John Cage: differenze tra le versioni

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'''John Cage''', in arte John Gabbia (costola destra di [[Arnold Schönberg]], [[1912]] – letto di [[Merce Cunningham]], [[1992]]) è stato un parto della fantasia novecentesca schönbergiana dopo l’invenzione della psicoanalisi da parte di [[Sigmund Freud]] nonché il “miglior inventore al mondo di metodi per non comporre musica” (Schönberg, resosi conto d’aver partorito un essere deforme con sorriso perenne da vecchietta russa sdentata, tanto che si precipitò da [[Todd Browning]] chiedendo che il piccolo mostriciattolo ottenesse una parte nel suo capolavoro dell’[[horror]]: ''[[Freaks]]'').
 
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Dopo esser stato cacciato da Schönberg a calci, John Gabbia cercò di rifarsi una vita come esperto cercatore di funghi allucinogeni. Attività nella quale pare eccellesse, specialmente nella città di [[New York]], dove era in grado di trovarne in quantità copiose nei reparti ortofrutticoli dei [[supermarket]]. La fama mondiale gli è stata garantita da [[Mike Bongiorno]] (noto estimatore di musica e [[intellettuale]] autore d’un ''Commentario ragionato sull’opera di [[Fred Buscaglione]], che non è un coglione''), nonché dal fatto d’aver composto il pezzo più silenzioso della storia della musica: ''4’33’’'', una significativa stronz-, pardon, un capolavoro tripartito in cui non si sente un bel niente per 4 minuti e 33 secondi. Intervistato da [[Giancarlo Magalli]] sulla raffinata scelta del titolo, John Gabbia dichiarò d’essersi ispirato alla macchina da scrivere, strumento che faceva bella mostra di sé sulla scrivania della sua cameretta di studente alla Facoltà [[Frocio|Frocetti]] [[Fancazzisti]]: pigiando infatti il tasto “Maiuscolo”, al 4 corrispondevano i minuti, mentre al 3 i secondi. Una trovata concettuale talmente geniale che tutta la [[Scuola di Darmstadt]], popolata negli anni Cinquanta da compositori in giacca e cravatta con partiture arrotolate in tubi giganti come progetti d’[[architetti]], scoppiò in lacrime, si stracciò la cravatta e cominciò a imitare John Gabbia in ogni cosa facesse. Capeggiati da [[Pierre Boulez]] (in arte Mr Riporto) e [[Karheinz Stockhausen]] (in arte ''Sto''-su-Sirio-e voi non kontate un ''kazzen'') cominciarono ''in primis'' a cercare compagni maschietti coi quali accoppiarsi nelle camerate del casino di caccia Kranichstein dove la scuola era ospitata. In questa attività cul-turale si distinse fra i primi l’italiano [[Sylvano Bussotti]] (sì, con l’“y” di [[Disney]], autore del quale il <nowiki>{{Citnec|compositore}}</nowiki> è un fan). ''In secundis'', presero tutti a inserire elementi aleatori (ovvero: cose a caso) nelle loro opere, comprendendo per la prima volta il ruolo fondamentale e costruttivo giocato dagli elementi imponderabili dello spazio-tempo (per approfondimenti si veda alla voce: [[Stronzate di wikipedia|Stronzate]]).
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