Giuseppe Parini: differenze tra le versioni

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* '''Alcune poesie di Ripano Eupilino'''; opera pubblicata sotto pseudonimo da Giuseppe Parini temendo facesse cagare, ottiene un successo clamoroso, tuttavia gli enormi incassi non vanno a Parini ma ad un [[benzinaio]] della Val Brembana che si chiamava appunto Ripano Eupilino. Dopo aver scoperto l'enorme somma persa Parini tenta il suicidio, chiudendosi in una gabbia di [[Leone|leoni]] affamati; tuttavia quei leoni erano [[vegani]] e il tentativo fallisce.
* '''Dialogo sopra la nobiltà'''; opera che Parini pubblica col suo vero nome, sperando di fare denaro e non ripetere gli errori del passato. Non calcolò tuttavia che gli insulti contro i nobili, corredati di [[bestemmia|bestemmie]], imprecazioni, disegni osceni e molto altro alto avrebbero attirato le loro ire. Infatti assoldarono dei sicari che gonfiarono Parini come una zampogna.
* '''Il Giorno'''; non sapendo che fare Parini decide di spiare un [[nobiltà|aristocratico]]; da tale spionaggio nasce quella terrificante opera nota come ''Il Giorno'', in cui descrive al rallentatore e minuziosamente ogni minuto della giornata del nobile, partendo dalla pisciata mattutina, con annessa sgrullata, per arrivare al pranzo, la passeggiata a Parco Sempione, la limonata a Parco Sempione, la scopata a Parco Sempione, il ritorno a casa, la cagata, e infine la serata al Fabrique di [[Marcelo Burlon]] dove il nobile sboccia l'Armand de Brignac. La narrazione si blocca alle 02:34 quando il nobile si accorge di essere spiato e gonfia Parini come una zampogna. L'opera è terribilmente lenta, noiosa, Parini se ne rende conto e la pubblica col nome di [[Vittorio Alfieri]].
[[File:Paperino con rigonfiamento sulla pancia che somiglia ad una erezione.jpg|right|thumb|250px|Il Parini senile era davvero un pervertito, si eccitava per tutto. Qui è ritratto dopo aver visto una vertebra di moffetta lievemente somigliante a una vagina]]
* '''Le Odi'''; cominciate a scrivere subito dopo la pubblicazione del Giorno, che costrinse Alfieri, ritenutone l'autore, a scappare in [[Inghilterra]] per sfuggire ai critici infuriati, le Odi rappresentano il terrificante calo d'ispirazione di Parini, che non sapendo più cosa scrivere si mette a descrivere poeticamente ogni cosa vedesse o accadesse, anche le più stupide ed inutili, e si ricordano:
Picciotti, Nerdoni, Rullatori, sloggiatori
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