Gustav Klimt: differenze tra le versioni

 
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'''Gustav Klimt''' ([[Vienna]], 14 [[luglio]] [[1862]] – Neubau, 6 [[febbraio]] [[1918]]) è stato un [[pittore]] [[Austria|austriaco]], uno dei massimi esponenti dell'[[Art Nouveau]] (stile Liberty in Italia, stile libero in vasca).<br />
Una delle caratteristiche più importanti dello stile del pittore è l'[[ispirazione]] alla [[natura]], di cui studia gli elementi strutturali, traducendoli in una linea dinamica e ondulata. Semplici figure sembravano prendere vita e evolversi naturalmente in forme simili a [[piante]] o fiori. La coltivazione e consumo di ''Salvia Divinorum'' (anche nota come Maria Pastora), è stata senza dubbio molto influente nel suo percorso artistico.
 
{{Quote|Signorina, perché si è messa un cappello a forma di garofano?|Gustav Klimt, fatto come una pigna, rivolto al [[postino]]}}
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delle possibilità.
 
Dopo averne <sdel>stupr</sdel> utilizzate 12 resta senza modelle, decide quindi di abbandonare il suo laboratorio e spostare la produzione dei quadri in un [[bordello]].
 
=== Periodo Postribolare ===
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=== Periodo Confusionale ===
Il passaggio dalla spartana cultura [[prussia|prussiana]] all'opulenza francese getta Gustav nello [[sgomento]]. Meglio la tetta a coppa di champagne (in voga a Vienna) o la ''zinnona parigina''? Questo forte dilemma esistenziale si riversa nei suoi dipinti, il tratto si fa incerto e le colorazioni meno impetuose. A questa crisi creativa, si aggiunge presto una disperata situazione economica. A [[Parigi]] le <sdel>zoccol</sdel> modelle costano molto (complice il declassamento dei [[BTP]] austriaci con lo [[spread]] a 560 sui francesi e il frazionamento dello swap in controtendenza con i Lease-back) e per Klimt è la [[bancarotta]].
 
Poco prima di abbandonare Parigi conosce la sua futura moglie Emilie, ritrova di getto ispirazione e talento. Uno dei capolavori del pittore viene dipinto proprio in quei giorni. Il quadro fu esposto al rientro a [[Vienna]] col titolo '''Il Bacio''' (la censura viennese non autorizzò quello precedente, col quale era stato presentato a Parigi).
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Il rinnovato contatto con una natura incontaminata e la temporanea assenza della moglie poteva favorire una nuova fase creativa, nonché il riformarsi delle [[muco|mucose nasali]] atrofizzate. Nuovi colori, nuovi sapori e soprattutto nuovi odori, l'[[Italia]] era il luogo ideale per rigenerarsi a nuova vita. Purtroppo la lontananza dall'amata lo condusse presto alla [[depressione]].
 
Cercò di alleviare la sofferenza cercando rifugio nella droga. Se le sostanze stupefacenti non erano facilmente reperibili sul suolo italico, nella Roma di [[Pio X]] era praticamente impossibile. Dovette ripiegare su alcuni preparati consigliati dal suo [[cocchiere]]: ''[[coda alla vaccinara]], [[trippa]] e rigatoni con la [[pajata]]''. L'umore migliorò notevolmente e la pittura ne trasse giovamento, fino a sfociare in uno dei suoi più grandi capolavori: '''L'albero della vita'''.
 
Fulgore e divisionismo cromatico, acquisizione artistica del simbolismo [[decadentismo|decadentista]], espressione dell'inconscio attraverso il segno pittorico. Di questa opera possiamo estrapolare e commentare alcuni elementi fondamentali:
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[[Categoria:Vecchi puttanieri]]
[[Categoria:Tossici]]
[[Categoria:Morti]]
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