John Cage

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John Cage, in arte John Gabbia (costola destra di Arnold Schönberg, 1912 – letto di Merce Cunningham, 1992) è stato un parto della fantasia novecentesca schönbergiana dopo l'invenzione della psicoanalisi da parte di Sigmund Freud nonché il "miglior inventore al mondo di metodi per non comporre musica" (Schönberg, resosi conto d'aver partorito un essere deforme con sorriso perenne da vecchietta russa sdentata, tanto che si precipitò da Tod Browning chiedendo che il piccolo mostriciattolo ottenesse una parte nel suo capolavoro dell’horror: Freaks).

Opere (?)

Dopo esser stato cacciato da Schönberg a calci, John Gabbia cercò di rifarsi una vita come esperto cercatore di funghi allucinogeni. Attività nella quale pare eccellesse, specialmente nella città di New York, dove era in grado di trovarne in quantità copiosa nei reparti ortofrutticoli dei supermarket.

La fama mondiale gli è stata garantita da Mike Bongiorno (noto estimatore di musica e intellettuale autore d'un Commentario ragionato sull’opera di Fred Buscaglione, che non è un coglione), nonché dal fatto d'aver composto il pezzo più silenzioso della storia della musica: 4'33", una significativa stronz—, pardon, un capolavoro tripartito in cui non si sente un bel niente per 4 minuti e 33 secondi.

Intervistato da Giancarlo Magalli sulla raffinata scelta del titolo, John Gabbia dichiarò d'essersi ispirato alla macchina da scrivere, strumento che faceva bella mostra di sé sulla scrivania della sua cameretta di studente alla Facoltà Frocetti Fancazzisti: pigiando infatti il tasto "Maiuscolo", al 4 corrispondevano i minuti, mentre al 3 i secondi.

Una trovata concettuale talmente geniale che tutta la Scuola di Darmstadt, popolata negli anni Cinquanta da compositori in giacca e cravatta con partiture arrotolate in tubi giganti come progetti d'architetti, scoppiò in lacrime, si stracciò la cravatta e cominciò a imitare John Gabbia in ogni cosa facesse.

Capeggiati da Pierre Boulez (in arte Mr Riporto) e Karlheinz Stockhausen (in arte Sto-su-Sirio-e voi non kontate un kazzen) cominciarono in primis a cercare compagni maschietti, coi quali accoppiarsi nelle camerate del casino di caccia Kranichstein dove la scuola era ospitata. In questa attività cul-turale si distinse fra i primi l’italiano Sylvano Bussotti (sì, con l'"y" di Disney, autore del quale il compositore [?] è un fan).

In secundis, presero tutti a inserire elementi aleatori (ovvero: cose a caso) nelle loro opere, comprendendo per la prima volta il ruolo fondamentale e costruttivo giocato dagli elementi imponderabili dello spazio-tempo (per approfondimenti si veda alla voce: Stronzate).

4'33" è (addirittura!) edita dalle edizioni Peters (non sto scherzando) e si può acquistare a soli 150 euri.

Altre opere (?)

John Gabbia ha composto anche altre opere, ma non vale la pena dilungarsi sulle stesse: potete riprodurle da soli a casa vostra prendendo qualche radiolina e ruotando la rotellina dei canali a caso. Fatelo assieme a qualcuno, contemporaneamente, e il tutto assumerà le raffinate e concettualissime sembianze di un Imaginary Landscape (Paesaggio immaginario).

Dopodiché, se non vi hanno scaraventati fuori di casa per rumori molesti, proponete la vostra performance da qualche parte e — come successe a John Gabbia durante la traumatica infanzia — verrete cacciati a calci.