Kāma Sūtra: differenze tra le versioni

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<center>{{Cit2|Le donne hanno la stessa natura dei fiori: ti costano un botto e ammuffiscono in fretta}}</center>
Questa parte del ''Kamasutra'' è dedicata al matrimonio: dovere per l'uomo e unica ragione di vita della donna, esattamente come ai giorni nostri.
 
La prescelta per tale onore è la ''Kanya'', traducibile in ''Fanciulla pisellabile ma ancora intatta''. Visto l'alto rischio per le donne di inciampare in un tappeto e finire sverginate cadendo inavvertitamente su uno [[stalliere]], il matrimonio avveniva prima dello spuntare di tette e denti.
[[File:Piccolo feto.jpeg|right|thumb|250px|Una giovane sposa indiana]]
La prescelta per tale onore è la ''Kanya'', traducibile in ''Fanciulla pisellabile ma ancora intatta''. Visto l'alto rischio per le donne di inciampare in un tappeto e finire sverginate cadendo inavvertitamente su uno [[stalliere]], il matrimonio avveniva prima dello spuntare di tette e denti. La coppia veniva formata dai rispettivi genitori, secondo antichi e complessi calcoli matematico-astronomici i cui fattori principali erano il transito di [[Urano]] sulla tangenziale di Rampachodavaram, i rispettivi conti in banca e il piede con cui si era alzata la suocera quella mattina. I futuri sposi si incontravano direttamente all'altare, molto spesso credendo ancora alla storia dei bambini portati dalla cutrettola e altrettanto spesso schifandosi reciprocamente a prima vista.
 
'''Riassunto''': Il matrimonio indiano è come un volo della [[Ryanair]]: prenoti per una destinazione sconosciuta ai più e nell'80% dei casi la stessa sarà di una tristezza disarmante.