Gorgoni: differenze tra le versioni

{{Cit|Forco, amore, vieni a vedere le tue figlie! Guarda che…che ... aaaaargh! Che orroreeee!!!|Ceto tenta di mostrare le tre neonate al marito Forco}}.

{{Cit|Va bene, tesoro…quandotesoro … quando il cardiologo avrà stabilizzato i tuoi infarti, mi spiegherai perché le nostre figlie hanno artigli ed ali. Ci tengo anche a ricordarti che noi siamo mezzi pesci…|Forco cerca, invano, di sdrammatizzare la situazione.}}

{{Cit|Ha perso la testa per me!|L’unico commento di Perso[[Perseo]] sul concerto di [[Medusa]].}}

Le '''Gorgoni''' furono una tri-band [[rock]] formata da tre sorelle, figlie dei mostri marini [[Forco]] e [[Ceto]]. L’identità sessuale dei genitori non è ancora stata accertata, come non è chiaro il fatto che tutte e tre le figlie fossero dotate d’ali.

Steno, Euriale e [[Medusa]] erano sexy e alla [[moda]]: avevano ali d'[[oro]], mani con artigli di [[bronzo]], zanne di [[cinghiale]] e [[serpenti]] al posto dei [[capelli]]. Era inevitabile che chiunque le guardasse rimanesse pietrificato dalla loro bellezza naturale.

Di fatto, Medusa è tutt’oggi considerata la Gorgone per antonomasia. Era mortale, ma possedeva una voce divina, seconda solo a Suor Cristina di [http://it.wikipedia.org/wiki/[The_Voice_of_Italy| The Voice]]. Arrotondava lo stipendio lavorando come portinaia del mondo degli [[Ade|Inferi]], profumatamente pagata da [[Proserpina]].

[[File:Ragazza Metallara con smorfia stupida.jpg|thumb| right | 300px | Medusa, dopo essere stata maledetta da [[Atena]]. ]]

A quattordici anni, la giovane e fresca Medusa fu sedotta dal vissuto [[Poseidone]]. La giovane Gorgone era perfettamente conscia della propria bellezza, quindi stuzzicò il dio marino indossando una maschera di [[Atena]]. Questi, spinto dall’[[entusiasmo]], portò la fanciulla a casa della stessa Dea della Ragione, per insegnarle tutto sull’[[amore]]. Atena, giunta a casa e cogliendo in fragranteflagrante lo zio con una minore, s’infurio moltissimo e cercò di colpire Poseidone con un [[anatema]] che uccide. Tuttavia, egli fu pronto di riflessi e si scostò in tempo. Non fu altrettanto fortunata la povera Medusa, che rimase vittima dell’incantesimo e fu condannata alla bruttezza eterna.

Questo giovane era uno dei tanti bastardi di [[Zeus]] e si chiamava Perso, o [[Perseo]]. La grafia esatta del suo nome è andata anch’essa perduta nei secoli dei secoli.

Al compimento della maggiore età, Perso ricevette un dono da ogni divinità dell’Olimpodell’[[Olimpo]]: il fratellastro [[Ermes]] gli donò una falce di prima qualità per tosare i prati dell’Arcadia;, la sorellastra [[Atena]] uno specchietto per sistemarsi il [[kajal]] nero durante i concerti rock. Le [[Parche]], vecchie com’erano, non ebbero né tempo né voglia di compragli qualcosa di decente; quindi gli donarono il loro unico occhio di vetro e il loro ultimo dente d’oro. Le [[Ninfe]], tirchie come al solito, rubarono i [[scarpe|calzari]] alati ad Ermes e li consegnarono al festeggiato; lo zio [[Ade]] gli regalò un cappello dei Lakers, che il ragazzo non guardò neppure. Infine, Perso ebbe dal padre il più grande dono di tutti: un biglietto per il concerto delle Gorgoni.

Perso riuscì a portarsi a casa un [[souvenir]] di quel mega-trip: la testa di Medusa. Da quel girnogiorno la portò sempre con sé come portafortuna. Lui e i suoi amici passarono serate indimenticabili, divertendosi a pietrificare i passanti per sfizio. Tra gite estive e scappatelle invernali, dopo un paio danni, praticamente metà degli abitanti della [[Grecia]] era stata pietrificata. Fu allora che intervenne Atena, confiscandogli la testa e nascondendola in un luogo così misterioso, che il ragazzo non l’avrebbe mai trovata: il proprio scudo.

InDopo tuttoqueste questosconcertanti vicissitudini, tutti si dimenticarono di organizzare un [[funerale]] decente per la povera cara Medusa.

{{Cat|[[Categoria:Divinità}}{{Cat|]][[Categoria:Creature leggendarie}}.]]