John Fitzgerald Kennedy: differenze tra le versioni

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== L'operato politico ==
[[Immagine:Marilyn-monroe-colori.jpg|200px|thumb|Jacqueline Kennedy, l'amata moglie di John.]]
 
Circondatosi di una schiera di [[Carlo Pellegatti|lacché]], [[Margherita Hack|cervelloni]] e [[Dolce & Gabbana|consulenti di moda]] di origini spiccatamente "liberali", Kennedy lanciò alla nazione, che usciva dagli otto anni di pacifico svacco pubblico dell'amministrazione Eisenhower, un programma fatto di anticipazioni e di immagini progressiste, detto della '''Nuova frontiera''', che contribuì a dipingerlo come presidente innovatore e carismatico (quando invece è arcinoto che i veri fautori di queste riforme progressiste erano i suoi collaboratori, e che Kennedy ci metteva solo il suo bel sorriso da testimonial davanti ai fotografi).<br />Il suo esordio alla Casa Bianca fu però infelice, in quanto rischiò seriamente di soffocare a causa delle noccioline mangiate durante il buffet d'inaugurazione.<br />Nel [[1961]] J.F. Kennedy incontrò a [[Vienna]] il capo del governo sovietico [[Nikita Krusciov]], e i due, dopo una serie di sane sfide a braccio di ferro, a rubabandiera e a [[pene|chi ce l'aveva più lungo]] finite in parità, gettarono le basi per una politica di coesistenza fra le due superpotenze. Neppure la successiva crisi per i missili cubani nel [[1962]] incrinò tale alleanza, e anzi servì soltanto a rafforzare la stima che l'opinione pubblica aveva di Kennedy: passò infatti dall'essere definito un "'''Cocco di mamma'''" al ben più glorioso epiteto di "'''Pappamolla'''".<br />Il bilancio dell'operato politico di Kennedy in politica interna fu invece deludente: nonostante si fosse accaparrato il favore di [[negro|negri]] e intellettuali con la promessa di rendere legali l'[[hip hop]] e i libri di [[Schopenhauer]], Kennedy non riuscì a far approvare nessuna delle sue leggi dal Congresso (il motivo di tale insuccesso si spiega forse nel fatto che il presidente si era sempre rifiutato di passare il numero di telefono di Marilyn Monroe ai membri del Congresso).
 
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