Joe DiMaggio: differenze tra le versioni

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[[File:Joe_Di Maggio.jpg|thumb|left|250px|Il piccolo Joe allo ''Zecchino d'oro'' presenta la canzone che lo renderà celebre: ''44 gatti in fila per sei col resto di due''. La foto lo immortala felice ma dubbioso sul fatto che sulla ''A'' non ci sia il puntino.]]
Figlio di Rosolino DiMaggio e Maria Rosaria OMaggio, entrambi originari di un paesino della [[Sicilia]] chiamato [[Trento]], Joe nacque a [[Alberto Sordi|Kansas City]] nel [[Kansas]] o ad Arkansans City nell'[[Arkansas]], a seconda delle fonti. La sua nascita è [[Voyager - Ai confini della conoscenza|avvolta nel mistero]] in quanto i genitori erano ferventi cattolici e praticavano l'[[astinenza]] sessuale.<br />Quarto di tre fratelli nati dopo di lui, già da [[bambino]] mostrò una certa confidenza con la mazza che il padre gli dava in testa tutti i pomeriggi, dalle tre alle quattro, per educarlo ai [[radici cristiane|sani valori cristiani]] e prevenire eventuali derive verso il [[relativismo]].<br />Il padre, che non si era mai integrato completamente negli [[USA|Stati Uniti]], lo iscrisse all'Istituto per Geometri di Palermo, ma Joe si stufò presto di fare il pendolare da Kansas City<ref>O Arkansas City</ref> e decise che il suo futuro sarebbe stato negli USA, alla ricerca del [[sogno americano]]: avrebbe fatto il [[parrucchiere]] a [[San Francisco]].<br />La [[Crisi del '29|Grande Depressione]], il [[Proibizionismo]] e la sconfitta della [[Cavese]] nel [[derby]] con la [[Juve Stabia]] furono le scuse che s'inventò per non lavorare e dedicarsi anima e corpo al baseball. Era alto, forte, atletico e gli [[alitosi|puzzava l'alito]] come se nella sua bocca ci fosse una colonia di topi morti: tutte caratteristiche che fecero di Joe un grande giocatore e un idolo per le folle bramose di campioni a cui puzzasse l'alito.<br />Fu ingaggiato dai [[San Francesco d'Assisi|San Francisco Seals]] (Le Foche di San Francesco), una squadra che nonostante il nome ridicolo sul campo si faceva rispettare eccome<ref>Ad essere onesti le Foche, oltre al nome, erano ridicoli in tutto, a cominciare da come andavano in campo: vestiti da [[Village People]].</ref>. Nei quattro anni a San Francisco, DiMaggio collezionò una serie impressionante di record la cui utilità sfuggiva ai più e divenne così popolare che le migliori squadre fecero a gara per accaparrarselo perché, avere DiMaggio in squadra, significava avere gli stadi pieni e i [[cesso|gabinetti]] sempre tirati a lucido.[[File:PLEBISCITOCLJoe DiMaggio bacia Manson.gifjpg|1100PXthumb|centerright|250px|Nel [[1954]] Joe sposa [[Marilyn Manson|Marilyn]].]] Vinsero l'asta i [[New York]] Yankees che gli consegnarono la maglia numero 5, le chiavi degli spogliatoi e lo [[scopino del cesso]].<br />Furono anni gloriosi nei quali Joe trascinò gli Yankees di vittoria in vittoria, fino alla conquista del titolo di Reginetta al Ballo delle debuttanti [[1937]]; da allora in poi fu la bandiera indiscussa dei Newyorkers e lo restò fino al [[1946]], quando decise di averne avuto abbastanza di sventolare con un'asta ficcata in mezzo alle [[chiappe]] e si ritirò dalla carriera agonistica.
colonia di topi morti: tutte caratteristiche che fecero di Joe un grande giocatore e un idolo per le folle bramose di campioni a cui puzzasse l'alito.<br />Fu ingaggiato dai [[San Francesco d'Assisi|San Francisco Seals]] (Le Foche di San Francesco), una squadra che nonostante il nome ridicolo sul campo si faceva rispettare eccome<ref>Ad essere onesti le Foche, oltre al nome, erano ridicoli in tutto, a cominciare da come andavano in campo: vestiti da [[Village People]].</ref>. Nei quattro anni a San Francisco, DiMaggio collezionò una serie impressionante di record la cui utilità sfuggiva ai più e divenne così popolare che le migliori squadre fecero a gara per accaparrarselo perché, avere DiMaggio in squadra, significava avere gli stadi pieni e i [[cesso|gabinetti]] sempre tirati a lucido.[[File:Joe DiMaggio bacia Manson.jpg|thumb|right|250px|Nel [[1954]] Joe sposa [[Marilyn Manson|Marilyn]].]] Vinsero l'asta i [[New York]] Yankees che gli consegnarono la maglia numero 5, le chiavi degli spogliatoi e lo [[scopino del cesso]].<br />Furono anni gloriosi nei quali Joe trascinò gli Yankees di vittoria in vittoria, fino alla conquista del titolo di Reginetta al Ballo delle debuttanti [[1937]]; da allora in poi fu la bandiera indiscussa dei Newyorkers e lo restò fino al [[1946]], quando decise di averne avuto abbastanza di sventolare con un'asta ficcata in mezzo alle [[chiappe]] e si ritirò dalla carriera agonistica.
 
Oltre che per il baseball, Joe DiMaggio fu popolarissimo per via dei suoi molteplici matrimoni con le dive di [[Hollywood]], da Antonellina Squaquaroni a [[Marilyn Monroe]], da [[Liz Taylor]] a [[Maria Sung]]. In realtà non furono tutti matrimoni d'amore, ma piuttosto delle trovate pubblicitarie, come dimostra quello con Marilyn dove lui si presentò vestito da [[Ronald McDonald]] e lei agghindata con una collana di [[yogurt]] [[diarrea fulminante|Activia]].
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==Note==
 
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