Invidia del seno: differenze tra le versioni

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Nella [[donna]] l'invidia del seno si manifesta nel modo più elementare del termine ''[[invidia]]'': ossia nel voler [[assassinio|assassinare]] qualunque esemplare femminile che abbia un balcone più spazioso, anche solo in apparenza, per poi staccarglielo e aggiungerselo al proprio tramite un processo simile alla fagocitazione.
 
Generalmente i primi sintomi si avvertono all'inizio della [[pubertà]], quando il soggetto in [[esame]] si rende conto di essere rimasta inchiodata ai blocchi di partenza mentre le altre sono già lontane. A questo punto la [[donna]] comincia a covare un sentimento di [[odio|profondo rancore]]Lol by simo:) nei confronti della amiche/compagne che vanno in giro baldanzose, esponendo ai quattro venti la [[materia]] rimbalzante e, talvolta, perdendo l'equilibrio con esiti disastrosi; non essendosi rese conto dello spostamento del [[baricentro]].
 
La [[femmina]] invidiosa comincia perciò ad adoperare una serie di espedienti per aumentare il proprio bagaglio anteriore, o anche solo dissimularne la mancanza. I metodi più comuni consistono nell'imbottirsi il [[reggiseno]] di [[cotone]], [[carta igienica]] o [[anguria|angurie]]. Un'altra opzione consiste nel far ricorso a creme o altri prodotti con le capacità di accrescere il pianoro, venduti in [[televisione|tv]] da presentatori addirittura meno raccomandabili dello [[chef tony]]. Il limite estremo del processo porta la donna a sottoporsi ad un intervento di [[chirurgia estetica]], dove un simpatico ometto in camice inserisce due [[palle]] di silicone sotto la [[pelle]] delle protuberanze pettorali, rendendole tali e quali al [[pane]] pugliese di mia nonna Pina. Due sassi, insomma. La donna quindi può finalmente pavoneggiarsi con le amiche; tuttavia il [[piacere]] dura poco. Infatti le amiche, che sanno benissimo dell'intervento, non esiteranno a lanciarsi occhiatine d'intesa che faranno precipitare nella [[disperazione]] più nera la disgraziata. A meno che non siano sufficientemente idiote da credere alla [[storia]] del [[marito]]/compagno che, al buio in camera da [[letto]], ha confuso la valvola della [[bici]] con un [[capezzolo]] e ha cercato di gonfiarla. Due volte.
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