Lingua latina: differenze tra le versioni

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== Le coniugazioni ==
[[File:Seneca.jpg|right|thumb|250px|Anche i latini stessi soffrivano di schizofrenia per cercare di parlare questa maledetta lingua.]]Il '''latino''' è stata la [[creazione]] peggiore dopo le verdure e [[Buona Domenica]].
I tempi verbali latini sono piuttosto simili a quelli italiani. Ci sono un presente, due futuri, e un immane [[casino]] di passati. Questi prendono rispettivamente i nomi di piuccheperfetto, perfetto, imperfetto, pernienteperfetto, tempochefaschifo e tempodimerda. Particolare interesse ha quest'ultimo, il tempodimerda, che si usa per esprimere un'azione passata in modo talmente impreciso e sgrammaticato da assicurare un uno a chiunque lo schiaffi in una versione. Per rendere ancor più difficile la traduzione dei verbi in una versione, i latini inventarono un nuovo tipo di verbi trans, perché passano da forma attiva a passiva ma mantenendo il loro significato attivo (proprio come i trans, che si conciano come donne ma la "sostanza" non cambia), e li chiamarono deponenti.
 
Da notare che in latino, al contrario che in italiano, il tempo futuro è presente in parecchi modi verbali come l'imperativo, il participio e l'infinito. Secondo vari glottologi, ciò è dovuto alla necessità dei romani (che, ricordiamo, vivevano nell'antichità), di fare continui riferimenti al presente.
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