Inseguire la fama a tutti i costi in modo da avere in futuro una voce su Nonciclopedia: differenze tra le versioni

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===Il pensiero dei filosofi antichi===
Nell'antica Grecia il tema è sempre stato al centro di un acceso dibattito. Secondo [[Socrate]] i [[Nonciclopediano|Nonciclopediani]] non avevano la consapevolezza di non sapere che secondo lui era il fondamentale movente che spingeva alla conoscenza, per cui inseguire la fama a tutti i costi in modo da avere in futuro una voce su [[Nonciclopedia]] spingeva verso una verità illusoria. Platone invece scrisse che avere una voce su [[Nonciclopedia]] era il fondamento su cui si basava la sua teoria dell'immortalità dell'anima, mentre Aristotele sosteneva che ciò che il pensiero è in potenza, [[Nonciclopedia]] lo è in atto.
 
===Nell'Impero Romano===
Nei secoli di storia dell'[[Impero Romano]], Nonciclopedia attraversò un momento di crisi. Una testimonianza scritta dell'imperatore [[Marco Intestino Crasso]], riporta: ''"Nonciclopedia parla solo di [[Emo]], [[Truzzi]], [[Metallari]], [[Chuck Norris]] e di altre cose [[A nessuno importa|di cui non importa a nessuno]]. E mi hanno fatto rosikare con la loro pagina sui [[Tokio Hotel]] quei bastardi"''. Tuttavia non mancavano voci fuori dal coro, come quella di [[Nerone]] che per avere la propria pagina ha messo fuoco alla città di [[Roma]] scommettendo che sarebbe riuscito a spegnerla pisciandoci sopra.
 
===La posizione di Karl Marx===
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