I racconti di Canterbury: differenze tra le versioni

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|sceneggiatura=[[Pier Paolo Pasolini|Pierpy Facciodasolo]]
|anno=[[1972]]
|genere={{s|<del>Commed}}</del> {{s|<del>Grot}}</del> {{s|<del>Dramm}}</del> Zozzo
|colore=Soprattutto rosa-carne
|suono=Gemity Surround
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'''I racconti di Canterbury''' è un film del 1972, scritto e diretto da Pier Paolo Pasolini, tratto dall'omonima opera di [[Geoffrey Chaucer]], considerato da molti il padre della letteratura inglese e da molte "un vecchio porco depravato".<br /> È l'episodio centrale della cosiddetta "trilogia della vita" di Pasolini, segue [[Il Decameron]] ([[1971]]) e precede [[Il fiore delle Mille e una notte]] ([[1974]]). Nel primo film il [[regista]] aveva attinto all'opera di [[Boccaccio]], in questo estrae otto racconti da quella di Chaucer (interpretato da lui stesso) rielaborandoli in chiave di [[Boh|drammedia grottescomica]]. <br />Nel prologo, Geoffrey Chaucer decide di partire con alcuni [[pellegrini]] per Canterbury, un viaggio organizzato che prevede 5 giorni (2 notti) a mezza pensione, bibite escluse e tessera animazione obbligatoria. Per ingannare il tempo ciascuno racconta delle storie, delle quali lo scrittore prende nota, collegate tra loro secondo la dinamica a [[cazzo di cane]] tipica dei suoi primi lavori. Il risultato è comunque godibile, ancor più nel film, nel quale forse ci si perde l'elegante descrizione dei personaggi, ma si guadagna moltissimo in [[culi]] e [[tette]]. Per queste componenti, già ampiamente profuse nel capitolo precedente, in Italia il film venne censurato, mentre a [[Berlino]] vinse l'[[Festival del cinema|Orso d'oro come miglior film]].
{{cit2|La libertà sessuale è necessaria alla creazione?<br />Sì.<br />No.<br />O forse sì.<br />No, no, certamente no.<br />Però... sì.<br />No è meglio no.<br />O sì?|Pier Paolo Pasolini, accusato di oscenità per questo film, chiarisce al giudice i suoi pensieri riguardo al sesso giocoso.}}
Il film è frutto di una coproduzione cinematografica tra [[Italia]], [[Francia]] e {{s|<del>Gran bella gnoc}}</del> [[Gran Bretagna]].
 
{{Riquadro
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|stile-riquadro=font-size: 100%; border-radius: 1em;
|testo='''ATTENZIONE!''' Le immagini contenute nella trama sono [[V.M. 18|riservate ad un pubblico adulto]], quindi:<br />se avete la [[patente]] ma vale solo per la [[Macchina 50|Jeep di Barbie]],<br />se il [[pelo]] visibile sul torace è quello del [[gatto]] che avevate in braccio due minuti fa,<br />se non vi radete due volte a settimana la [[barba]] (o la [[passera]]),<br />siete pregati di {{s|<del>levarvi dalle pa}}</del> desistere dal proseguire la lettura.<br /> La vostra [[vista]] ve ne sarà grata.
|file-sx=Bollino rosso papocchio.png
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== Trama illustrata ==
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File:film I racconti di Canterbury scena 1.jpg|La giovane Maggio, sposata col vecchio e cieco Ser Gennaio, è corteggiata anche da un bel ragazzo... [[boh]], forse di nome [[Aprugno]]. Ella non riesce davvero a decidere tra i due amori della sua vita: i [[soldi]] e il {{s|<del>ca}}</del> [[Sesso|calore dei sentimenti]]. Grazie ad un incantesimo del [[Mago Galbusera]] (che in realtà stava cercando di ottenere il [[nocino]] dalle melanzane) al primo torna la [[vista]], proprio mentre la moglie è intenta a farsi visitare le tonsille dal secondo. La donna farà credere al marito che è stato frutto della sua [[immaginazione]], perché è poco che ha ripreso a vedere e quindi [[Cazzata|può capitare]].
File:film I racconti di Canterbury scena 2.jpg|Due [[Gay|uomini diversamente eterosessuali]], che stanno [[Sesso anale|contravvenendo alla regola base della procreazione]], vengono sorpresi da una spia dell'[[Inquisizione]]. Un inquisitore si reca dal primo dei due sodomiti e si fa corrompere per non denunciarlo, il secondo invece non possiede un soldo e viene quindi arrestato. Dopo essere stato sottoposto a [[sparticulo]], e altri simpatici passatempi, il tizio finisce scritturato per il [[Reality show|reality]] ''[[Nonbooks:Creare un reality show di successo|Il rogo dei famosi]]''. Lo spione, che si rivelerà essere il [[Diavolo]], si finge [[amico]] dell'inquisitore e poi gli fotterà soldi e [[anima]].
File:film I racconti di Canterbury scena 3.jpg|Il giovane Perkin imperversa nella città di Londra vivendo di espedienti e raggiri. La sua giornata tipo è equamente divisa tra lo sfuggire alla [[polizia]] ed evitare il [[lavoro]]. Due tizi appena conosciuti lo invitano a passare la notte con una [[prostituta]], moglie di uno dei due. Al risveglio Perkin è euforico, ma il nuovo giorno gli insegnerà presto quattro cose: che un sogno svanisce inevitabilmente all'alba; che una [[puttana]] vuole essere sempre pagata; che le [[Senso dell'umorismo femminile|ragazzine londinesi non sanno stare allo scherzo]]; che la [[gogna]] è divertente solo per gli spettatori.