Invidia del seno: differenze tra le versioni

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[[immagineFile:DemonioJessica Canizales calendario.jpg|right|thumb|200px|Invidiosi, eh?]]
{{Nowikipediapar}}
{{Cit2|Ma che cazz...|Freud su invidia del seno}}
{{Cit2|Sì, da piccola ero un po' preoccupata per le dimensioni dei miei meloni e le mie compagne mi prendevano in giro e mi emarginavano, però poi ho capito che non si deve dar peso a queste cose.|Manuela Arcuri definisce il concetto di "ignorare le rosikate altrui"}}
{{Cit2|Molti uomini pensano che più grosse sono le maracas di una donna, minore sia la sua intelligenza. Non penso funzioni in questo modo. Al contrario, penso che più grossi siano i palloni aerostatici di una donna, minore diventa l'intelligenza degli uomini.|Anita Wise si lamenta sportivamente della sua seconda scarsa}}
 
{{Cit2|Ma che cazz...|[[Freud]] su invidia del seno}}
{{Cit2|Sì, da piccola ero un po' preoccupata per le dimensioni dei miei meloni e le mie compagne mi prendevano in giro e mi emarginavano, però poi ho capito che non si deve dar peso a queste cose.|[[Manuela Arcuri]] definisce il concetto di "ignorare le rosikate altrui"}}
{{Cit2|Molti uomini pensano che più grosse sono le maracas di una donna, minore sia la sua intelligenza. Non penso funzioni in questo modo. Al contrario, penso che più grossi siano i palloni aerostatici di una donna, minore diventa l'intelligenza degli uomini.|[[Anita Wise]] si lamenta sportivamente della sua seconda scarsa}}
 
Con il termine '''Invidia del [[tette|seno]]'''<ref>O meglio, invidia dei seni, visto che solitamente girano a coppie.</ref> si intende quel disordine psicologico che affligge le [[donna|donne]] di tutto il [[mondo]] sotto la quarta e molti uomini, alcuni dei quali sono spinti per questo ad un [[Trans|cambiamento radicale]].
 
==Invidia del seno nella donna==
[[immagineFile:Donne grasse nude.jpg|left|thumb|300px|Dite la verità, ragazze. Vi piacerebbe essere così, vero?]]
Nella [[donna]] l'invidia del seno si manifesta nel modo più elementare del senso del termine ''[[invidia]].'': Ossiaossia nel voler [[assassinio|assassinare]] qualunque esemplare femminile che abbia un balcone più spazioso, anche solo in apparenza, per poi staccarglielo e aggiungerselo al proprio tramite un processo simile alla fagocitazione.
 
Generalmente si avvertono i primi sintomi si avvertono all'inizio della [[pubertà]], quando il soggetto in [[esame]] si rende conto di essere rimasta inchiodata ai blocchi di partenza mentre le altre sono già lontane. A questo punto la [[donna]] comincia a covare un sentimento di [[odio|profondo rancore]] nei confronti della amiche/compagne che vanno in giro baldanzose, esponendo ai quattro venti la [[materia]] aggiuntarimbalzante e, talvolta, perdendo l'equilibrio con esiti disastrosi,; non essendosi rese conto dello spostamento del [[baricentro]].<br />
 
La [[femmina]] invidiosa comincia perciò ad adoperare una serie di espedienti per aumentare il proprio bagaglio anteriore, o anche solo dissimularne la mancanza. I metodi più comuni consistono nell'imbottirsi il [[reggiseno]] di [[cotone]], [[carta igienica]] o [[aranciaanguria|aranceangurie]]. Un'altra opzione consiste nel far ricorso a creme o altri prodotti con le capacità di accrescere il pianoro, venduti in [[televisione|tv]] da presentatori addirittura meno raccomandabili dello [[chef tony]]. Il limite estremo del processo porta la donna a sottoporsi ad un intervento di [[chirurgia]] estetica]], dove un simpatico ometto in camice inserisce due [[palle]] di silicone sotto la [[pelle]] delle protuberanze pettorali, rendendole tali e quali al [[pane]] pugliese di mia nonna Pina. Due sassi, insomma. La donna quindi può finalmente pavonneggiarsipavoneggiarsi con le amiche; tuttavia il [[piacere]] dura poco. Infatti le amiche, che sanno benissimo dell'intervento, non esiteranno a lanciarsi occhiatine d'intendimentointesa che faranno precipitare nella [[disperazione]] più nera la disgraziata. A meno che non siano sufficientemente idiote da credere alla [[storia]] del [[marito]]/compagno che, al buio in camera da [[letto]], ha confuso la valvola della [[bici]] con un [[capezzolo]] e ha cercato di gonfiarla. Due volte.<br />
==Invidia del seno nella donna==
 
Può anche accadere, nei casi più sfortunati, che ella muoia sotto un cumulo di [[macerie]] perché i soccorritori, esaminando i detriti ai [[raggi infrarossi]], scopriranno che al di sotto di essi di trovano solo due oggetti sferici, di colrecolore [[blu]]. Quindi nulla che valga la pena di trarreesser tratto in salvo.
Nella [[donna]] l'invidia del seno si manifesta nel modo più elementare del senso del termine [[invidia]]. Ossia nel voler [[assassinio|assassinare]] qualunque esemplare femminile che abbia un balcone più spazioso, anche solo in apparenza, per poi staccarglielo e aggiungerselo al proprio tramite un processo simile alla fagocitazione.
 
==Invidia del seno nell'uomo==
 
Nell'[[uomo]] il disturbo si manifesta nella forma di volontà di possesso delle sporgenze,; sia quelle della compagna che quelle di tutte le donne della [[terraTerra]], e può arrivare ai già citati casi estremi.<br />
[[immagine:Donne grasse nude.jpg|left|thumb|300px|Dite la verità, ragazze. Vi piacerebbe essere così, vero?]]
Generalmente si avvertono i primi sintomi all'inizio della [[pubertà]], quando il soggetto in [[esame]] si rende conto di essere rimasta inchiodata ai blocchi di partenza mentre le altre sono già lontane. A questo punto la [[donna]] comincia a covare un sentimento di [[odio|profondo rancore]] nei confronti della amiche/compagne che vanno in giro baldanzose, esponendo ai quattro venti la [[materia]] aggiunta e, talvolta, perdendo l'equilibrio con esiti disastrosi, non essendosi rese conto dello spostamento del [[baricentro]].<br />
 
[[immagineFile:Grassone con le tette.jpg|right|thumb|200px|Un uomo che, chiaramente, non soffre di invidia del seno.]]
La [[femmina]] invidiosa comincia perciò ad adoperare una serie di espedienti per aumentare il proprio bagaglio anteriore, o anche solo dissimularne la mancanza. I metodi più comuni consistono nell'imbottirsi il [[reggiseno]] di [[cotone]], [[carta igienica]] o [[arancia|arance]]. Un'altra opzione consiste nel far ricorso a creme o altri prodotti con le capacità di accrescere il pianoro, venduti in [[televisione|tv]] da presentatori addirittura meno raccomandabili dello [[chef tony]]. Il limite estremo del processo porta la donna a sottoporsi ad un intervento di [[chirurgia]] estetica, dove un simpatico ometto in camice inserisce due [[palle]] di silicone sotto la [[pelle]] delle protuberanze pettorali, rendendole tali e quali al [[pane]] pugliese di mia nonna Pina. Due sassi, insomma. La donna quindi può finalmente pavonneggiarsi con le amiche; tuttavia il [[piacere]] dura poco. Infatti le amiche, che sanno benissimo dell'intervento, non esiteranno a lanciarsi occhiatine d'intendimento che faranno precipitare nella [[disperazione]] più nera la disgraziata. A meno che non siano sufficientemente idiote da credere alla [[storia]] del [[marito]]/compagno che, al buio in camera da [[letto]], ha confuso la valvola della [[bici]] con un [[capezzolo]] e ha cercato di gonfiarla. Due volte.<br />
 
L’attrazione per la formosità prorompente è senza alcun dubbio molto diffusa nell'ambiente maschile ma una sconvolgente ricerca proveniente da oltreoceano, e più precisamente dall'[[Australia]], condotta da un gruppo di pissicologhe, sta rivoluzionando la visione della [[psicologia]] nel [[Italia|regno italico]]<ref>"''Dopo questo, nulla vi sembrerà come prima''". Dicono le ricercatrici.</ref>. <br />
Può anche accadere, nei casi più sfortunati, che ella muoia sotto un cumulo di [[macerie]] perché i soccorritori, esaminando i detriti ai [[raggi infrarossi]], scopriranno che al di sotto di essi di trovano solo due oggetti sferici, di colre [[blu]]. Quindi nulla che valga la pena di trarre in salvo.
 
Ordunque, pare che tutta la [[Psicologia|teoria psicoanalitica]] si basi sopra un colossale errore: la teoria dell'invidia del [[pene|pane]], ossia l'idea che le donne sarebbero divorate dal desiderio di possedere il birillo tra le gambe, e che tutte le [[donna al volante|insoddisfazioni e frustrazioni femminili]] derivino da questo, dovrebbe essere ribaltata come una [[frittata]] di cavoli. In realtà è piuttosto l'invidia dei preziosi accessori nei maschi a causare tutte le nevrosi femminili, perché essi vorrebbero possedere i preziosi paraurti di cui sono privi.<br />
==Invidia del seno nell'uomo==
 
Tutta la nostra [[cultura]] è evidentemente pervasa da un'atmosfera filo-mammella. E quale prova migliore se non guardare il mondo intronointorno a noi? [[giornale|Giornali]], televisioni, [[cinema]] e financo la rete [[Internet]] non sono forse pieni dei [[immagineFile:Fallo scolpito.jpg|left|thumb|200px|Tu ci vedi un cazzo? E invece è un capezzolo!]]graziosi respingenti femminili che regalano un generoso e caldo [[abbraccio]] all'uomo, pur essendo privi di braccia? Non si può voltare lo sguardo senza vedere rotondità, sinuosità, baie e insenature. Nemmeno la [[funzione|matematica]] è al sicuro. queste riviste e queste trasmissioni avrebbero lo stesso successo se pubblicassero foto di cetrioli giganti, stecche di somarelli, o verghe d'elefante<ref>Probabilmente no, ma siccome non lo fanno non potremo mai saperlo...</ref>?
Nell'[[uomo]] il disturbo si manifesta nella forma di volontà di possesso delle sporgenze, sia quelle della compagna che quelle di tutte le donne della [[terra]], e può arrivare ai già citati casi estremi.<br />
 
<br />
Anche i [[pene|simboli fallici]] non sfuggono a queste psicologhe, poiché in effetti risulta evidente che le rappresentazioniraffigurazioni pittoriche di [[montagna|montagne]], chiome di [[albero|alberi]] e perfino le cupole della cattedrali non sarebberorappresenterebbero affatto simboli fallici, bensì simboli delle dolci colline;. mentreMentre sigari e sigarette, cannoni e missili, il cappello del [[papa]]<ref>Quella cosa strana che nessuno ricorda mai come si chiami.</ref>, la proboscide dell'[[elefante]] e le sculture polinesiane<ref>Lo so che sai di cosa parlo, dannato pervertito!</ref> sarebbero ovviamente simboli del [[capezzolo]].<br />
[[immagine:Grassone con le tette.jpg|right|thumb|200px|Un uomo che, chiaramente, non soffre di invidia del seno.]]
D'altronde, anche la [[storia]] personale di ogni [[uomo]] è testimonianza della poderosa invidia. Il neonato cerca istintivamente il capezzolo e vi rimane attaccato come una sanguisuga polinesiana<ref>Ancora la Polinesia! Non può essere un caso! Chiamate [[Voyager]]!</ref>, gravi sono le sofferenze a cui va incontro attraverso lo svezzamento. Nessuno stupore quindi che in ogni bimbo si sviluppi un desiderio incontenibile di possedere quell'oggetto morbidoso, quello strumento [[Sentimento del puccioso|puccioso]] di sopravvivenza.
L’attrazione per la formosità prorompente è senza alcun dubbio molto diffusa nell'ambiente maschile ma una sconvolgente ricerca proveniente da oltreoceano, e più precisamente dall'[[Australia]], condotta da un gruppo di pissicologhe, sta rivoluzionando la visione della [[psicologia]] nel [[Italia|regno italico]]<ref>"Dopo questo, nulla vi sembrerà come prima". Dicono le ricercatrici.</ref>. <br />
 
[[immagineFile:Batista.jpg|right|thumb|190px|UnoSe chenon hahai tentatotette dipuoi farselesempre fartele crescere. Senza successo.]]
Ordunque, pare che tutta la [[Psicologia|teoria psicoanalitica]] si basi sopra un colossale errore: la teoria dell'invidia del [[pene|pane]], ossia l'idea che le donne sarebbero divorate dal desiderio di possedere il birillo tra le gambe, e che tutte le [[donna al volante|insoddisfazioni e frustrazioni femminili]] derivino da questo, dovrebbe essere ribaltata come una [[frittata]] di cavoli. In realtà è piuttosto l'invidia dei preziosi accessori nei maschi a causare tutte le nevrosi femminili, perché essi vorrebbero possedere i paraurti di cui sono privi.<br />
 
Finché i bambini sono piccoli il problema del confronto con le compagne d'[[asilo]] non si pone, però, ad un certo punto, le femmine sviluppano per conto proprio un pergolato personale;. mentreMentre i maschi disperati si ritrovano a becco asciutto, con un petto piatto come una [[tavola]] piatta, peloso come un [[gorilla]] peloso e [[vuoto]] come il [[Molise]]. Per di più sembra che la [[natura]] matrigna si sia divertita fino all'ultimo nel suo sadico [[gioco]] dotandolo di due miserabili capezzoli nemmeno funzionanti. Questo porta il [[maschio]] a rodersi nell'invidia delle prominenze femminili, facendo sviluppare così alle donne frustrazioni e nevrosi<ref>Il rapporto causa-effetto, per Dio! Non ditemi che non riuscite a cogliere il nesso!</ref>.
Tutta la nostra [[cultura]] è evidentemente pervasa da un'atmosfera filo-mammella. E quale prova migliore se non guardare il mondo introno a noi? [[giornale|Giornali]], televisioni, [[cinema]] e financo la rete [[Internet]] non sono forse pieni dei [[immagine:Fallo scolpito.jpg|left|thumb|200px|Tu ci vedi un cazzo? E invece è un capezzolo!]]graziosi respingenti femminili che regalano un generoso e caldo [[abbraccio]] all'uomo, pur essendo privi di braccia? Non si può voltare lo sguardo senza vedere rotondità, sinuosità, baie e insenature. Nemmeno la [[funzione|matematica]] è al sicuro. queste riviste e queste trasmissioni avrebbero lo stesso successo se pubblicassero foto di cetrioli giganti, stecche di somarelli, o verghe d'elefante<ref>Probabilmente no, ma siccome non lo fanno non potremo mai saperlo...</ref>?
Le dottoresse infatti, dopo lunghi studi condotti nelle docce delle associazioni sportive e nei [[bagno|bagni]] dei [[liceo|licei]], sono giunte alla conclusione che quello di cui discutono i maschi non siano le dimensioni del proprio [[pene|puntello]], bensì quelle che vorrebbero essere le dimensioni delle loro prugnette.<br />
Anche i [[pene|simboli fallici]] non sfuggono a queste psicologhe, poiché in effetti risulta evidente che le rappresentazioni pittoriche di [[montagna|montagne]], chiome di [[albero|alberi]] e perfino le cupole della cattedrali non sarebbero affatto simboli fallici bensì simboli delle dolci colline; mentre sigari e sigarette, cannoni e missili, il cappello del [[papa]]<ref>Quella cosa strana che nessuno ricorda mai come si chiami.</ref>, la proboscide dell'[[elefante]] e le sculture polinesiane<ref>Lo so che sai di cosa parlo, dannato pervertito!</ref> sarebbero ovviamente simboli del [[capezzolo]].<br />
[[immagineFile:Statuina di Buddha.jpg|left|thumb|200px|[[Buddha|Lui]] per arrivare al [[Nirvana]] ha dovuto farle spuntare.]]
D'altronde, anche la [[storia]] personale di ogni [[uomo]] è testimonianza della poderosa invidia. Il neonato cerca istintivamente il capezzolo e vi rimane attaccato come una sanguisuga polinesiana<ref>Ancora la Polinesia! Non può essere un caso! Chiamate Voyager!</ref>, gravi sono le sofferenze a cui va incontro attraverso lo svezzamento. Nessuno stupore quindi che in ogni bimbo si sviluppi un desiderio incontenibile di possedere quell'oggetto morbidoso, quello strumento [[Sentimento del puccioso|puccioso]] di sopravvivenza.
Inoltre, quasi sicuramente quell'infingardo di [[Freud]] ha prodotto la teoria dell'invidia dell'[[pene|asta]] per nascondere al mondo il suo profondo desiderio di golfi, che risulterebbe evidente anche dal suo vizio di tenere in bocca e succhiare grossi sigari<ref>Che, ricordiamo per quelli di voi che soffrono d'alzheimer, simboleggiano i capezzoli femminili.</ref>. Altro sintomo altrettanto nevrotico ed evidente è rappresentato dal suo lasciarsi crescere una barba lunga sino al petto: ovvio e diffuso surrogato maschile alla mancanza delle rotondità femminili.<br />
[[immagine:Batista.jpg|right|thumb|190px|Uno che ha tentato di farsele crescere. Senza successo.]]
Finché i bambini sono piccoli il problema del confronto con le compagne d'[[asilo]] non si pone, però, ad un certo punto, le femmine sviluppano per conto proprio un pergolato personale; mentre i maschi disperati si ritrovano a becco asciutto, con un petto piatto come una [[tavola]] piatta, peloso come un [[gorilla]] peloso e [[vuoto]] come il [[Molise]]. Per di più sembra che la [[natura]] matrigna si sia divertita fino all'ultimo nel suo sadico [[gioco]] dotandolo di due miserabili capezzoli nemmeno funzionanti. Questo porta il [[maschio]] a rodersi nell'invidia delle prominenze femminili, facendo sviluppare così alle donne frustrazioni e nevrosi<ref>Il rapporto causa-effetto, per Dio! Non ditemi che non riuscite a cogliere il nesso!</ref>.
Le dottoresse infatti, dopo lunghi studi condotti nelle docce delle associazioni sportive e nei [[bagno|bagni]] dei [[liceo|licei]] sono giunte alla conclusione che quello di cui discutono i maschi non siano le dimensioni del proprio [[pene|puntello]], bensì quelle che vorrebbero essere le dimensioni delle loro prugnette.<br />
[[immagine:Statuina di Buddha.jpg|left|thumb|200px|[[Buddha|Lui]] per arrivare al [[Nirvana]] ha dovuto farle spuntare.]]
Inoltre quasi sicuramente quell'infingardo di [[Freud]] ha prodotto la teoria dell'invidia dell'[[pene|asta]] per nascondere al mondo il suo profondo desiderio di golfi, che risulterebbe evidente anche dal suo vizio di tenere in bocca e succhiare grossi sigari<ref>Che, ricordiamo per quelli di voi che soffrono d'alzheimer, simboleggiano i capezzoli femminili</ref>. Altro sintomo altrettanto nevrotico ed evidente è rappresentato dal suo lasciarsi crescere una barba lunga sino al petto: ovvio e diffuso surrogato maschile alla mancanza delle rotondità femminili.<br />
<br />
Alle menti scettiche che non si accontentassero delle prove qui fornite le dottoresse rimandano alle parole di uomini famosi della storia:
 
{{quote|Le rivoluzioni non si esportano, ma nascono in seno al popolo|[[Che Guevara]], un altoaltro fissato dicon i sigari, dà chiari segni di invidia delle appendici pendule.}}
 
{{quote|C'è una differenza straordinaria fra un capezzolo bello e un capezzolo qualsiasi.|Norman Mailer si lamenta perché luii nonsuoi cenon l'hafunzionano.}}
 
{{quote|Ci sono sulla terra molte buone invenzioni: le une utili, le altre gradevoli: per esse la terra è amabile. E certe cose vi sono così bene inventate, da essere come il seno della donna: utili e piacevoli a un tempo.|[[Nietzsche]] afflitto dall'invidia per una volta non ha nemmeno voglia di far morire qualcuno.}}
 
[[immagineFile:Manuela Arcuri a tette fuori.jpg|right|thumb|250px|Non so a voi, ma a me lo fa proprio cadere...]]
===Conseguenze dell'invidia del seno nell'uomo===
 
L'invidia del seno può portare a due gravi conseguenze, studiate anche queste a fondo dall'equipe delle <sdel>tardon</sdel> dottoresse australiane:
 
*La prima conseguenza è quella che affligge tutti gli uomini indiscriminatamente: la sensazione di inadeguatezza davanti ad una funzione inversacofunzione del coseno di abbondanti dimensioni. In questa situazione l'[[uomo]] si sente insicuro e regredisce ad uno stadio infantile. In parole povere: gli si ammoscia.
 
*La seconda possibile conseguenza è l'incapacità di controllare il desiderio ed il ricorso alla [[chirurgia]] estetica come nel caso della donna. A [[Casablanca]].
 
 
 
 
==Conclusioni==
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*I [[comunista|bolscevichi]] erano così tristi perché non potevano avere le loro sinuosità reddituali come i capitalisti.
*I [[barbone|barboni]] non si radono non perché sono poveri ma perché preferiscono coltivare l'illusione di possedere una macchina fornita di airbag.
*I maschi che si accarrezzano la [[barba]] vorrebbero in realtà palparsi le tette<ref>Sì, alla fine ho finito le immagini edulcorate...</ref>.
*I maschi che si radono sono fidanzati con delle maggiorate e questo lenisce l'invidia<ref>Io, per esempio, mi rado tutte le mattine.</ref>.
*Le donne che fumano sono [[frocia|lesbiche]].
 
 
==Voci correlate==
 
*[[Psicologia]]
*[[Invidia del pene]]
*[[SigmundComplesso Freuddi Edipo]]
*[[Complesso di Elettra]]
 
==Note==
{{legginote}}
<references/>
 
{{Portali|Sesso}}
 
[[Categoria:Psicologia]]
[[Categoria:Sessualità]]
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