Lingue caucasiche nordoccidentali: differenze tra le versioni

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{{cit2|женщины лучше в постели, чем килограмм <br /> Le donne sono meglio a letto che al chilo!|Antico proverbio cabardo.}}
[[File:circassi in abiti tipici che parlano.jpg|right|thumb|320px|È un [[Uccello (animale)|uccello?]]<br />È un [[Aeroplano|aereo?]]<br /> No, è [[Josif Stalin|SuperStalin]]!]]
 
{{cit2|женщины лучше в постели, чем килограмм <br /> Le donne sono meglio a letto che al chilo!|Antico proverbio cabardo.}}
 
Le '''lingue caucasiche nordoccidentali''', note anche come ''abcaso-adighezie'', o ''abcaso-veramente'', sono un gruppo di lingue parlate nella regione del Caucaso, principalmente in [[Russia]] (Adigezia, Kabardino-Balkaria, Karačaj-Circassia), nel territorio di Abcasia (un pascolo al confine col [[Nagorno-Karabakh]] conteso da due contadini in lite), tra i trapezisti del Circo Barnum, in alcune zone della [[Turchia]], in un gruppo di [[Bikers]] chiamato ''Circassian Eagles'' e presso il convento delle ''Figlie Appecoronate Ma Guardinghe di Santa Violata'' a Tskhinvali (in [[Ossezia del Sud]]). Sono formate da vari dialetti, molto diversi tra loro, che generavano in passato incomprensioni e faide sanguinose, che arrivavano a mietere vittime anche tra i [[Criceto|criceti]] e altri [[Animale da compagnia|animaletti da compagnia]]. Il problema era complesso; i vocaboli usati erano più o meno gli stessi ma assumevano significati totalmente diversi. Ad esempio, la parola ''yamkitz'' significava "auguri" in cabardo, "batticarne" in adighè e "fottiti" in ubykh. Nel corso di una riunione del ''Consiglio dei Vecchi Anziani Ancora Vivi'', tenutasi sulle alture del Bručosiev, si convenne di usare una lingua comune durante gli incontri tra le varie etnie. Ciascuno tentò di imporre la propria e allora, per non far torto a [[nessuno]], la scelta cadde su una comunque molto diffusa e allo stesso tempo super partes: il [[Lingua napoletana|napoletano]]. Da allora vige il [[bilinguismo amministrativo]]: tutte le scritte di pubblica utilità vengono stampate nella lingua locale e in partenopeo<ref>zona Secondigliano</ref>.
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