Logorrea: differenze tra le versioni

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[[File:Logorrea.jpg|right|thumb|400px|Un'immagine che riporta la scritta "Logorrea" nella pagina sulla Logorrea può sembrare una cosa molto stupida. Eppure ci sono situazioni ben più assurde. Proprio parlando della logorrea, il famoso blablaologo Charlie Charlie, soprannominato "il buontempone che non riesce mai a stare zitto a causa del suo vizio di parlare a vanvera senza poi dire nulla di così interessante da poter essere riportato/annoverato/rimembrato", che ha scritto il famoso saggio sulla Logorrea: "Come annoiare l'ascoltatore senza incorrere in rischi per la propria salute o in modo equivalente per la salute dei rispettivi familiari" ed è fratello del campione mondiale di pignolerìa Franco Curàto che a sua volta ha contribuito alla stesura del saggio breve - ma non poi così breve (data la sua eccessiva lunghezza, o meglio spessore) - "La pignolerìa al mondo d'oggi, intendendo la parola ''oggi'' non letteralmente come ''questo dì'' ma come ''tempi moderni''", nonchè autore del musical "Un pignòlo a Brodway", cui ha contribuito lo stesso blablaologo Charlie Charlie nella parte del blablaologo, interpretando magistralmente sè stesso, e ottenendo non solo i favori del pubblico che ha acclamato Charlie Charlie e Franco Curàto, ma anche un discreto successo presso la critica che ha considerato "Un pignòlo a Brodway" il miglior musical fra i 6 che partecipavano al concorso "Spedisci a Brodway il tuo musical e vinci!" (che ha visto come concorrenti musical quali "Un divano per tre", con protagonisti John Belushi nel ruolo del divano e Qui Quo Qua nel ruolo dei 3, "I segreti di Braccabrack Mountain - Il musical", con John Belushi nel ruolo della montagna, "Unuomosenzaspazi", con John Belushi nel ruolo dell'uomosenzaspazi, "La Commedia con la C Maiuscola", con Ben Stiller nel ruolo della C maiuscola e John Belushi nel ruolo della o minuscola e infine lo spettacolo "Occhi di fango", inedito di Gianni Moretti in cui viene inquadrata per 8 ore una balla di fieno che rotola sul palco mentre qualcuno dietro le quinte suona il flauto traverso) "Il pignòlo ed il pinòlo", e uomo di grande successo in campo economico, tanto da predirre la crisi economica 10 minuti prima dell'impatto sul bilancio statale.
[[File:Logorrea.jpg|center|thumb|300px|Come si può ben notare, c'è un'immagine all'interno della didascalia, perchè non ho avuto occasione di completare la proposizione sovrastante che non ha conclusione e finisce del vuoto, senza tralasciare che non ho avuto occasione di citare altre opere del blablaologo Charlie Charlie, come "Un blablaologo a Brodway, spudorato plagio de "Un pignòlo a Brodway", "Un blablaologo a Beverly Hills", spudorato plagio de "Natale a Beverly Hills", e "Un blablaologo che affonda per mezzo di un iceberg", spudorato plagio di Titanic. Si potrà continuare con la didascalia alfa (considerando una suddivisione secondo la quale questa csottocategoriasottocategoria sia definita beta e la categoria primaria alfa, come alfa-alfa, il bambino dal ciuffetto rosso che non piaceva a nessuno) non appena sarà concluso l'elenco di tutti i saggi/film/musical/canzoni di Charlie Charlie:
*Perchè gli italiani ripudiano i blablaologi?
*Perchè i lebbrosi ripudiano i blablaologi?
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Scoperta dallo studioso ungherese Beniamino Jakozpil, [[psichiatra]], [[chirurgo]] e [[podologo]] della Seconda Università dell'Università di [[Sofia]], sua cugina, nel [[1932]], essa consiste nel ripetere in maniera compulsiva e anemica lo stesso concetto nella speranza che l'individuo interloquente venga ascoltato, o semplicemente cagato, dagli individui circostanti. Colpisce solitamente persone sole, bisognose d'affetto e d'attenzioni, e si presenta normalmente in luoghi pubblici affollati, quando si ha a che fare con persone non note, non conosciute, o semplicemente intraviste qualche volta per strada, insomma le classiche persone note di vista. Tali luoghi sono usualmente la fila alle poste, la [[sala d'aspetto]] di un dottore, il pullman affollato. Qui il soggetto comincerà a parlare di un evento con cui mettersi in mostra con i presenti, come l'incontro con un personaggio famoso. Il monologo dell'individuo comincia con affermazioni che tentano di attirare l'attenzione dei presenti. Normalmente può capitare che qualcuno risponda, e allora ha inizio la conversazione, altrimenti succede che il tizio comincia a parlare da solo e a darsi ragione da solo. Esempio di conversazione:
 
{{dialogo|Tizio|Avete visto il Ministro l'altro giorno ai [[funerale di stato|funerali di stato]]?|Nessuno risponde|...|Tizio|No, perché io l'ho visto, e rideva quell'imbecille. L'avete visto?|Nessuno risponde|...|Tizio|No perché io l'ho conosciuto... quello è siciliano. L'ho conosciuto ...quell'imbecille.|Nessuno risponde|...|Tizio|E rideva! Ai funerali di stato e rideva!|Nessuno risponde|...|Tizio|No perché io l'ho conosciuto. Quello è siciliano.|Nessuno risponde|...}}{{dialogo|Tizio|E stava ai funerali di stato, la telecamera l'ha inquadrato e a un certo punto si vedeva che rideva, l'avete visto? L'ha fatto vedere su Rai Uno.|Nessuno risponde|...|Tizio|E rideva. Ma che imbecille.|Nessuno risponde|...|Tizio|No perché io l'ho conosciuto, proprio un imbecille, uno che ride sempre.}}
 
Si noti come l'individuo soggetto continuerà imperterrito per ore alla ricerca dell'approvazione dei presenti.
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==Storia della logorrea==
La storia della logorrea, volendo intendere la stessa sia come capacità di collegare un numero pantagruelico di costrutti verbali in una sequela di proposizioni, sia volendo fare riferimento alla psicopatologia della stessa, indicando con tale termine una situazione in cui della condizione precedentemente descritta ne viene fatto un uso nocivo all'equilibro psicofisico individuale, sia anche tenendo conto del suo impiego in attività ludiche e, più in generale, volte a catturare l'attenzione di un soggetto su un oggetto a lui esterno, provocandogli una sensazione di piacere e appagamento, si perde in quella che si è soliti definire "la notte dei tempi". Questa curiosa locuzione deve il suo appellativo non ad un qualsivoglia legame con un preciso fenomeno atmosferico, nella fattispecie, o specie di fatto, a quell'evento che si verifica con cadenza periodica in un qualsiasi corpo celeste rotante intorno ad un astro o comunque ad una fonte luminosa - difatti, è d'obbligo precisare, le conoscenze astronomiche di cui finora l'umanità è in possesso non sono sufficienti a poter affermare, oltre ogni ragionevole dubbio, che siano le stelle le uniche sorgenti luminose dell'universo; come si è scoperto che nelle primordiali galassie le regole della fisica e dell'ortografia non valgono, grazie alle osservazioni compiute dal telescopio spaziale Hubble proprio nel momento in cui state leggendo questa frase, csìcosì potrebbe essere anche per le stelle, dunque, taremo fiuciosi a vedere - ma bensì imperciocché ad una figura retorica detta scrivere parole a caso, in cui ciò che conta non è tanto l'ordine delle parole, ma l'impressione che esse danno sul lettore. Ora, poiché la notte dei tempi non è storicamente contestualizzabile e le fonti risalenti a quell'epoca sono assai scarse, ciò è dovuto principalmente alla totale assenza di luce, è impossibile ipotizzare con certezza quale sia l'origine del fenomeno qui in esame, tuttavia è possibile rifarsi a delle fonti bibliografiche successive per tentare una costruzione storiografica cronologica che quantomeno possa soddisfare i pressanti requisiti che il criterio di enciclopedicità ci impone. Dunque volendo ipotizzare la plausibilità di delineare una storia di questo così importante fenomeno partendo dall'inizio, cioè dalla sua nascita, al periodo più recente, si potrebbe dividere la storia della logorrea in tre macroaree. Ora, tenendo conto che la formula per il calcolo della macroarea di un fenomeno storico è pari, nella formulazione esplicitata da [[Euclide]] alla semisomma delle basi per il numero di anni (o altezze storiche), è possibile chiamare queste tre sezioni con qualsiasi nome si voglia, ma poiché chiamarle Marco, Gianna e Lotario ci sembrava inutile, ancorché graficamente elegante, si è preferito ribattezzare le stesse in un modo più accademico. Si parlerà, pertanto, di Periodo Classico della Logorrea, Periodo Moderno della Logorrea e Periodo Contemporaneo della Logorrea. Potremmo utilizzare, per indicare le tre fasi, gli acronimi PClL, PML e PCoL, ma ciò sarebbe contrario allo spirito di questo articolo, e i nostri amici logorroici comincerebbero a guardarci male e a non salutarci più alle feste.
 
===Periodo Classico della Logorrea===
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