Gnefro: differenze tra le versioni

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{{Creature leggendarie}}
[[File:Gnefro colpisce Gandalf e Bilbo.jpg|right|thumb|320px|Sgruffapinzo, uno gnefro emigrato nella [[Terra di Mezzo]], colpisce con un doppio calcio volante [[Ganjalf|Gandalf]] e [[Bilbo Baggins|Bilbo]] per avergli preferito il [[nano]] Bombur.]]
{{Wikipedia|testo=La pagina '''[[Wikipedia:it:Gnefro|Gnefro]]''' è presente anche su [[Wikipedia]], ma è scarna e avvilente. Meglio questa.}}
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{{cit2|[[Ambarabaciccicoccò|Ambarabà ciccì coccò]] uno '''gnefro''' sul comò,<br />che cagava accovacciato nella borsa di un prelato,<br />quel pretaccio si adirò: Alìbabbà mimì e cocò!|Duilio Spumone, ''Filastrocche all'uso ternano'', [[San Gemini]] ([[Terni|TR]]) [[1964]].}}
 
Lo '''gnefro''' è una creatura leggendaria tipica della cultura popolare dell'[[Umbria]]; i più ci scuseranno per aver usato le parole "cultura" e "Umbria" nella stessa frase. In particolare vive nella zona della Valne{{s|<del>g}}</del>rina, in gruppi più o meno numerosi nei pressi della cascata delle Marmore, da loro chiamata ''Gran Burrone''. Secondo la tradizione popolare è di bassa statura, si muove ricurvo su se stesso, ha grosse orecchie sporgenti e piccoli occhietti cattivi, indossa sempre un cappello a punta. Proviamo a visualizzare mentalmente [[Giulio Andreotti]] all'asilo col cappello da somaro, dovremmo esserci. È di fatto assimilabile ad un [[folletto]], parla il dialetto dei folletti, si muove come uno di loro, sulla carta d'identità c'è scritto "Professione: Folletto", insomma è un cazzo di folletto a tutti gli effetti, e a termine di legge<ref>Direttiva 2008/48B/CE: Cittadinanza per gli Gnefri, fuoco per i [[zingari]]</ref>. Lui però ci tiene alla differenza e, come ben sanno gli abitanti della zona, ''"Mai contraddire uno gnefro!"''.
 
== Etimologia ==
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{{cit2|Uno gnefro è in grado di restare sott'acqua per un tempo indefinito, ma non è capace di riemergere.|Mūḩsin Fiḩammadiev, ''Un popolo di cattivi nuotatori'', Kurskaijn [[1969]], Ed. Pandev.}}
[[File:folletto arrestato.jpg|left|thumb|320px|Uno gnefro di Fontechiaruccia (TR) arrestato nel '91 a Miami da [[Horatio Caine]], quando era più giovane e grasso.]]
Stando alle testimonianze appare ai viandanti nel bosco che costeggia le sponde del Ne{{s|<del>g}}</del>ra, esclusivamente di notte. Per quale assurdo motivo un [[tizio]] debba recarsi da solo (a notte fonda e a piedi) in un bosco non s'è mai capito, di solito succede solo nei film [[horror]], e finisce puntualmente male. Lo gnefro si presenta a volte con l'aspetto di un bambino grazioso, altre con le fattezze di un piccolo [[gnomo]] con pelle cresposa. Nel primo caso meglio non importunarlo, con i minori non si scherza e non conviene sperare che finisca, [[Silvio Berlusconi|come per altri]], con "[[Procedimenti giudiziari a carico di Silvio Berlusconi|il fatto non costituisce reato]]". C'è anche chi afferma di averli visti ballare attorno al fuoco di un copertone, agghindati con calze a rete e pelliccetta ecologica, ma il mondo accademico gli ha revocato i fondi per la ricerca e li ha etichettati come "inconcludenti visionari", sminuendo così la loro [[Puttan Tour|rigorosa indagine antropologica]].<br />Le leggende narrano che gli gnefri si divertano a importunare i viandanti
solitari con piccoli dispetti, finalizzati per lo più a spaventarli, senza però arrecare danni reali. Grazie ai loro piccoli poteri magici posso tramutare le persone in [[fagiani]], in molti casi è un miglioramento.<br /> Alcuni li considerano veri e propri folletti protettori delle case, infatti la maggior parte di loro per campare installa [[antifurto]] per abitazioni, mentre il ramo originario della [[Zingaria]] è nel [[Furto con scasso|settore pulizie rumorose]].
 
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== Note ==
 
{{Legginote}}
{{Note|2}}