuni fusti radioattivi mal sotterrati, che fummo costretti a risotterrare per evitare di scatenare una guerra contro la malavita locale. Alla fine fummo costretti a tornare a casa con un pugno di mosche, anche perché rischiavamo di mancare alla quarta edizione della partita "''calvi contro filistei''" organizzata dal bar di Lello, e ti assicuro che quella non era una partita che potevamo perderci, però per non rendere totalmente inutile il viaggio, decidemmo di iscriverci ad una chiesa di [[Scientology]] che trovammo sulla strada del ritorno, ma, dato che non ci lasciavano vedere i nuovi episodi di [[Happy Days]], che aspettavamo con molta ansia, fummo costretti lasciarla per andare alla ricerca di un [[canguro]], come ci aveva ordinato di fare quel bambino con la voce di [[Barry White]] che avevamo incontrato al [[circolo polivalente]]. Andammo allo [[zoo]], ma non trovammo nessun canguro, perché erano tutti stati uccisi poco tempo prima da una rara forma di [[febbre suina]], e così provammo ad improvvisare un match di [[tennis]] a quattro con i [[gorilla]]; purtroppo quelle maledette scimmie non rispettavano le regole e ci costrinsero ad annullare la partita al terzo set. E comunque fu così che diventai un giocatore di [[curling]].|Mio Nonno sulla logorrea}}
[[File:Logorrea.jpg|right|thumb|330px|Un'immagine che riporta la scritta "Logorrea" nella pagina sulla Logorrea può sembrare una cosa molto stupida. Eppure ci sono situazioni ben più assurde. Proprio parlando della logorrea, il famoso blablaologo Charlie Charlie, soprannominato "il buontempone che non riesce mai a stare zitto a causa del suo vizio di parlare a vanvera senza poi dire nulla di così interessante da poter essere riportato/annoverato/rimembrato", che ha scritto il famoso saggio sulla Logorrea: "Come annoiare l'ascoltatore senza incorrere in rischi per la propria salute o in modo equivalente per la salute dei rispettivi familiari" ed è fratello del campione mondiale di pignolerìa Franco Curàto che a sua volta ha contribuito alla stesura del saggio breve - ma non poi così breve (data la sua eccessiva lunghezza, o meglio spessore) - "La pignolerìa al mondo d'oggi, intendendo la parola ''oggi'' non letteralmente come ''questo dì'' ma come ''tempi moderni''", nonchènonché autore del musical "Un pignòlo a Brodway", cui ha contribuito lo stesso blablaologo Charlie Charlie nella parte del blablaologo, interpretando magistralmente stesso, e ottenendo non solo i favori del pubblico che ha acclamato Charlie Charlie e Franco Curàto, ma anche un discreto successo presso la critica che ha considerato "Un pignòlo a Brodway" il miglior musical fra i 6 che partecipavano al concorso "Spedisci a Brodway il tuo musical e vinci!" (che ha visto come concorrenti musical quali "Un divano per tre", con protagonisti John Belushi nel ruolo del divano e Qui Quo Qua nel ruolo dei 3, "I segreti di Braccabrack Mountain - Il musical", con John Belushi nel ruolo della montagna, "Unuomosenzaspazi", con John Belushi nel ruolo dell'uomosenzaspazi, "La Commedia con la C Maiuscola", con Ben Stiller nel ruolo della C maiuscola e John Belushi nel ruolo della o minuscola e infine lo spettacolo "Occhi di fango", inedito di Gianni Moretti in cui viene inquadrata per 8 ore una balla di fieno che rotola sul palco mentre qualcuno dietro le quinte suona il flauto traverso) "Il pignòlo ed il pinòlo", e uomo di grande successo in campo economico, tanto da predirre la crisi economica 10 minuti prima dell'impatto sul bilancio statale.
[[File:Logorrea.jpg|center|thumb|300px|Come si può ben notare, c'è un'immagine all'interno della didascalia, perché non ho avuto occasione di completare la proposizione sovrastante che non ha conclusione e finisce del vuoto, senza tralasciare che non ho avuto occasione di citare altre opere del blablaologo Charlie Charlie, come "Un blablaologo a Brodway, spudorato plagio de "Un pignòlo a Brodway", "Un blablaologo a Beverly Hills", spudorato plagio de "Natale a Beverly Hills", e "Un blablaologo che affonda per mezzo di un iceberg", spudorato plagio di Titanic. Si potrà continuare con la didascalia alfa (considerando una suddivisione secondo la quale questa sottocategoria sia definita beta e la categoria primaria alfa, come alfa-alfa, il bambino dal ciuffetto rosso che non piaceva a nessuno) non appena sarà concluso l'elenco di tutti i saggi/film/musical/canzoni di Charlie Charlie:
* Perché gli italiani ripudiano i blablaologi?
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Tipologia di logorrea particolarmente infida, probabilmente anche la più diffusa, di tipo specificamente ''infettivo - contagioso''. Come la nomea suggerisce, è una tipologia di parlantina trasmissibile da persona a persona, esattamente come avviene per le malattie veneree, tra [[uomo]] e [[vagina]]. Ovverosia, per essere [[brevità|concisi]], lo sbrodolamento verbale di una persona particolarmente prolissa può contagiare, in particolarissimi ma nemmeno troppo rari casi, anche le persone che lo circondano. Come rivelano gli studi ginecologici del <u>''professor Grullone''</u>, blablaologo dell'Università Interplanetaria di [[Marte]], vera e propria autorità nel campo dello studio e della prevenzione contro l'ammappamento della [[bocca]], ben il 56% delle chiacchiere urbane e [[vecchio|senili]] è provocata ''non'' da una naturale predisposizione alla [[ciarla]], bensì al contagio di Logorrea Gonorraica avvenuto da parte di un'altra [[persona]] infetta. Il professor Grullone, inoltre, in una famosissima conferenza sulla logorrea, intitolata ''"[[Diarrea]] verbale, come curarla? Oppure come difendersi? O alternativamente, come prendere delle precauzioni contro la stessa, prima che chiaramente ci colpisca? Ma volendo anche dopo"'' durata alcune settimane, e tenuta presso il Collegio dei Collegi a [[Voghera]] sul Reno, la Logorrea Gonorraica estende il proprio contagio anche attraverso la produzione scritta. Uno studio presentato dallo staff del professore, riassunto in alcuni volumi, in novantasette tomi, ordinati in ordine alfabetico, dimostrava in maniera inequivocabile (oserei dire ineccepibile) quanto la lettura di un [[libro|testo]] prolisso provocasse un attacco di logorrea, per l'appunto di tipo Gonorraico infettivo, al 90% dei lettori del suddetto, o all'8 per mille dei membri della [[Chiesa Cattolica]]. Lungi dall'essere di rapida lettura, infatti, il sunto distribuito da Grullone al pubblio astante, ha provocato - esattamente come prevedibile e dimostrabile - un attacco di Gonorraica generale, che ha travolto la maggior parte della platea per diverse [[settimana|settimane]] a seguire. Nonostante le proteste numerose da parte dei degenti, ''"in nome del progresso scientifico"'' è stato una giustificazione sufficiente di fronte alla comunità antidolorifica internazionale, che, dopo alcuni mesi di seduta plenaria, ha finalmente convenuto che l'operazione di dimostrazione/studio del prof. Grullone è stata di prezioso aiuto al [[progresso]] umano e umanitario.
* Nel corso della '''[[storia]]''', inoltre, possiamo trovare numerosissimi esempi di persone terribilmente logorroiche, che hanno poi infettato con Logorrea Gonorraica il pubblico dei loro ascoltatori o lettori. Figura, primo tra tutti, il signor ''[[Ivano|Ivano Dio]]'', autore del best seller [[Bibbia]]. Oltre ad essere un libro tremendamente lungo e barboso, tra l'altro, è l'opera che nei secoli ha maggiormente provocato attacchi di logorrea anche nei propri lettori o commentatori. Indipendentemente dal fatto che fossero degli estimatori dello stesso, o dei [[critica|critici]] feroci, in [[2000]] anni di storia travagliatissima, migliaia e migliaia di individui sono stati colpiti da fortissimi attacchi di Logorrea Gonorraica che li ha costretti a consumare intere foreste e aree boschive, per ricavarne [[carta]], per scrivere tomi e volumi di commento, critica, compendio e guida alla lettura del [[Vecchio Testamento]]. Altri contagiatori di Gonorraica famosi sono stati [[Niccolò Machiavelli]], che con le sue opere e parole ha contagiato innumerevoli professori, politologi, commentatori e professoresse di italiano a blaterare per ore parlando del suo operato. Tra i filosofi è d'obbligo citare [[Platone]] e [[Aristotele]], i greci più chiacchierati del mondo; ma anche [[Hegel]], [[Nietzsche]] e [[Totti]]. [[John Ronald Reuel Tolkien|J.R.R. Tolkien]], col suo [[Signore degli Anelli]], che ha contagiato centinaia di autori, facendo loro scrivere le cacate fantasy più famose. Inenarrabile la quantità di parole spese da attori e poeti, a causa di [[Dante]], [[Petrarca]] e [[Shakespeare]]. In anni più recenti, le parole di personalità di spicco della politica, da [[Silvio Berlusconi]] a [[Pier Luigi Bersani]], contagiano di logorrea l'intera casta gionalistica italiana.
* Nel corso della '''[[Geografia]]''' d'altro canto, di tutt'altro canto, che poi non si capisce perché si dica d'altro canto se nessuno canta mentre parla o viceversa: misteri delle espressioni dialettali popolari, nel corso della geografia possiamo enumerare esempi più o meno azzeccati di popoli che per loro controversa, estroversa e introversa [[natura]], tutte insieme appassionatamente, si siano espanse grazie a quel brutto vizio quale chiacchiera tanto continua tale da romper l'udito e i testicoli all'interlocutore. Tra questi si fecero strada i ben noti quanto sconosciuti dalla bassa plebe, benché dire plebe in epoca moderna sia alquanto [[eh?|desueto e arcaico]], i ben noti Indo-Europei, poi divisi in Indo-Europei Occidentali e Orientali, o Popoli Europei e Popoli Indoarii<ref>Dall'unione dei due termini sanscrito-avestici ''Sindh'' (Fiume, Fiume Indo) e ''Arya'' (puri, grandi uomini, tipi che se incontravano un [[orso]] si spaventava l'[[orso]]), opportunamente uniti dai glottologi ed antropologi per designare le popolazioni neolitiche che migrarono dall'[[Africa]] all'[[Iran]] e all'[[India]]. Da notare come i nomi delle rispettive nazioni risulti conforme alle ricerche fatte da questi illustri sconosciuti. Comunque no: sto parlando loquacemente quanto ovviamente a vanvera, la pizza è stata inventata dai latini e si pronuncia ''sc'''i'''enza'' e non ''scenza'' e tutto cade nel ridicolo alla luce del fatto che [[a nessuno importa]] di questo discorso...</ref>. I primi furono famosi per aver inventato la guerra umanitaria, i secondi per l'invenzione di ridicoli copricapi. Ad ogni modo costoro furono pionieri in questo genere di cose, e odiernamente si possono vedere logorroiche iscrizioni Indoarie nei siti archeologici dell'Iran, Afghanistan, India e nelle loro rispettive costituzioni. Senza offesa. Per quanto riguarda la geografia in se, essa è nientemeno che la logorrea trascritta<ref>Definizione gentilmente tratta da ''"Opinioni di studenti nullafacenti con medie dei voti sotto il 3"'', Cazzaro Edizioni, [[1900]]-[[2011]]</ref>: a chi importa infatti che l'India sia il paese con la più alta densità umana nelle città e che in Sud America si pappino i serpenti quando tutti sanno che '''nessuno''' lì c'andrà mai tranne qualche povero sfigato romanticone? E qui che casca l'asino, o l'argomento, dipende chi inciampa prima, difatti queste conoscenza sono a noi salutari per capire i problemi del mondo e magari parlarne mentre si sta beatamente in canottiera e ciabatte sul divano osservando placidamente e oziosamente [[Uomini e Donne]] in [[TV]]. Che vita grama...
==== Logorrea di tipo Jakozpil ====
[[File:Nino fiorello.jpg|thumb|[[Nino Fiorello]], assistente del dottor Jakozpil all'Università di Aversa. Ha deciso di abbandonare il mondo della medicina e del taglio e cucito dopo aver scoperto con il dottor Jakozpil la logorrea di tipo Jakozpil e aver dato un importante contributo alla scienza sottoponendosi volontario ad un esperimento di trapianto di [[gonadi]], in cui le gonadi venivano sostituite con due spugnette di Hallo Kitty. Oggi vive in un sobborgo alla periferia del capoluogo campano, cantando canzonette per i più giovini, conquistando così il successo e entrando nell'[[Olimpo]] della musica dal retro, perché se si fosse presentato all'entrata, l'avrebbero cacciato a calci in culo. Ricordiamo i suoi grandi successi, tutti legati al passato di medico e ai suoi studi sulla logorrea, quali: Angelo blu, logorrea mia, I' t' vuless' senz a' logorrea, logorrea 'nnammurat'. In un'intervista a [[Vanity Fair]] Nino Fiorello ha anche smentito un possibile ritorno nel mondo della medicina e anche nel mondo dell'intelligenza, sostenendo: ''Sò cuntent accussì, e vafammocc''. Nino Fiorello è tra gli artisti neomelodici più amati e vanta l'amicizia di artisti del calibro di [[Drupi]] e [[Rosalba Pippa]].]]
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Osserviamo gli esemplari avvicinarsi, quasi sempre carichi di buste. La natura delle sportine spesso permette di classificare il tipo di argomenti trattati, cioè '''''tutti''''' ma privilegiando a seconda alcuni aspetti:
* '''''Sportine da supermercato''': il discorso verterà sul rialzo dei prezzi, sui gap qualitativi, su quanto sono ridicole le scelte di prodotto di Rebecca, su quanto è sporco e rozzo il cassiere del [[mercoledì]] mattina<ref name="ReferenceA">[[Quello che suscita sconvenienti fantasie decisamente non ammissibili]]</ref>;
* '''''Sportine da mercato (alimentari)''': la conversazione viaggerà su luoghi comuni triti e ritriti quali
{{quote|Si stava meglio quando si stava peggio|}}
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{{quote|Quest'anno van di moda proprio queste cose qua|}}
 
considerazioni sulla variabilità qualitativa delle cotiche fornite dalle bancarelle della zona [[Punti Cardinali|Ovest]] a quelle della zona [[Punti cardinali|Est]] e scherzosi ma innocentissimi e men che ammiccanti commenti ai sorrisi del "bel" ragazzo del banco dei formaggi, peloso e sudaticcio<ref>[[Quello che suscita sconvenienti fantasie decisamente non ammissibili]]<name="ReferenceA"/ref>;
 
* '''''Sportine da mercato (abbigliamento)''' Clima allegramente ciarliero, si parla di scarpe, gonne, calze e tutto ciò di cui una donna è fornita probabilmente per una vita intera arrivando sempre, inevitabilmente alla stessa conclusione:
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==== Logorrea da lezione universitaria ====
Nell'84, un equipeéquipe di cerebrolesi ha individuato nell'Università del Cairo, a [[Parigi]], una nuova variante della logorrea, che si presenta normalmente nei docenti universitari dell'[[Egitto]] quando entrano nelle aule. Gli studiosi hanno poi riscontrato che tale genere di logorrea si presenta in quasi tutte le facoltà universitarie del globo. Essa ha i seguenti sintomi: il docente nell'orario di lezione è portato a parlare e sparlare per ore di un argomento a lui molto noto e di cui i suoi interlocutori non sono interessati o fingono scarso interesse. È interessante notare come la [[patologia]] si manifesti durante le ore di lezione e abbia durata pari proprio alle ore di lezione. Al termine della stessa difatti l'individuo si intristisce e si accascia su sé stesso uscendo mestamente dall'aula nel silenzio più tombale, in contrasto totale con il [[fiume]] di parole espresso precedentemente. Si noti come tale patologia, di carattere prettamente mentale, nasca dal bisogno di attenzioni del docente, che vuole colpire gli interlocutori con la sua conoscenza e sapienza. I docenti universitari, alla luce di queste nuove scoperte, hanno chiesto al governo l'indennizzo per questo tipo di [[malattia]], ma il governo tuttora si rifiuta di considerarla come una malattia degenerativa della professione.
 
== La logorrea nella medicina ==
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Le regole stabilite dal [[CIO]] per questo novello [[sport]] olimpico sono molto semplici:
* I concorrenti sono suddivisi in un tabellone a eliminazione diretta;
* I partecipanti non devono essere [[balbuzie|balbuzienti]]nti (se no è troppo facile);
* Verrà proposta la medesima affermazione ad entrambi i contendenti, i quali dovranno ripeterla con parole loro cercando di impiegare il maggior [[tempo]] possibile, senza alcuna possibilità di interruzione;
* Non sono ammesse supercazzole e digressioni non attinenti al tema, ma è permesso aprire tutte le [[parentesi]] che si vuole, purché coerenti con il discorso, ma non si è obbligati a chiuderle;
* Sono previsti dei disturbatori che cercheranno di far perdere il filo al concorrente intromettendosi con intercalari come "''Sì, però...''", "''Mi permetto di dissentire...''" o con un semplice "''Ma...''" che l’atleta dovrà immediatamente zittire fornendo innumerevoli altre argomentazioni a favore della propria tesi.
 
Il campione [[Olimpiade|olimpico]] in carica è un ragioniere di [[Lodi]] che per dire “'''''Ho una scarpa slacciata'''''” ha impiegato ben 96 ore di discorso ininterrotto. Egli ha citato ad esempio come gli [[Aztechi]] sacrificassero un calzolaio agli dei ogni volta che si rompeva un sandalo; come la produzione dei lacci rilanciò l’industria tessile in [[Inghilterra]] nella seconda metà dell’ottocento; o come la ''caduta per scarpa sciolta'' sia la maggior causa di morte tra i [[Vecchio|vecchietti]] ospiti delle case di riposo del Connecticut, riportando statistiche aggiornate alla settimana precedente redatte personalmente da suo [[cugino]], massimo esperto mondiale dell'argomento in quanto una volta c'era [[Morte|morto]] pure lui.<br />Che dire, un vero fuoriclasse!
 
=== Le discipline ===
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==== Poetica ====
La poetica logorroica si è sviluppata nel '300 allorchèallorché il Cavalcanti smise di cavalcare per mettere al guinzaglio il Guinizzelli. Famosa la sua poesia in metrica endodecimale intitolata "Oh tu grand'uomo che passeggi con passo lieve e marziale lungo le strade che non portano mai a niente, cosa hai portato dal tuo viaggio?". Per reazione alla poesia logorroica si sviluppò a Siena la poesia flash. Il più noto poeta flash fu Oddone Teocoli del Frasco, autore della raccolta "m", dedicata alla sua mamma.
 
==== Sofistica ====
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=== Periodo Classico della Logorrea ===
La logorrea nasce in [[Arabia Saudita]] il [[15 dicembre]] 2007 a.C., così come ci viene riportato dall'arabo pazzo Abdul Alhazred, primo e più noto conoscitore della materia. Tra un capitolo e l'altro del suo indiscusso capolavoro, ovvero ''The Necronomicon Saga: New Moon'', Abdul, che stava camminando tranquillo tranquillo nelle pacifiche vie della Città Senza Nome Perché Maledetta Dalle Blasfeme Parole Degli Dei Degli Inferi Che Se La Nomini O Anche Solo Provi A Pensare Il Suo Nome Muori Ma Veramente Eh, provincia della Mecca (da non confondere con la Città Senza Nome Perché maledetta Dalle Blasfeme Parole Degli Dei Degli Inferi Che Se La Nomini O Anche Solo Provi A Pensare Il Suo Nome Muori Ma Veramente Eh, provincia di [[Torino]], con [[Campobasso]]), ed era intento in un'animata discussione con il demone che coabitava nel suo cervello su quale film si dovesse vedere dopo cena quella sera, con Abdul che propendeva per ''Million Dollar baby'' e il demone, notoriamente fan dei musical, per ''Il re leone''. Quasi a metà della sua camminata, ovvero in quel punto del cammino in cui la tratta già percorsa è minore uguale a quella da percorrere, Abdul si imbattèimbatté in una [[donna]] in stato interessante che chiedeva supplichevolmente di essere aiutata a partorire. Secondo quanto lo stesso Abdul ci tramanda nel suo [[blog]], egli aiutò la donna chiedendo a gran voce che gli venissero portati degli asciugamani e dell'acqua calda. Come difatti ci tramanda la celebre Dottoressa Meredith Grey, autrice del rinomato atlante medico ''L'Anatomia vista da Grey: Il pene e altri organi che mi interessano particolarmente'', quando una donna è in procinto di partorire, specialmente se il parto non avviene in una struttura medica attrezzata, di quelle che volgarmente vengono dette ospedali, sarà sempre necessario chiedere degli asciugamani e dell'acqua calda (o degli asciugamani caldi e dell'acqua, o delle salviette riscaldate e del bloody mary se il parto avviene nel locale Country Club), anche se il più delle volte non si sa che uso farne. Questo tuttavia non fu il problema di Abdul, il quale si vide rifiutare entrambe le richieste dai passanti, soprattutto perché nessuno voleva fargli dono di acqua calda, visto che c'erano più di sessanta gradi centigradi quel pomeriggio (pari a 333,15 Kelvin, 140 gradi Fahrenheit o 48 gradi Réamur, ma anche a 71,7594 iarde). Abdul dovette quindi arrangiarsi con ciò che aveva intorno e, usando la sabbia del deserto come lubrificante, riuscì a far partorire la donna. In seguito la donna chiese al suo salvatore come avrebbe dovuto chiamare il neonato, e Abdul stesso ci riporta quale fu la sua risposta:
 
{{quote|<span lang="ar" dir="ar" xml:lang="ar">المملكة العربية السعودية دولة عربية ملكية تقع في شبه الجزيرة العربية وتستأثر بثلاثة أخماس مساحتها، يحدها من الشمال كل من العراق والأردن والكويت، ومن الشرق الإمارات وقطر والبحرين والخليج العربي، ومن الجنوب كل من سلطنة عُمان واليمن.ومن الغرب البحر الأحمر.تميزت شبه الجزيرة العربية بموقعها الأستراتيجي بين ثلاث قارات كبرى وتقع في النصف الشمالي للكرة الأرضية موطنا للعديد من الحضارات، ومهداً للرسالات السماوية. فقد ازدهرت فيها داخل حدود المملكة حضارات ذكر بعضها بالقرآن الكريم مثل مدين، بالإضافة إلى حضارة ثمود في العلا والتي لا تزال آثارها موجودة حتى اليوم في المنطقة المعروفة باسم مدائن صالح، وفي نجران نجد الاخدود الذي تحدث القرآن فيه عن أصحاب الاخدود.وفي هذه الجزيرة التي كانت ممر تجارياً هاماً وطريقاً للقوافل وفيها انتشر الإسلام في قلب الجزيرة العربية وانتشرت منها إلى سائر أرجاء العالم حتى وصلت إلى أفريقيا وآسيا وجزء من أوروبا على مدى عصور ازدهار دولة الخلافة الإسلامية.ومرت مئات من السنين ظهرت فيها دول، وزالت دول، وقام المسلمون بدورهم الحضاري التاريخي، الذي عبرت عليه الحضارة الإنسانية الحديثة من عصورها المظلمة، وانتشر الإسلام في شتى بقاع الأرض. ورغم ابتعاد القيادة الزمنية عن المدينة المنورة وشبه الجزيرة العربية بوجه عام، قد أحدث تأثيرات كان لها دورها فيما وقع بعد ذلك من أحداث فالأراضي المقدسة ظلت مقصداً للحجاج والمعتمرين والزائرين.الربع الخالي حوض واسع منخفض يعد من أكبر الصحاري الرملية المتصلة على الأرض إذ تبلغ مساحته 640 ألف كم² تمتدّ من مرتفعات الحجاز وعسير غربًا وحتى مرتفعات عُمان شرقًا، ومن هضبة نجد شمالاً حتى الحدود مع اليمن جنوبًا. وعلى الرغم من قسوة البيئة الطبيعية في هذه المنطقة وخلوّها من النشاط البشري، إلا أنها تزخر بثروات ضخمة من النفط والغاز الطبيعي والمعادن المشعة والرمال الزجاجية والطاقة الشمسية، وهي لم تعد خالية كما يوحي اسمها بذلك، إذ تنتشر فيها مراكز ومحطات شركة النفط الوطنية وتجوب الطائرات والسيارات سماءها وأرضها منقبة عن مدخراتها المعدنية.</span>}}
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=== [[Pirati dei Caraibi]] ===
[[File:Sparrowbean.jpg|left|80px]] Un [[pirata]] dall'atteggiamento molto piratesco tiene ad una sola cosa nella vita: la sua nave, concessagli in comodato d'uso gratuito da un mostro immortale mezzo uomo, mezzo pesce, mezzo [[Boh|boh!]] in cambio dell'[[anima]]. Purtroppo tre minuti dopo il secondo ufficiale e la ciurma si ammutinano e gliela [[Cleptomania|fottono]]. Per conservare nave ed anima dovrà affrontare [[Sfiga|sfighe]] azteche, cannibali, pirati leggendari, divinità [[Negro|negroidinegro]]idi e mostri marini. ''Ça va sans dire'', nel farlo avrà modo di morire, risorgere, incontrare il re d'[[Inghilterra]] e trovare la fonte della giovinezza, ma in ultimo si ritroverà solamente con la nave rimpicciolita e imbottigliata. [[Fine|Fine?]]
 
=== Prossimamente su questi schermi ===
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La logorrea sembrerebbe tipica della nostra cultura [[Mar Mediterraneo|mediterranea]], portata naturalmente ad una connotata socialità.<br />Ebbene niente di più [[Fake|falso]]!
 
Anche la società [[Eh?| mitteleuropea]] presenta dei celeberrimi casi di questa manifestazione semi-patolagica e sicuramente scassaballe.<br />L’esempio più noto è senz’altro rappresentato dal [[Mein Kampf]] di [[Adolf Hitler]], ovvero un libro di oltre trecento pagine che esprime un unico concetto: “'''''A me francamente gli ebrei stanno sul [[cazzo]]'''''".<br />Altri casi esplicativi sono i trattatati psicanalitici di [[Freud]], il quale ha prodotto una letteratura più lunga di quella di [[Andrea Camilleri|Camilleri]], solamente per rimarcare la tautologia che se ci girano è solo perché non scopiamo abbastanza.<br />Non c’è che dire: un vero maestro in questa arte!<br />
Poi possiamo anche parlare della grandissima leggenda [[Giappocina|giappocinese]] "Viaggio verso Occidente", un racconto di oltre tremila pagine, che narra le logorroiche leggende di [[Goku|Son Goku]], uomo-scimmia (primate mammifero abitante dell'Africa che di solito si nutre di banane e frutta varia, ma non disdegna anche insetti e piccoli animali).
 
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È molto importante comprendere gli intimi funzionamenti della logorrea, dal punto di vista psicologico, nella società moderna. È importante perché, come diceva quella persona che non mi ricordo e che diceva proprio questa cosa, se non ci fosse la logorrea non ci sarebbe la tendenza a parlare troppo e si finirebbe per scrivere articoli lunghissimi e prolissi e pieni di [[ridondanza|ridondanze]] che si ripetono inutilmente, e noi non vogliamo che ci siano ridondanze che si ripetono inutilmente perché le ridondanze che si ripetono non piacciono a nessuno e tutti odiano le ridondanze che si ripetono inutilmente.
Ci limiteremo, in questa brevissima trattazione, alla logorrea nella civiltà occidentale, perché la logorrea in oriente...
Ehi! A proposito di oriente, vi ho mai raccontato di quel mio zio che viveva in [[Trentino]] (regione [[italia|italiana]]na del nord contenente le province di [[Trento]] e [[Bolzano]], famosa anche per le mele) che un giorno stava raccogliendo le zucchine nel suo orto quando gli suonò il cellulare, solo che questo si trovava nella borsa della SNAM...
Non sapete cos'è la SNAM? beh, avete presente quando non trovate qualcosa che però eravate sicuri che fosse lì e invece no, lì non c'è ma cavolo ero proprio sicuro di averla messa lì... uff, ma dov'è? aspetta che la cerco...
Dicevamo? Ah sì, parlavamo della logorrea nella civiltà occidentale. Ecco, la logorrea nella civiltà occidentale '''non esiste'''. Questo perché nel mondo industrializzato il tempo è denaro e dunque anche la comunicazione deve essere breve e circoncisa, non è infatti pensabile di smettere di produrre beni di consumo per metterci a parlare del più e del meno, come faceva mia zia Guendalina che appena le chiedevo di dirmi dov'era la marmellata iniziava a parlarmi di cose che non c'entravano nulla, come quella volta che mi raccontò che quando suo marito (ossia mio zio Gervaso, e non abbandonatevi a facili battute sul nome) faceva il militare (al tempo c'era la leva obbligatoria. E no, [[Archimede]] non c'entra nulla. Che poi la leva non l'ha inventata lui, lui l'ha solo studiata) gli capitò di vedere una macchina costosa che sfrecciava veloce, allora gli fecero segno di fermarsi e su sapete chi c'era? No? nemmeno io, l'ho scordato.
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La logorrea viene normalmente considerata nemica della comicità. Questa convinzione è assolutamente sbagliata e figlia di pregiudizi e preconcetti che non hanno nessun fondamento [[Logica|logico]], né semantico e tanto meno fisiologico. A riprova di ciò riportiamo una spassosissima freddura che smentirà queste erronee supposizioni con la stessa facilità con la quale io ho confutato la certezza di mio [[nonno]] sul fatto che la Terra fosse piatta mediante semplici esempi di [[fisica]] come il salire sopra la [[torre di Pisa]] e dirgli che se non credeva a me lo buttavo di sotto. Si è subito ricreduto il senile testardo. Ecco l’esilarante barzelletta:
 
{{cit2|Su un treno Freccia Rossa montante materiale etr 500 in grado di coprire i 582km che separano la stazione termini di [[Roma]] dalla stazione centrale di [[Milano]] in circa tre ore, essendo capace di toccare la velocità di 362 chilometri all’ora, sono seduti un americano, un giapponese e un napoletano.<br>L’americano, anche se sarebbe più giusto dire [[Stati Uniti d'America|statunitense]], visto che anche un nicaraguegno è un americano, e per la precisione un latino-americano. A questo proposito è opportuno rimarcare le differenze tra Sudamerica e America latina: il Sudamerica è la parte del continente americano al di sotto dell’istmo di [[Panama]], mentre l’America latina è costituita da quegli stati che hanno come lingua nazionale un idioma di origine neolatina, evidente retaggio della politica [[Colonialismo|coloniale]] attuata sin dal XV secolo dalla [[Spagna]] e dal [[Portogallo]]. Risulta quindi evidente che ad esempio il [[Messico]] non fa parte dell’America meridionale ma è componente dell’America latina. L’[[Argentina]] invece rientra in entrambe le definizioni. Precisato ciò, torniamo al nostro statunitense. Ad un certo punto nello scompartimento si sente un trillo e l’abitante della ex colonia [[Inghilterra|britannica]] che ha raggiunto l’indipendenza il [[4 luglio]] del [[1776]], inizia a parlare da solo senza che dimostri di essere in possesso di alcun apparecchio per comunicazioni a distanza. Interrogato sul come ciò fosse possibile, il residente nella nazione compresa tra il [[Canada]] a nord e il Messico a sud (sempre che non viva in [[Alaska]], stato che si trova a Nord del Canada ed è separato dalla Siberia [[Russia|russa]] dallo stretto di Bering, o nelle [[Hawai]], stato costituito da un arcipelago di isole di origine vulcanica posto nel mezzo dell’[[oceano Pacifico]] e abitato da una popolazione di origine polinesiana) risponde di essere dotato di un telefono cellulare satellitare costituito solamente da un micro-auricolare posizionato all’interno del padiglione auricolare, ovvero la parte visibile dell'orecchio esterno, costituito da una lamina cartilaginea di pochi millimetri di spessore, rivestita da un sottile strato cutaneo che ricopre le due facce del padiglione stesso, grazie al quale può comunicare con tutto il resto del pianeta da qualsiasi parte del globo terracqueo in cui si trovi, mantenendo sempre le mani libere.<br />Poco dopo si sente un altro trillo e il [[Giappone|giapponesegiappone]]se, per la precisione abitante a Okinawa, isola appartenente all’arcipelago delle Ryukyu nella parte più meridionale del Paese, famosa per il fatto di non fare rima con nessuna altra cosa sulla faccia della Terra e per la produzione delle spade (precisamente della [[Katana|katana]], arma tipica dei leggendari [[samurai]]) tanto da ospitare un episodio del film [[Kill Bill]], quarto lavoro alla regia dell’italo-americano [[Quentin Tarantino]] in cui si racconta la storia di una donna che deve vendicare l’uccisione del suo futuro marito e di tutti i suoi amici ammazzati nel giorno della prova generale del suo [[matrimonio]] proprio da quel Bill che compare nel titolo; dicevamo il giapponese, in conseguenza dello squillo, inizia anch’egli a parlare da solo apparentemente sprovvisto di alcun supporto telematico. Interrogato sul perché si comportasse a tal guisa, l’abitante dell’isola più vicina all’[[equatore]] di tutto il Giappone spiega di essere dotato di un telefonino incastonato in un dente d’oro. Desta curiosità il fatto che un apparecchio tanto tecnologico sia inserito in un supporto d’[[oro]], metallo che non si usa più da parecchio tempo nelle protesi odontoiatriche essendo molto più pratico, economico e sicuramente esteticamente più apprezzabile l’utilizzo della ceramica, materiale dalla [[storia]] antichissima che vede la sua eccellenza nella città di [[Faenza]], situata a confine tra la [[Romagna]] e l’[[Emilia]].<br />Chiarito ciò, subito dopo si sente il rumore di una [[scoreggia]], chiamata anche flatulenza, peto, puzzetta o, da [[Paolo Villaggio]], in maniera assolutamente geniale ed esilarante, ventilatio intestinalis putrens riferendosi al [[geometra]] Calboni durante il viaggio in treno nell’episodio della settimana bianca appartenente al film “[[Fantozzi]] contro tutti”, terzo capitolo della saga dello sfortunato ragioniere. A giustificazione di quel molesto rumore, il napoletano (avete notato che nelle barzellette si parla sempre di napoletani? Come se gli abitanti della [[Napoli|città partenopea]] siano tutti gretti ma, in compenso, molto furbi e simpatici. In pratica un [[Italia|italianoitalia]]no alla seconda. Questo preconcetto è figlio di uno stereotipo che mal cela un fondo di [[razzismo]]! Perché non si citano mai ad esempio i tuderti ovvero, secondo la demotica, gli abitanti della città umbra di Todi?!), comunque il napoletano afferma di aver appena ricevuto un [[fax]]!}}
 
Ora smettete di ridere (ovvero di manifestare una risposta emotiva di fronte all'esperienza del comico, o a sensazioni intense di allegria, piacere, benessere, ottimismo. Tuttavia, la risata può anche avere il ruolo di sfogo di emozioni di segno opposto, come la tristezza e la [[Rosik|rabbia]], in tal caso, nel [[Itagliano|linguaggio comune]], si parla di risata nervosa. Ci sono anche cause fisiche che possono stimolare la risata a prescindere da qualunque contesto emotivo: per esempio il solletico o l'inalazione di ossido di diazoto, detto proprio per questo motivo "gas esilarante". Il fenomeno della risata si presenta come una modificazione del ritmo respiratorio, sospensione dell'aspirazione, scosse che si ripercuotono nella gola, contrazioni concatenata di molti muscoli, in particolare facciali e addominali, scopertura dei denti, e talvolta lacrimazione. Il riso è una manifestazione tipicamente [[Uomo|umana]], che fin dall'antichità ha sollevato interrogativi concettuali di natura [[Filosofia|filosofica]], [[Psicologia|psicologica]], fisiologica e comportamentale. Ciononostante recenti studi dimostrano che alcuni [[Scimmia|primati]] e alcuni roditori reagiscono a stimoli tattili, vedi solletico, con una specie di risata.) e ammettete che la logorrea e la comicità non sono assolutamente in contrasto tra loro, ma anzi viaggiano a braccetto come la [[sodomia]] e le [[Emorroide|emorroidi]]!
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== La logorrea nelle fiabe ==
Vostro [[figlio]] non ne vuol sapere di dormire la [[notte]]?<br />Non riuscite a fargli prendere sonno neanche sottoponendolo alla visione integrale della [[Corazzata Potëmkin]] nella versione in russo coi sottotitoli in aramaico?<br />'''Raccontategli una bella favola!'''
 
{{cit2|C’era una volta una [[bambino|bambina]] bellissima ma sfortunata: il suo nome era [[Cappuccetto Rosso]] e per vivere faceva la piccola fiammiferaia. Una fatidica sera la [[mamma]] gli disse che se riusciva a vendere tutti i suoi fiammiferi poteva avere l’onore di attraversare il bosco al fine di portare le sfogliatelle a sua nonna che viveva a [[Bassano del Grappa]] e che si occupava di saziare gli appetiti sessuali di tutti gli [[Alpino|alpini]] della provincia, attività che la sottoponeva a frequenti attacchi di fame, non essendo una [[dieta]] integralmente composta da fluidi corporei sufficientemente equilibrata alle esigenze di una ottantasettenne. Dopo mesi di tentativi la ragazza riuscì finalmente nell’intento di finire la sua merce, grazie al consiglio datogli dal [[Gatto]] e la [[Volpe]] che le suggerirono di sotterrare la mercanzia, cosicché dopo un paio di mesi possa spuntare una bella pianta a forma di divano Ektorp dell’[[Ikea]]. Cappuccetto obbedì e, come detto, poté partire alla volta della sua ava dai facili costumi. Purtroppo nel bel mezzo del bosco si imbatté in una vecchietta che si aggirava con una [[mela]] morsicata in mano, nascondendosi da sette nanetti che sembravano fermamente intenzionati ad [[Stupro|abusare]] di lei, chissà poi per quale motivo. Spaventata da quell’insolita situazione la nostra [[eroina]] decise di nascondersi in una tana dove aveva visto infilarsi un [[coniglio]] bianco. Entrata in quel ristretto pertugio, la bambina iniziò a precipitare per un tempo che le parve [[infinito]] e finì all’interno di una [[casa]] di marzapane, nella quale una vecchia [[strega]] stava cocendo in salmì una coppia di fratellini. Allora Cappuccetto decise di fermarsi al fine di farsi offrire un pasto caldo, ma fu distratta da un tipo dotato di una curiosa [[barba]] blu che inseguiva la [[moglie]] armato di un coltellaccio da [[cucina]]. La bambina suppose che l’uomo fosse appena venuto a conoscenza dell’estratto conto mensile della sua [[carta di credito]] e quindi giudicò il suo comportamento come cosa buona e giusta e decise di proseguire oltre. Appena girato l’angolo (sì, quel bosco era pieno di angoli! Qualcosa in contrario?) vide un cacciatore che stava estraendo il [[cuore]] ad un cervo, il quale sembrava piuttosto risentito, probabilmente perché ghiotto anch’esso di frattaglie. La nostra protagonista chiese consiglio al suddetto cacciatore su quale fosse la direzione migliore per Bassano ma l’[[Uomo (maschio)|uomo]] rispose che non lo sapeva perché aveva fatto il militare a [[Cuneo]]. C. R. restò piuttosto basita da quell’estemporanea risposta ma non poté indagare oltre perché dovette fuggire da un [[principe]] che cercava di infilarle una scarpetta di cristallo a sua insaputa. Riuscita a scappare da quel [[Feticismo|feticista]] dei piedi si imbatté in un altro principe ([[Cazzo]], ‘sto bosco deve esserne pieno!) che le disse che doveva assolutamente baciarla per risvegliarla dal sonno di [[morte]] che la attanagliava da quella volta che si era punta con il fuso per tessere, come conseguenza della maledizione che le era stata lanciata quando era ancora in fasce. A quella Cappuccetto affermò di non averci capito una cippa ma che come scusa per pomiciare non reggeva neanche un po’ e inviò gentilmente a [[fanculo]] l’ennesimo principe pervertito. Ripartita alla volta della casa della nonna incontrò un [[leone]], un uomo di latta e uno spaventapasseri che si aggiravano per il bosco cantando canzonacce e decise che probabilmente era giunto il momento di smettere di farsi le [[Canna|canne]]. Superato quel momento di empasse vide poco lontano un lupo che cercava di buttar giù una casa di mattoni semplicemente soffiandoci contro, mentre un [[Porco|porcellino]] gli faceva le pernacchie dal balcone e decise che sì, era decisamente ora di smettere di farsi le canne! Continuando nel suo cammino si imbatté persino con una bimbetta dai capelli a passatelli color [[oro]] che affermò di chiamarsi Riccioli d’oro. Cappuccetto fece i complimenti alla madre della bambina per la [[fantasia]] dimostrata nella scelta del nome e le chiese dove fosse diretta. La bimba rispose che doveva entrare dentro una casa dove vivevano tre [[Orso|orsi]] al fine di mangiare la loro cena e poi di andare a dormire nei loro letti cercando di sgualcirli tutti e [[tre]]. C. Rosso restò molto incuriosita da questa storia e chiese a Riccioli d’oro perché aveva intenzione di comportarsi in tal maniera e la bambina le spiegò di essere una [[Zoofilia|zoofila]] masochista che godeva nell’essere brutalizzata dagli orsi. Soddisfatta dalla risposta ottenuta, che le parve coerente, Cappuccetto salutò R. d’O. e riprese la sua strada. Dopo poco vide di nuovo il lupo che le spiegò come fosse difficile demolire una casa a forza di [[Rutto|rutti]] e le confessò che aveva deciso di cambiare vita: basta con gli [[Assedio|assedi]] ai maiali, era molto meglio papparsi le ragazze che attraversavano il bosco con un cestino di sfogliatelle al braccio. La nostra eroina capì immediatamente il riferimento e raccontò al lupo che aveva appena visto sette indifesi nanetti aggirarsi senza meta per il bosco. Gli spiegò anche come fossero gustose le loro carni cotte assieme alle mele, aggiungendo di aver visto anche una [[Vecchio|vecchia]] che probabilmente di lavoro vendeva proprio le mele. Il lupo non si fece aggiungere altro e partì alla caccia di quelle prede prelibate. Scampato il pericolo Cappuccetto ripartì e dopo setto-otto mesi di viaggio raggiunse finalmente la casa della nonna. Entrò e constatò che la rincoglionita era morta ormai da settimane e puzzava come del [[baccalà]] lasciato al sole. Per fortuna al suo capezzale trovò anche il cacciatore che, dopo il cuore del cervo, stava cercando di estrarre anche quello della [[donna]], giustificandosi dicendo che li collezionava e che il suo era pur sempre un hobby meno scandaloso di quello di [[Federico Moccia]] che si ostina a scrivere libri pur non essendone capace. Ovviamente Cappuccetto non poté che essere d’accordo e decise di trasferirsi lì in mezzo al bosco assieme al cacciatore, il quale, oltre al coltello che usava per squartare le sue vittime, era dotato anche di altre cose estremamente grandi, che la ragazza non poté non apprezzare. In breve, vissero per sempre felici e contenti.}}
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* ''Se scappi, ti logorro'', di G. G. [[Muccino]]
* ''Scusa ma ti voglio logorrare'', di G. G. [[Muccino]]
* ''Logorratar'', di J. [[James Cameron| Cameron]] e S. [[Steven Spielberg|Spielberg]]
* ''L'uomo che non la finiva più di sussurrare ai cavalli'', di [http://www.youtube.com/watch?v=CkSnYBUbV5I costui]
 
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* ''Inserto Gossip'' di ''"Donna Moderna"'', in edicola una volta al mese, venduto con carriola o fattorino. Edizioni [[Sandro Mayer|Mayer]].
* ''Il libricciolo della Crusca'', rivista ufficiale sugli appunti grammaticali dell'[[Accademia della Crusca|Accademia]]. Edizioni Accademia.
* ''Il Fatto Wikipediano'', mensile che raccoglie le più costruttive discussioni [[Wikipedia|wikipedianewikipedia]]ne e tutte le [[citazione necessaria|citazioni necessarie]]. Riservato agli utenti con più di {{formatnum:80000}} contributi. Edizioni Wales.
* ''Le migliori recensioni del web fatte da un gruppo sparuto di nonciclopediani che non avevano un cazzo da fare ma che almeno vi fanno divertire. Le recensioni comprendono pure i siti porno, approfittatene!'', settimanale che raccoglie '''tutte''' le recensioni del web finora sconociuto e conosciuto fatto da un gruppo di 15 nonciclopediani e 1 wikipediano, in allegato ogni 3 mesi una recensione dettagliata di [[Nonciclopedia]] con annessa lista degli iscritti, admin e contribuenti con storia e opinioni altrui, per comprarlo è necessario una biblioteca, edizione San-Pistacchio-E-Papocchio.
* ''Guida Galattica per Autostoppisti, versione cartacea'', annuale su tutto quel che c'è da sapere sulla vita, l'universo e tutto quanto, i tre palazzi per il contenimento dei volumi sono venduti separatamente, edizione della Casa dell'Orsa Minore.
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