Hosni Mubarak: differenze tra le versioni

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=== I primi anni e la presa del potere ===
[[File:Mubarak il grande dittatore.jpg|right|thumb|Anche il cinema ha reso indimenticabile la figura di Mubarak.]]
Hosni Mubarak nasce nel 17 a.C. nell'oasi di [[La mummia|Ahm Shere]], da [[padre]] cammellaro e [[mamma]] faraona<ref>Non quella che si mangia.</ref>.<br /> All'età di 8 anni entra alla [[ManualiNonbooks:Diventare un dittatore|scuola per dittatori]] fondata al [[Cairo]] con il sussidio dell'[[UNICEF]].
Con la sua brillante tesi di laurea dal titolo "Io, me e Mubarak" ottiene ampia visibilità all'interno della classe militare egiziana. Le sue rivoluzionarie idee di strategia militare, copiate dal [[De bello gallico|De brodo gallico]] di [[gaio Giulio Cesare|Giulio Cesare]], un amico [[Trombamico|intimo]] di sua mamma, vengono applicate nella [[guerra|contesa civile]] contro gli {{censura|ex schiavi}} [[Ebreo|ebrei]], desiderosi di vendetta per la [[Legge Bossi-Fini|legge anti immigrazione]] voluta da suo nonno [[Ramesse II]]. Mubarak, che fin da piccolo odia {{citnec|stare con i piedi per terra}}, viene posto al comando della squadriglia aerea "Carriola Ronzante", uno stormo di biplani e triplani risalenti alla[[ guerra di secessione americana]]. Il piccolo e pacioccoso Muby, che a terra può sembrare il solito [[lavavetri]]/[[kebabbaro]]/[[muratore]]/a voi la scelta, in aria si rivela un degno seguace di [[Hans Ulrich Rudel]], riuscendo ad abbattere 18 [[mongolfiera|mongolfiere]], 41 palloni sonda e 2 aerei cargo. Egiziani. Il ragazzo giustificò il [[fuoco amico]] durante il processo così:
{{Quote|Ho dimenticato di mettere gli occhiali, capita certe volte, no? |Hosni Mubarak }}
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== La {{censura|corruzione}} dilagante ==
 
Mentre il faraone Muby trascorreva le giornate in [[Sesso anale|meditazione]] ed apprendeva l'uso della [[forza]], i suoi soldati mettevano a ferro e fuoco lento le città: [[Stupro|stupri]], [[ManualiNonbooks:Rapina a mano armata|rapine]]..
 
{{psicocrimine}}
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{{quote|Peccato sia morto così: era un giovane bello e abbronzato, sarebbe potuto diventare un grande premier come me.}}
 
Queste parole blasfeme scatenarono la maledizione di Tutosfigathon, che si abbatté sull Egitto, ma non sull'[[Italia]] poiché era come [[ManualiNonbooks:Sparare sulla Croce Rossa|sparare sulla croce rossa]]. Subito il cielo si fece negro, le acque del Nilo si trasformarono in [[vino|lambrusco]], ma essendo gli egizi astemi per religione non poterono approfittarne, mentre gli ebrei e i [[Turista|turisti]] stranieri erano felici di lasciarsi annegare nel fiume. Le strade vennero infestate da [[truzzo|truzzi]] a [[cammello]] vestiti con le [[kefiah]] rosa shocking di [[Dolce & Gabbana]], ai piedi le infradito di [[Versace]] color seppia, con i [[ak-47|kalashnikov]] di [[Hello Kitty]] in gobba ai loro cammelli griffati [[Sweet Years|Sweet Intifada]]. Come se non bastasse, a tutti i [[Figlio di papà|figli maschi primogeniti]] spuntò un ciuffo biondo platino in testa impossibile da estirpare, uguale a quello di [[Cristiano Malgioglio|Malgioglio]], mentre le donne divennero sempre più attratte da sex symbols stranieri come [[Leopoldo Mastelloni]], ignorando i [[sesso|doveri coniugali]] verso i [[Marito|mariti]]. Per completare la distruzione, fu proclamato dalla [[CGIL|CGEL]]<ref>Confederazione Generale Egiziana del Lavoro.</ref> lo [[sciopero]] generale delle prostitute per ottenere gli stessi diritti di Ruby. Di fronte a queste calamità, tutti gli uomini scatenarono la loro collera verso Mubarak, colui che aveva fatto entrare il blasfemo e sacrilego Nano iettatore nel paese.<br />
Dopo settimane di rivolte, e con l'aiuto decisivo dello sciopero della fame di [[Marco Pannella]], il regime di ferro di Mubarak si è dissolto come sabbia. Mubarak cercò allora la salvezza sperando di attraversare il confine travestito da pastore, ma il suo [[Rolex]] tempestato di [[zaffiro|zaffiri]] attirò l'attenzione delle guardie di confine: venne quindi arrestato e condotto con la camicia di forza all'[[Arkam Asylum]], dato il suo rifiuto ad essere chiamato per nome e non più con l'appellativo "faraone".