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{{cit|Branco di idioti! Avevo detto che volevo essere filmato, non fermato!|Jeffrey Dahmer agli inquirenti, reo d'averlo interrotto durante un "corpo a corpo" con una vittima}}
{{dialogo|Vittima|[[Assassino]]!|Jeffrey|Assaggino!}}
'''Jeffrey Dahmer''' ([[monopoli|Stazione Ovest]] [[21 maggio]] [[1945]] - Morto?), soprannominato ''il mostro di Milwaukee'' dai cittadini di [[Oslo]], è stato un benefattore dell'[[umanità]] che tentò
== Vita ==
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=== Delitti ===
==== Jeffrey rompe il [[ghiaccio]] ====
La storia di Jeffrey è molto simile a quella della [[signora in giallo]] o del [[detective Conan]]: dovunque andasse qualcuno ci rimaneva secco. La differenza è che Dahmer non si spostava da un capo all'altro del paese per seminare il seme della necrosi, ma frequentava con ossessiva assiduità i locali gay del centro urbano. Lì gettava la sua esca e chiunque abboccasse avrebbe fatto una brutta fine. Una volta tirò su un [[luccio]] da tre chili e mezzo. Gay.
==== La scintilla che fece traboccare la goccia ====
Steve Hicks. Un nome che a noi non dice nulla. In realtà neanche a Dahmer diceva nulla, nonostante l'avesse ammazzato brutalmente dopo aver giocato al [[dottore]] con lui. Eppure fu proprio il suo caso a illuminare, molti anni dopo, la giusta pista agli inquirenti e a spedire Jeff dinanzi a una giuria:
{{dialogo|Poliziotto|Sappiamo che sei stato tu! Ti conviene collaborare, furfante da quattro soldi!|
== Il processo ==
{{dialogo|Corte|Le accuse a lei rivolte sono gravissime. Prima che sentenzi la sua condanna ha qualcosa da dire a sua discolpa?|Jeffrey|No, nulla. Non ho voluto mai la libertà. Sinceramente, volevo la pena capitale per me stesso. Qui si è trattato di dire al mondo che ho fatto quello che ho fatto, ma non per ragioni di odio. Non ho odiato nessuno. Spero che tutte le vittime che
[[File:Jeffrey Dahmer South Park.gif|thumb|left|320px|Un'entrata in carcere così cazzuta erano anni che non si vedeva!]]
== Decesso ==
Il [[28 novembre]] [[1994]] Dahmer divenne lui stesso una vittima, nel caso specifico di un giovane yankee il cui nome è [[Christopher Scarver]]. Il suo corpo senza vita fu trovato da un [[secondino]] in un bagno della [[palestra]] del [[carcere]], durante una [[pisciata]]: nell'atto della [[diuresi]], il [[poliziotto]] si rese conto che il [[manichino]] inchiodato alla finestra, con un grosso taglio sulla testa e un cartello appiccicato sul [[petto]] con scritto "io puzzo" non era affatto un manichino, bensì la figura esanime di Jeffrey. Inutili furono i soccorsi, l'ex-killer era già morto da molte ore. E infatti puzzava sul serio.<br />A seguito delle esequie, il suo [[cervello]] venne prelevato e mangiato. Per [[solidarietà]] nei confronti di Jeffrey.
== ''[[Modus operandi]]'' ==
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Per ragioni oscure, tutte le vittime del killer accettavano di buon grado l'invito. Forse all'ultimo momento si rendevano conto che Dahmer faceva sul serio e che negli ultimi istanti della loro vita avrebbero sofferto le pene dell'[[inferno]] e la totale privazione della [[dignità]], ma ormai non è più così importante, né per loro né per il resto del mondo.
A quanto pare, il Dahmer si divertì anche a giocare a ''L'allegro neurochirurgo'' con alcune delle sue vittime, iniettando nel [[loro]] cervello [[Pepsi]] e [[Fanta]] allo scopo di creare degli [[zombie]] [[lobotomia|lobotomizzati]]. Gli esperimenti riuscirono almeno in parte, giacché alle vittime sopravvissute venne offerto un [[lavoro]] come promoter di librerie. Oltre a ciò, Jeffrey si dedicava anche al [[cannibalismo]], giustificandosi dicendo che le verdure gli facevano schifo e sbattendo i [[piedi]] per terra.
== In suo onore ==
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== Curiosità ==
*La metodicità con la quale Jeffrey usava i locali gay come incubatrici dei suoi piani malvagi era identica a quella del collega [[John
[[Categoria:Benefattori]]
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