Jesi: differenze tra le versioni

m
Annullate le merdifiche di Colacoca (rosica), riportata alla versione precedente di DarkMatterMan4500
Nessun oggetto della modifica
m (Annullate le merdifiche di Colacoca (rosica), riportata alla versione precedente di DarkMatterMan4500)
Etichetta: Rollback
 
(38 versioni intermedie di 16 utenti non mostrate)
Riga 1:
{{Comunismo}}
 
[[File:Arco Clementino - Jesi.jpg|right|thumb|300px|{{Allinea|center|'''L'Arco Clementino'''}}<br />In teoria attrazione turistica, in pratica utilizzato come traguardo per corse automobilistiche clandestine.]]
Line 23 ⟶ 22:
*Il duello uno contro uno all'ultimo sangue
*Lo scontro a [[birra]] e salsicce alla "''Altrimenti c'arrabbiamo"''
*L'epica battaglia a ''[[Un, due, tre, stella!]]'' tra i nani da giardino in [[Massa (comune)|marmo di Carrara]] degli etruschi e i [[ManualiNonbooks:Sopravvivere_ad_un_matrimonio#Parte_6:_La_torta_nuziale.2C_la_bomboniera_e_il_rilascio|cani d'argento da matrimonio]] dei terroni.
*La sfida tre contro tre a [[basket]], chi segna regna
Alla fine la spuntarono gli umbri, che per festeggiare eressero in piazza una statua in onore di [[Serse Cosmi]].
Line 39 ⟶ 38:
Finalmente però arrivarono i [[Impero bizantino|bizantini]], che avevano fondato la Pentapoli sull'adriatico da [[Rimini]] ad [[Ancona]] e che misero Jesi a difesa del territorio; ovvero a prendere le legnate dai Longobardi che occupavano tutto il resto d'[[Italia]] mentre loro se ne stavano tranquillamente a passeggiare lungo il viale Ceccarini di [[Riccione]], 'sti stronzi: erano meglio i barbari!
 
Come [[Dio]] volle, nel 773 d.C. arrivò [[Carlo Magno]] e diventòdivenne tutto [[Sacro Romano Impero]].<br /> Il giogo imperiale perdurò sulla città per due interminabili giorni, finché la popolazione, un [[Eufemismo|filino turbata]] dalle innumerevoli invasioni, proclamò la ''[[Repubblica]] Aesina''.<br />Fu in quel contesto di libero Comune che nacque a Jesi il suo più illustre figlio: l'imperatore '''[[Federico II di Svevia]]'''. Egli, in eterna riconoscenza nei confronti della città, le conferirà nuovamente la dominazione di "''città regia''"; la fece assurgere (se esiste 'sta parola) a capitale e le concesse libertà inusitate all'interno dell'Impero: il poter sfottere l'abbigliamento del [[Papa]] quando veniva in visita, chiamandolo "''La mignottella in gonnella''", e il poter coniare moneta propria, con come effige l'immagine di [[Marilyn Monroe]] mentre le si alza la gonna bianca, ma con la faccia di [[Gregorio IX]]. Questi fatti portarono alla [[scomunica]] in toto della città, ma gli jesini avevano già deciso da che parte stare e se ne sbatterono i coglioni.<br />Purtroppo Federico [[Morte|morì]] presto e la pacchia finì subito.
[[File:Italia in Miniatura (Palazzo Vecchio Firenze) con Cosplayers.jpg|right|thumb|290px|Il Palazzo della Signoria di Jesi costruito sul progetto di quello di [[Firenze]], ma cercando di risparmiare giusto un filino. I fiorentini ne hanno richiesto le royalties, ma se si aspettano che un marchigiano cacci una lira stanno freschi! {{Dimensione|80%|Ah, e non fate caso a quei [[Cosplay|deficienti]] lì davanti, ognuno ha i turisti che si merita!}}]]
La città tornò ad essere in balia degli eventi.<br />Nel periodo delle signorie i Malatesta di [[Rimini]], i Montefeltro di [[Urbino]] e gli Sforza di [[Milano]]<ref>Che cazzo c'entravano lo sanno solo loro!</ref> si contesero la marca, che alla fine fu acquistata con soldoni sonanti dal papato.<br />La nuova proprietà non aveva dimenticato gli sgarri subiti e si vendicò sulla popolazione. Fu imposto di pagare il 50% del reddito al vescovo, di attirarsi le simpatie di tutti diventando gli esattori delle [[tasse]] dell'intero [[Stato Pontificio|Stato della Chiesa]]<ref>Nasce all'epoca il lusinghiero detto umbro-laziale "''Meglio un morto in casa che un marchigiano alla porta!''"</ref>, di dover ballare per strada la rumba completamente nudi ogni volta che si incontra uno sconosciuto, di dover rendere grazie al Signore in ogni singola frase pronunciata<ref>Nasce da qui l'usanza di usare la [[bestemmia]] come intercalare</ref> e, condanna ben peggiore, di non poter giammai avere una squadra in [[serie A]].
Line 52 ⟶ 51:
 
==Eccellenze enogastronomiche==
[[Video:Chicco d'Oliva (Colorado Café) - Verdicchio{{YoutubeVideo|rightu1jt9q8Ni8Y|thumb|280pxposition=right|width=280|caption=Il Verdicchio in tutto il suo splendore!]]}}
Il vero fiore all’occhiello della produzione locale è indiscutibilmente il [[Verdicchio dei Castelli di Jesi]], vino molto in voga e considerato un dei migliori bianchi del mondo, del quale la popolazione fa [[Alcolismo|un uso smodato]]. L’unico problema è che, anche campaste cent'anni, nessuno jesino ve ne farà mai assaggiare nemmeno un sorsetto a gratis, perché "''Qua non è la [[Caritas]], svegliotto<ref>Termine atto ad indicare una persona che tende a fare un pochino troppo la furba.</ref>!''".
 
Line 61 ⟶ 60:
Dai tempi di Federico II, Jesi è stata governata da personalità progressiste e anticlericali, comunemente definite [[Comunista|comuniste]]. Sempre, senza alcuna eccezione; tanto che le strade richiamano tutte un certo tipo di personaggi, come via [[Gramsci]], corso [[Giacomo Matteotti|Matteotti]] o largo [[Salvador Allende]]. Pochissimi hanno posto obiezioni a riguardo e chi ha osato farlo si trova attualmente in fondo a Ripa Bianca, la [[foiba]] locale.<br />Giusto al fine di provare un piccolo brivido d’incertezza alle ultime elezioni la sinistra ha deciso di spaccarsi. Da una parte la lista di centro-sinistra, capeggiata da un rappresentante del [[Pd]] e sostenuta unicamente ma compattamente dal Pd. Dall’altra una lista di sinistra-centro, capeggiata da un rappresentante del Pd e sostenuta unicamente ma compattamente dal Pd. Come terzo incomodo una lista ''omnibus'' capeggiata da un tizio e sostenuta da tutte le opposizioni: da [[Italia dei Valori|Di Pietro]] al [[Pdl]], dai [[Partito Radicale|Radicali]] all’[[UDC]], da [[Vendola]] alla [[Lega Nord]] e da [[Rifondazione Comunista|Rifondazione]] a [[Forza Nuova]]. Vinse il candidato del Pd col 51%, secondo il candidato del Pd col 49% e terzo il terzo incomodo (che se si era chiamato così ci sarà pure un perché) con un voto, il suo.
 
Incredibile,: il [[Scoreggia|vento]] del cambiamento è arrivato anche a Jesi!<br>Alle elezioni amministrative del [[2012]] il candidato espressione del centro-sinistra, stavolta unito e che avrebbe dovuto trionfare già al primo turno, è stato sorprendentemente sconfitto al ballottaggio da una lista civica apolitica e apartitica che ha espresso come sindaco un volto nuovo, già assessore nell'ultima amministrazione di centro-sinistra! Ah, ehm... Come non detto. Tutto a norma!
{{Recentismo}}
Incredibile, il [[Scoreggia|vento]] del cambiamento è arrivato anche a Jesi!<br>Alle elezioni amministrative del [[2012]] il candidato espressione del centro-sinistra è stato sorprendentemente sconfitto al ballottaggio da una lista civica apolitica e apartitica che ha espresso come sindaco un volto nuovo, già assessore nell'ultima amministrazione di centro-sinistra! Ah, ehm... Come non detto. Tutto a norma!
 
==Sport==
Lo [[sport]] più amato in quel di Jesi è, incredibile a dirsi, è la [[scherma]]. Dato che è praticato in tutto il mondo da circa una dozzina di atleti, per una legge della statistica ha portato in città innumerevoli trionfi, tanto che attualmente si contano 1,3 medaglie d’oro per abitante (considerando solo quelle [[Olimpiadi|olimpiche]]). Le medaglie d’argento vengono regalate ogni giovedì dai cartolai come inserto de [[l'Unità]]; mentre quelle di bronzo vengono utilizzate come sostituti dei sampietrini divelti quando si devono ripavimentare le strade. L’altra maggiore scuola italiana di scherma è quella di [[Livorno]], fatto che fa supporre sia una pratica per soli bolscevichi usi all'esclamare "''Boia de''"<ref>I (i livornesi la finiscono lì, mentre gli jesini ci aggiungono un soggetto, normalmente l'[[Dio|Altissimo]].</ref>).<br />L’apice della notorietà che questo sport ha regalato alla città ci fu nell’Olimpiade di [[Atene]] del 2004. In quell’occasione infatti alla finalissima arrivarono le due jesine e condòmine [[Valentina Vezzali]] {{Dimensione|80%|(già oro individuale nel 2000 e poi nel 2008, oro a squadre nel ’96 e nel 2000, atleta più medagliata della storia olimpica italiana, nonché futura portabandiera a [[Londra]] 2012)}} e [[Giovanna Trillini]] {{Dimensione|80%|(oro individuale nel ’92, oro a squadre nel ’92, nel ’96 e nel 2000, seconda atleta italiana più medagliata di sempre e già portabandiera ad [[Atlanta]] ’96)}} entrambe allenate dallo jesino [[Stefano Cerioni]] {{Dimensione|80%|(oro a squadre nell’84 e individuale nell’88)}}<ref>Se volete sapere pure gli argenti andate su Wikepedia dotati di penna e molta carta!</ref>. Era la prima volta nella storia che due concittadini si sfidavano in una finale olimpica, un evento più unico che raro.<br />Il pianerottolo era spaccato e si registrarono innumerevoli lanci di uova marce tra un balcone e l’altro, fatto che occupò le successive dodici [[Riunione di condominio|riunioni di condominio.]]<br />Invece la città era molto più compatta.<br />Giovanna era simpatica, umile e insegnava la scherma ai bambini jesini. Inoltre era una compagna e aveva il giusto physique du rôle della vera donna marchigiana: una silhouette da scaricatore di porto e capace di plurifratturarti la mandibola con un solo buffetto.<br />Invece Valentina:
#era di origini [[Emilia-Romagna|emiliane]] (orrore!)
#aveva sposato un terrone (affronto!)
Line 72 ⟶ 70:
#era credente (eresia!)
#era [[Elettore berlusconiano|filo berlusconiana]] (al rogo, al rogo!)
[[Video:Valentina Vezzali e Silvio Berlusconi a Porta a Porta{{YoutubeVideo|rightEWdHl2RpeA8|thumb|350pxposition=right|width=350|caption=[[AAAAAAAAA!|Aaah!]] Traditrice senza vergogna!]]}}
Naturalmente vinse la Vezzali.<br />Il giorno seguente Jesi fu invasa da decine di giornalisti della [[Gazzetta dello Sport]], decisi a intervistare i sicuramente orgogliosi e festanti abitanti della città della scherma. Fermarono tutti i passanti chiedendo loro: "''Cosa prova sapendo che siete sulla bocca degli sportivi di tutto il mondo?''", ottenendo sempre la medesima risposta: "''Ma vattene a [[fanculo]] te e la Vezzali!''".<br />Agli mondiali di [[Parigi]] del [[2009]] si è messa in luce una nuova giovane fiorettista jesina Doc, [[Elisa Di Francisca]] divenuta campionessa iridata battendo in finale Valentina Vezzali. Purtroppo alla successiva edizione iridata venne sconfitta alla finalissima sempre dall'antipatica concittadina. Se a [[Londra]] 2012 dovesse perdere anche lei contro quella baciapile si preannuncia il [[suicidio]] di massa dell’intera la città.
 
Ai mondiali di [[Parigi]] del [[2010]] si è messa in luce una nuova giovane fiorettista jesina Doc, [[Elisa Di Francisca]] divenuta campionessa iridata battendo in finale Valentina Vezzali. Purtroppo nell'edizione successiva del [[2011]] venne sconfitta alla finalissima sempre dall'antipatica concittadina. Se a [[Londra]] 2012 avesse perso anche lei contro quella baciapile si sarebbe andati incontro al [[suicidio]] di massa dell’intera la città. Per fortuna, pericolo scampato! <ref>[http://www.gazzetta.it/Olimpiadi/28-07-2012/marcia-fiorettiste-errigo-vezzali-quarti-912011021268.shtml È andata di culo!]</ref>
 
Il secondo sport più seguito è sicuramente il [[basket]]. Questo perché, per una volta, per un anno soltanto, la squadra locale è riuscita a raggiungere la serie A1. Quella stagione fu memorabile: la formazione jesina giunse ultima perdendo tutte le partite, ma con due punti a referto. Erano quelli attribuiti a tavolino dalla federazione alla squadra col maggior fair play. Il titolo fu strameritato, poiché i giocatori jesini promisero che ogni volta che avessero perso con meno di 30 punti di scarto avrebbero pagato da bere a tutti i presenti nel palazzetto. L'evento, di per sé molto improbabile, fu raggiunto solo in una circostanza per un'evidente bastardata degli avversari, i quali negli ultimi minuti realizzarono ben diciotto autocanestri, tutti palesemente volontari.
 
Terzo in ordine di importanza viene il [[volley]], specificatamente quello femminile.<br />Questo in virtù del fatto che il più ricco industriale della città ha una passione smodata per questo sport, tanto che all’inizio del nuovo millennio acquistò l’intera nazionale italiana neo campione del mondo, più le capitane degli [[Stati Uniti]] (secondi), di [[Cuba]] (terzi) e del [[Brasile]] (quarti).<br />Fu un decennio di assoluto predominio sul patrio suolo, in cui ogni singolo anno la formazione jesina arrivò in finale sia dello Scudetto che della Coppa Italia. Il destino rio e beffardo<ref>Oltre, oltre che un'indubbia [[Coglione|coglionaggine]] di fondo...</ref>, volle però che venissero immancabilmente sconfitte da squadre sempre diverse e che, con ogni probabilità, passavano di là per caso.<br />Dopo una decade di secondi posti e di investimenti pari al [[Pil]] della regione, durante il quale si portò a casa solo l’equivalente di una umiliante [[coppa Uefa]], al presidente si smerigliarono i coglioni e decise di retrocedere volontariamente la squadra in B2 dove attualmente occupa, giustamente, la seconda posizione.
 
Al quarto posto tra gli sport preferiti viene il [[calcio]]. Questo non grazie ai risultati della squadra locale - che in 173 anni di storia non ha mai vinto nemmeno un incontro tra scapoli e ammogliati - ma in quanto la città ha dato i natali agonistici a due campioni del calibro di [[Roberto Mancini]] e di [[Luca Marchegiani]], fatto di cui i tifosi vanno enormemente fieri. Sappiate che è assolutamente inutile ricordare loro che di Marchegiani [[A nessuno importa|nessuno se ne ricorda]] e che Mancini sta sul cazzo a tutta Italia<ref>E, nemmenoperché innon [[Inghilterra]]vi crederanno. Stranamente il tecnico jesino non è molto ben visto, senemmeno èin per[[Inghilterra]]. questo! AnchePersino vincere uno scudetto al 94'94 minuto dell'ultima di campionato congrazie ad un biscottone clamoroso non gli ha giovato moltoun granché. Valli un po' a capire 'sti inglesi...</ref>, perché non vi crederanno.<br />Unico aspetto rilevante della storia calcistica jesina è l’atavica faida con i Sanbenedettesi. Questa rivalità, che nel tempo ha causato più morti della bomba di [[Hiroshima]], ha radici antiche ma soprattutto ignote, dato che [[San Benedetto del Tronto|San Benedetto]] dista da Jesi più o meno come la periferia di [[Mosca (città)|Mosca]] e che le due formazioni sonohanno statemilitato per il 97% della loro storia in campionati differenti<ref>Solitamente la Samb otto categorie sopra</ref>.
[[File:Roberto Mancini esulta.jpg|right|thumb|270px|[[Roberto Mancini]] a Parigi immortalato nell'istante della stoccata decisiva per la sconfitta mondiale della Vezzali contro la Di Francisca. Anche lui è rimasto salomonicamente neutrale.]] L’origine della lotta è materia di diverse leggende, ma l'[[autore di questo articolo]] ne è venuto a conoscenza durante una lunga conversazione al [[bar]] con un vecchietto ubriaco che l’aveva saputo da suo [[nonno]] quand’era ubriaco.<br />Sembra che le due tifoserie siano entrate in contatto per la prima volta diversi anni fa in un [[autogrill]] nei pressi di Ancona. I sambenedettesi si stavano recando a [[Perugia]] per supportare la loro squadra che puntava alla salvezza nel campionato di [[serie B]], mentre gli jesini stavano andando a [[Mirabilandia]] per dimenticare d’aver appena perso anche col Borgo Tre Case. Fato volle che le donne sanbenedettesi recassero con loro un quantitativo di [[olive all’ascolana]] capace di colmare una discarica, al fine di rifocillare i loro congiunti durante le fatiche del tifo. A quel punto, inopinatamente, un bimbo jesino ebbe l’audacia di chiedere se poteva averne una. Al repentino rifiuto della comare si scatenò l’inferno. I feriti da ambo le parti crescevano ad ogni minuto, così come gli sfregiati in conseguenza del fitto lancio di sassi, panini [[Camogli]] e CD di [[Ornella Vanoni]]. Poi, nel bel mezzo della ressa generale, si udì un sanbenedettese gridare: "''E inoltre sapete cosa vi dico? Non è che la [[scherma]] sia poi tutto ‘sto gran ché!''".<br />Non vi furono sopravvissuti.
 
==Note==
 
{{legginote}}
{{Note}}
 
[[categoria:CittàComuni d'Italia]]
[[Categoria:Paesini]]