Giochi senza frontiere: differenze tra le versioni

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Ai nastri di partenza si presentavano le varie squadre, composte da delegazioni provenienti dai paesini più sconosciuti, ognuna delle quali porta il proprio [[presentatore]]: la trasmissione infatti andava in onda in [[Eurovisione]], dal momento che gli ascolti toccavano strepitose punte d’ascolto del 4% nei villaggi che avevano l’[[sfiga|onore]] di vedere i propri abitanti in lizza. E va puntualizzato che da questa trasmissione hanno avuto un trampolino di lancio verso la [[a nessuno importa|notorietà]] conduttori di prima grandezza, quali [[Milly Carlucci]], [[Mauro Serio]], [[Valerio Merola]], [[Pino Scotto]] e [[Tonio Cartonio]], giusto per citarne qualcuno che [[non c'entra|non c’entra un cazzo]].
[[File:Vecchio pazzo2.jpg|left|thumb|120px|L'inflessibile giudice mentre respinge le proteste della rappresentativa del [[Paraguay]].]]
La [[Luciano Moggi|regolarità della competizione]] era garantita dal giudice di gara, il signor Denis Brambilla di [[Frosinone]], che per ragioni mai chiarite veniva invitato a dare inizio alle fasi del gioco con la frase rituale gallica "''Denis, quand tu veux''". Tuttavia, dato che il signor Brambilla era [[sordo]] dall'età di 5 anni per via di una prolungata esposizione alle canzoni di [[Paolo Meneguzzi]] e di [[francese]] ne sapeva quanto la [[Gelmini|Maria Stella Gelmini]] di [[scuola]], l'effettiva frase ufficiale di avvio delle competizioni solitamente diventava: ''"Denis, quand tu veux, ma vist che la prim volt che te l'ho chiest esistev ancor l'[[Impero Asburgico]], non è che ti puoi dar na moss, vieux imbecill che non sei altr?''".
 
Il gioco vero e proprio consisteva in dieci prove, al termine delle quali veniva assegnato un punteggio basato su tre parametri:
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