Gianfranco Zola: differenze tra le versioni

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{{Cit2|Aaaaaaahhh!|Gianfranco Zola quando gli fu proposta per la seconda volta la Nazionale.}}
 
Zola indosserà la maglia azzurra per 35 volte, segnando 10 reti, ma fu proprio con la maglia della Nazionale che mise in atto il suo diabolico piano di [[vendetta]]. Non aveva infatti scordato le [[Tortura|angherie]] subite durante l'infanzia dai suoi amichetti per la sua manifesta superiorità calcistica. Ai [[Mondiali di calcio USA 1994]] gli si presentò un'occasione irripetibile: i suoi compagnetti di allora, nel frattempo cresciuti, avevano messo su un grosso giro di scommesse clandestine sul loro illustre compaesano. Scommettevano su tutto, anche sulla sua irreprensibile correttezza sul campo. Zola sapeva tutto ciò, e finora aveva lasciato fare. In occasione di [[Italia]]-[[Nigeria]] tutti i suoi compaesani avevano scommesso sul suo esordio in campo ai Mondiali, che puntualmente avvenne, ma anche sul fatto che non avrebbe mai ricevuto cartellini dall'[[arbitro]], cosa che avvenne dopo dieci minuti dal suo esordio. Zola aveva incaricato una [[Mio cuggino|persona fidata]] di Oliena di scommettere su un rosso diretto contro di lui, mentre gli altri paesani avevano fatto l'esatto contrario. C'era chi aveva scommesso la moglie, chi i capitali all'estero, chi la propria [[verginità]] anale: tutti persero. Da allora ad Oliena imperversa una grossa [[Crisi economica]] di cui tuttora non si vede la fine. In [[verità]], va anche detto che Zola fece [[Manuali:Corrompere|corrompere]] l'arbitro, affinché questi lo espellesse. Prima della partita, Zola aveva mandato dall'arbitro un suo emissario, un certo {{USERNAME}}, travestito da [[Pinco Pallino]], perché gli consegnasse l'introvabile figurina di [[Pier Luigi Pizzaballa]], che Zola si era inspiegabilmente trovata sul proprio comodino durante il ritiro a Coverciano. Lacrime di commozione rigarono il volto dell'arbitro che, intascata la figurina, disse a {{USERNAME}}: {{Quote|Nemo problema, ghe pensi mi!}} La famosa sceneggiata di Zola subito dopo l'espulsione è quanto mai falsa: Zola in realtà gioiva nel cuore per essersi finalmente vendicato dei suoi invidiosi coetanei.
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