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{{Cit|Secondo me è il miglior organismo unicellulare che abbia mai allenato.|[[Marcello Lippi]] su Gianluca Zambrotta}}
[[Gianluca Zambrotta]] è un raro esemplare di lama affetto da osteoporosi. Nato in quel ramo del lago di Como 32 nel 36 D.C., molto probabilmente ivi
Un recente studio ha scoperto che le gambe di Zambrotta sono costituite al 45% da zinco, al 32% da grana padano e dal restante 70% da antigelo.
==Carriera==
[[Immagine:Ebeti.jpg|thumb|250px|Foto di gruppo di alcuni giocatori juventini nel 2005: da sinistra [[Trezeguet]], Camoranesi, Zambrotta, Zebina e Le Grottaglie.]]
Dopo la gavetta come saltimbanco e venditore di enciclopedie porta a porta, Zambrotta ha militato per anni nell'interegerrima e onestissima [[Juventus]], nella quale si è distinto per i numerosi assist e per l'elevato livello di infiammabilità dei suoi capelli.
In seguito ad un non precisato scandalo legato ai passaporti (il giocatore, di chiare origini bosniaco-serbo-indù-treviso-sahariane, avrebbe secondo la Procura di Disneyland Paris millantato antiche ascendenze borboniche al solo scopo di riuscire a comprare casa fra la monnezza di Napoli), Zambrotta lascia la Juventus e negli anni seguenti viene ingaggiato da società calcistiche altrettanto illustri come Barcellona, [[Milan]], San Vendemmiano, L'Antica Pasticceria del Nonno e Catanzaro.
Il suo palmares è ricco di numerosi trofei e riconoscimenti, tra i quali spiccano tre scudetti etiopi, una Coppa del Dopo-Lavoro Fiat e la prestigiosa vittoria della Coppa dei Campioni di Risiko del 2002, alla quale Zambrotta contribuì segnando sedici reti nella finale disputata contro il Lokomotiv Mosca. Il terzino ha inoltre raggiunto per tredici volte consecutive la finale di Coppa [[Padania]], perdendola però in tutte le occasioni.
Anche la carriera in nazionale è stata altrettanto ricca di soddisfazioni: ha infatti preso parte ai vittoriosi Mondiali del 2006 in Germania, durante i quali ha siglato persino un gol (seppur involontariamente, in quanto Zambrotta voleva soltanto spedire lontano il pallone, che da sempre lo intimorisce, ma la conformazione irregolare delle sue gambe impresse alla sfera una traiettoria imprendibile per il portiere avversario) contro le Filippine e ha spezzato le caviglie a tutti i membri della nazionale turca compresi giocatori,allenatore, massaggiatori e rappresentanti federali.
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