L'Osservatore Romano: differenze tra le versioni

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== Storia ==
Subito dopo la fondazione del [[Italia|Regno d'Italia]], in un momento in cui nessuno in Europa ne sentiva il bisogno, un lungimirante ministro d'ispirazione liberale ebbe l'idea di fondare un giornale per ''esprimere il pensiero''<ref>Espressione che in lingua cattolica sta per '''[[diktat]]'''.</ref> e ''diffondere i punti di vista'' <ref>O anche imporre i punti di vista.</ref> della [[Chiesa]]. Insomma, gli stessi motivi per cui è nata la [[Rai]]. Il giornale inizialmente era diretto da due preti, un [[portinaio]] e un [[bidello]], e fin dall'inizio era presente una spiccata dose di [[vittimismo]] e di rosicamenti dovuti al fatto che il neonato Regno d'Italia s'era preso i territori degli [[Stato della Chiesa|Stati papali]] e aveva fatto il culo alla Chiesa. È per questo che, tuttora, lo spione romano ce l'ha a morte con l'Italia e rompe i coglioni in ogni modo possibile, sindacando come un vecchio pensionato su [[eutanasia|questo]] e su [[aborto|quello]] (per non parlare di [[8 x 1000|quest'altro]]) come se i tipi della Chiesa fossero gli unici a dover decidere. L'anno scorso ha raggiunto il record di nove copie vendute in un giorno: di queste nove, tre le avevano comprate dei bambini che avevano marinato la scuola, per farci le barchette di carta.
 
== Politica interna ==
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