Le mura di Sana'a: differenze tra le versioni

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{{Pasolini}}
{{Film
|titolo italiano=Le mura di Sana'a
|immagine=[[File:film Pasolini Le mura di Sana'a locandina.jpg|220px]]
|didascalia=Una Venezia in mezzo alla polvere.
|paese=[[Italia]]
|regista=[[Pier Paolo Pasolini]]
|casaproduttricecasa produzione=Colletta Film
|sceneggiaturasceneggiatore=[[Pier Paolo Pasolini|Pierpy Facciodasolo]]
|anno uscita=[[1971]]
|genere=[[Documentario]]
|tipo colore=Sabbia
|suono=Tonfo Surround
|attori=Pier Paolo Pasolini (voce narrante), Mohammed Al-Matari (tizio ascoltante), Najib Al-Matari (figlio frignante)
}}
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File:film Le mura di Sana'a scena 1.jpg|Pasolini viene accolto da una folla festante. Si è sparsa la voce che sia un [[architetto]] di fama internazionale, in grado di insegnare loro come consolidare quegli edifici meravigliosi. Del resto, appilare pietre e sputarci in mezzo è una tecnica di costruzione antiquata, mirabile dal punto di vista estetico ma carente in termini di tenuta. I [[Cedimento strutturale|cedimenti strutturali]] sono una delle cause di morte che preoccupano le autorità del Paese, dopo i colpi di [[kalashnikov]], le [[Mina antiuomo|mine antiuomo]] e i [[Tassista|tassisti]].
File:film Le mura di Sana'a scena 2.jpg|Pasolini descrive la città ''"una [[Venezia]] nella polvere"'', in certi momenti sembra di vedere anche la laguna, ma è solo il tremolio della canicola nel deserto. Fa talmente caldo che ogni tanto si affloscia a terra un {{tooltip|{{colore|green|niqab}}|[[File:Donne col burqa.jpg|200px]]}}, la donna al suo interno è nel frattempo evaporata. Il [[regista]], per pararsi dal [[sole]] implacabile, acquista un cappello orripilante. Il proprietario del bazar cercava di venderlo dal [[1931]], e prima di lui suo padre. Terminata la transazione si precipita dal suo rivale, quello del negozio di fronte, per incassare i due cammelli che avevano scommesso.
File:film Le mura di Sana'a scena 3.jpg|Pasolini pensa bene di unire l'utile al dilettevole. Gli abitanti sono molto ospitali e disponibili, ma le leggi arabe sono piuttosto severe nei confronti dell'omosessualità. Essere [[gay]] nello Yemen equivale (ancora oggi) ad essere un [[negro]] nel [[Mississippi]] degli [[Anni 1950|anni '50]], l'unica differenza è la modalità con cui lascerai il mondo dei vivi: vista la mancanza di alberi, la "cura" prevista dal [[Corano]] è la [[lapidazione]]. Tempo due giorni, il regista ha guadagnato comunque i favori di alcuni baldi giovanotti, nonchènonché una taglia sulla sua testa di 30.000 Dinar.
File:film Le mura di Sana'a scena 4.jpg|Prima di lasciare lo Yemen Pasolini intervista alcune donne di Hadramaut nel loro abito tradizionale, che le fa somigliare tanto ad una [[Streghe|strega]] che a [[Calimero]] in vacanza in [[Messico]]. Rimane sorpreso dalla loro mancanza di sensibilità nei riguardi del patrimonio culturale del Paese, poi ci ragiona e si convince che [[cultura]] e [[capre]] sono due interessi difficilmente riscontrabili in una singola persona. Il seme della speranza è stato comunque seminato, {{s|<del>e non solo quello,}}</del> le mura di Sana'a forse avranno un futuro.
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{{Pasolinate}}
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[[Categoria:Cinema]]
[[Categoria:Film]]
[[Categoria:Pier Paolo Pasolini]]