Giuliano l'Apostata: differenze tra le versioni

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{{Cit2|Non nominarenominà iler nome dide Giove, Saturno, Bacco, Venere, Marte e tutti gli quell'altri invano|Giuliano riscrive il secondo comandamento}}
[[File:Giuliano l'Apostata imperatore.jpg|right|thumb|350px|Giuliano con la sua barba da intellettuale figo.]]
 
'''Giuliano l’Apostata''' (Flavius Claudius Iulianus la Prostata), [Istanbul 0, – Ctesifonte, 33] è stato l’ultimo imperatore romano pagano che si ricordi e il primo imperatore romano letterato che si dimentichi.
 
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== La prigione ==
 
Essendo molto precoce, Giuliano finisce in [[galera]] a undici anni, grazie all’intercessione dell’imperatore Costanzo, che essendo cristiano gli impone di sapere a memoria il catechismo ed essendo ariano non sopporta i parenti. Con lui difatti finisce in galera, chiamata non sanno bene perché ''Il Macello'', anche il fratellino francese [[Gallo]], che presto verrà fatto a pezzi per fare il brodo. Giuliano allora fa [[quattro|due più due]]: i cristiani lo costringono a dire le preghiere prima di mangiare, non gli permettono di farsi le suore, gli sterminano la famiglia, gli cucinano il fratello e cercano di corromperlo sessualmente. Giuliano prende una decisione definitiva: piuttosto diventerà pagano, anzi Apostata.
 
== In giro ==
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== La fine della disgrazia ==
 
Quindi, una mattina che si era svegliato male, Costanzo prima lo nomina [[Cesare]], poi gli dà in moglie Elena di [[Troia]] e, prima di lasciarsi prendere la mano e dargli appunto anche la mano lo spedisce alla Malpensa e di qui in [[Francia]], l’odierna Gallia. Giuliano ha ora circa ventiquattro anni, ormai è un ometto e può fare come cazzo gli pare. A Parigi, prima sbriga un paio di fatture rimaste in sospeso, poi legge ancora un po’ di Foucault, scrive qualcosa e, tra una scopata e l’altra con Elena, spezza le[[ corna]] a dei [[barbari]] puzzolentifetenti.
 
== L’impero ==
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A Costanzo naturalmente non va proprio giù che Giuliano vinca di qua e di là come uno stronzo di generale qualunque mentre lui, l’imperatore, non riesce a battere nemmeno uno [[stronzo]] di persiano. Allora manda a dirgli tramite il tribuno Indecenzio che gli spedisca subito i suoi soldati più intolleranti in oriente, e i soldati xenofobi di Giuliano in tutta risposta prendono a calci in culo l’[[albanese]] Indecenzio dicendogli di dire all’imperatore che adesso l’imperatore è Giuliano. Costanzo prende così male la notizia, e soprattutto la notizia che Giuliano sta marciando su Istanbul contro di lui, che gli viene un coccolone e, mentre già gli stanno facendo un completo di legno, nomina suo erede proprio Giuliano, nella speranza che i persiani lo crocifiggano al più presto.
[[File:Godbuster.gif|right|thumb|250px|Il manifesto del suo nuovo corso contro il monoteismo.]]
Entrato con tutta l’Unionel'[[Unione Europea]] in Turchia, Giuliano, nell’ordine:
*si fa operare la [[prostata]]
*diventa l’Apostata
*si fa crescere la barba come un filosofo greco
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=== La bella morte ===
 
Non si sa perché, a questo punto va a farsi un giro in campagna, dando così modo ai persiani di ritirarsi bruciando dietro di sé tutte le copie della [[Repubblica]] di [[Platone]]. Accecato di rabbia, Giuliano li insegue tutti personalmente brandendo la spada, impugnando un pugnale sacrificale, mordendo un crocifisso, bestemmiando e sputando sul Nuovo Testamento, ma qualcuno prende la rincorsa da bordo pista e gli lancia da novantasettemetri (record mondiale del IV secolo d.C.) un giavellotto che purtroppo lo trafigge passandolo all’istante da parte a parte. Qualcuno dice che è stato un persiano, qualcun altro una persiana, altri ancora che l’imperatore è stato vittima del fuoco amico, ma gli inquirenti rinverranno poi, legati al giavellotto, dei santini e delle statuette della [[madonna]] piene di acqua benedetta.
 
== Damnatio ==
[[File:Giuliano l'Apostata.jpg|left|thumb|300px|La copertina di ''Contro i Galilei''.]]
 
Naturalmente, essendo ormai morto, i cristiani poterono poi inventarsi qualunque calunnia sul suo conto, come quella odiosa che non diceva mai le orazioni prima di andare a dormire, facendone un [[anticristo]] al pari di [[Attila]] e [[Piero Angela]]. Mentre sotto l’aspetto giuridico il suo più immediato successore, il [[prete]] [[Roberto Gioviano]], dopo [[dare via il culo|essersi calato la tunica perché i persiani potessero approfittare meglio della sua offerta di pace]], si premurò di cancellare tutta la sua legislazione anticristiana e tutti i suoi ritratti dai libretti di preghiere.
 
== Idealismo di Giuliano ==
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| width="30%" |Preceduto da:<br />'''[[Costanzo II]]'''
| width="40%" style="text-align: center;" |'''[[File:SPQR 2.png|50px]]<br />[[Imperatore|Imperatore Romano]]''' <br/>361 - 363
| width="30%" |Succeduto da:<br />'''[[Roberto Gioviano]]'''
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