Guerra umanitaria: differenze tra le versioni

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Quel birbante di [[Saddam Hussein]], il nemico di sempre, il dittatore spregevole, quell’immonda merda… insomma, aveva pensato di poter prendersi gioco dell’America. Per fortuna gli Stati Uniti d’America vigilavano da tempo: l’amicizia che sembravano accordare al terrorista era infatti tutta una finta, parte di un complicato piano per tenerlo tranquillo ed aspettare il momento buono per levarlo di mezzo e liberare il petrol… la ricchh… sì, la popolazione irachena. Peccato per quel migliaio di curdi sterminati nel frattempo… ma solo così oggi possiamo goderci un Iraq democratico, sicuro e in pace…
===Libia===
[[File:Guerra_Umanitaria.png|thumb|left|500px600px|Il Medio Oriente, secondo una florida ed accurata visione umanitaria occidentale.]]
Non è andata meglio al leader libico [[Gheddafi]], anche lui cascato nel tranello ordito dal premier italico [[Silvio Berlusconi]], il quale riuscì a convincere il bruto di volere a tutti i costi una vantaggiosa alleanza con il solidissimo regime dell’ex colonia e vantaggiosi scambi economici (importazione di [[bunga bunga]] in cambio di [[clandestini]]).
Le ribellioni che hanno sconvolto il mondo arabo non hanno però risparmiato la Libia, malgrado l’amore che il popolo, a suo dire, proverebbe verso la sua persona e la sicurezza derivante dall’alleanza stretta con l’[[Italia]]. Gheddafi ha reagito con ferocia alle violente manifestazioni d’amore del suo popolo e quegli arrivisti rivoluzionari dei [[Francia|francesi]] non ci hanno pensato due volte a farsi avanti, trascinandosi dietro tutta la compa.
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