Jean Paul Sartre: differenze tra le versioni

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=== La svolta ===
[[File:Benjamin_Button.jpg|left|thumb|260px|Jean Paul Sartre si compiace con se stesso dopo essersi masturbato.]]
Alla soglia dei quarant'anni tentò invano di perdere la verginità, collezionando soltanto rifiuti. Frequentò per un certo periodo una donna di cui non conosciamo il nome, probabilmente l'unica che gliel'abbia data, ma la relazione terminò di colpo quando Sartre si accorse che in realtà lei era la macchina obliteratrice dei biglietti alla stazione di Parigi. Sfiduciato e sull'orlo del suicidio, conobbe un militante [[comunista]] [[complottista]] [[fancazzista]] [[francese]], di nome '''Simone'''. Sì, hai letto bene. A questo punto, come risaputo, si scopri omosessuale. Sartre divise con Simone la propria vita sentimentale e professionale. È la verità! Controlla tu stesso [http://it.wikipedia.org/wiki/Jean-Paul_Sartre#Biografia '''qui''']. Così, in uno slancio di vitalità, decise di intraprendere un viaggio di piacere a [[Berlino]]. Nel 1933. Praticamente l'anno in cui i nazisti si insediarono al governo. Ora, non è che qui vogliamo mettere in dubbio la genialità di quest'uomo: ma un comunista che se ne va a spasso per Berlino nel '33, di sicuro non brilla per capacità di intuizione. Ad ogni modo, questi sono i fatti. Venne catturato dai tedeschi, ma non se ne rese conto, pensando di essere stato semplicemente invitato a una vacanza per pensionati sul mar[[Mar Ligure]].
Alla fine della guerra tornò a vegetare nei pressi di Parigi. Questo fu esattamente il momento in cui si convinse di essere un filosofo, e sviluppò le sue litanie esistenzialiste che possono essere così sintetizzate: {{quote|Non so se esisto, ma se esisto, non esisto.| J.P. Sartre}}
 
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=== Premi e riconoscimenti ===
Per uno scherzo del destino, quello che era un nullafacente buono a nulla, si ritrovò a diventare un'icona della [[Letteratura]], alla pari di [[Topolino]] e del [[Mago Zurlì]]. Il libro, molto polemico, '''"Lettera aperta a papà Castoro"''' ne sancì definitivamente il successo mondiale, dopodiché seguirono le opere "'''Le troie'''" e '''"Che cos'è la letteratura? Non chiedetelo a me, non ci ho mai capito un cazzo"'''. Nel Millenovecentosessantaepassa vinse, non si sa bene come, il '''[[Premio Nobel]] per la [[Vendemmia]]'''. E siccome un successo tira l'altro, vinse anche due biglietti per la finale di [[Champions League]] di quell'anno, un '''abbonamento gratuito''' al settimanale di arte & cultura "[[ChiSorrisi e canzoni]]" e una Fiat Panda.
Pochi anni più tardi, scrive il suo famoso libro "'''Come uscire indenni dal cesso dopo essersi resi conto troppo tardi che la carta igienica è finita'''", in cui narra le sue disavventure a riguardo. Grazie a quest'opera vince il [[Pallone d'oro]].
 
== Opere ==
* [[Provo un senso di schifo verso me stesso]]
* [[Il Mulo]]
* [[Il cesso]]
* [[Nel cesso]]
* [[Ken Shiro]]
* [[Kalashnikov]]
* [[Tacchini di guerra]]
* [[L'affare Fininvest]] (prefazione di [[Adriano Galliani]])
* [[Le troie]]
* [[Che cos'è la letteratura? Non chiedetelo a me, non ci ho mai capito un cazzo]]
* [[Ballarò]]
* [[La puttana rispettosa]] (Biografia non autorizzata di sua moglie)
* [[Lettera aperta a papà Castoro]]
* [[Esistenzialismo rulez]]
* [[Come uscire indenni dal cesso dopo essersi resi conto troppo tardi che la carta igienica è finita]]
* [[L'idiota della famiglia]] (Autobiografia)
* [[Cartolina da Saint Tropez]]
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