Gorgoni: differenze tra le versioni

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Al compimento della maggiore età, Perso ricevette un dono da ogni divinità dell’Olimpo: il fratellastro Ermes gli donò una falce di prima qualità per tosare i prati dell’Arcadia, la sorellastra [[Atena]] uno specchietto per sistemarsi il kajal nero durante i concerti rock. Le Parche, vecchie com’erano, non ebbero né tempo né voglia di compragli qualcosa di decente; quindi gli donarono il loro unico occhio di vetro e il loro ultimo dente d’oro. Le Ninfe, tirchie come al solito, rubarono i [[scarpe|calzari]] alati ad Ermes e li consegnarono al festeggiato; lo zio [[Ade]] gli regalò un cappello dei Lakers, che il ragazzo non guardò neppure. Infine, Perso ebbe dal padre il più grande dono di tutti: un biglietto per il concerto delle Gorgoni.
[[File:Metallaro dentro frigorifero.jpg|thumb| left | 300px | Immagine del Profilo Facebook di PersoPerseo.]]
Tuttavia, la sera del concerto, si [[ubriachezza|ubriacò]] talmente tanto, che perse il biglietto. Provò anche a recuperare i soldi per comprarne un altro, vendendo sé stesso; però, l’alcool in corpo era talmente tanto, che ciò non andò a buon fine.
 
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Tutte queste emozioni, per il microscopico cervello del povero Perso, erano davvero troppo. Egli si travestì di nuovo, montò su Pegaso e sgattaiolò tra la folla di metallari gasati.
 
Perso riuscì a portarsi a casa un [[souvenir]] di quel mega-trip: la testa di Medusa. Da quel girnogiorno la portò sempre con sé come portafortuna. Lui e i suoi amici passarono serate indimenticabili, divertendosi a pietrificare i passanti per sfizio. Tra gite estive e scappatelle invernali, dopo un paio danni, praticamente metà degli abitanti della [[Grecia]] era stata pietrificata. Fu allora che intervenne Atena, confiscandogli la testa e nascondendola in un luogo così misterioso, che il ragazzo non l’avrebbe mai trovata: il proprio scudo.
 
Dopo queste sconcertanti vicissitudini, tutti si dimenticarono di organizzare un [[funerale]] decente per la povera cara Medusa.