Lenin: differenze tra le versioni

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==Gioventù e impegno politico==
 
Voglia di lavorare zero, Lenin si iscrisse alla scuola delle Frattocchie dove, sotto l'autorevole guida del professor [[Marco Ferrando]] mise in ordine i propri pensieri ed elaborò l'idea di '''''Dittatura del proletariato'''''.<br />Restava da capire cosa mai potessero significare queste due astruse parole.<br />Quello di dittatura gli fu ben chiaro quando le guardie dello Zar, allertate da una lettera anonima di [[Francesco Rutelli|Rutelli]]<ref>Aveva già una mezza idea di allearsi con [[Pierferdinando Casini|Piercasinando]]</ref>, fecero irruzione alle Frattocchie, lo ''corcarono'' di botte e lo mandarono a {{citnec|sfogliare i tramonti in prigione|e=citazione dotta}} dove, nel corso di numerose ore d'aria, gli venne in mente che con proletariato si sarebbe potuta intendere la fascia più debole della popolazione tipo i contadini, gli operai e le mignotte che, fra tutti i ceti, eranoera quello che più gli stava a cuore.<br />
Che fosse una stronzata se ne rese conto non appena formulato il pensiero ma, visto che ormai l'aveva pensato, non volle sprecare l'idea.<br />Appena uscito di galera, contattò [[Filippo Turati]] su [[MSN Messenger|MSN]]<ref>'''nudoincam76''' il nickname di Turati, '''Владимир4U''' quello di Lenin </ref> e si misero d'accordo per vedersi a [[Milano]] per un [[mojito]]. Al vertice segreto, oltre a Lenin e Turati, presenziarono il giovane bolscevico [[Fausto Bertinotti]] e un [[Adriano Galliani]] allora di idee progressiste. Fu deciso quanto segue:
 
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