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[[File:Illusione ottica2.jpg|right|thumb|250px|Neppure Zola è rimasto immune alla psichedelia.]]
È l'anno di grazia millenonceventottantaquattro, e Gianfranco Zola abbandona i campetti polverosi di Oliena per i campi
=== La militanza nella Torres ===
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[[File:Alien.gif|right|thumb|250px|Uno scommettitore di Oliena dopo Italia-Nigeria.]]
Zola indosserà la maglia azzurra per 35 volte, segnando 10 reti, ma fu proprio con la maglia della Nazionale che mise in atto il suo diabolico piano di [[vendetta]]. Non aveva infatti scordato le [[Tortura|angherie]] subite durante l'infanzia dai suoi amichetti per la sua manifesta superiorità calcistica. Ai [[Mondiali di calcio USA 1994]] gli si presentò un'occasione irripetibile: i suoi compagnetti di allora, nel frattempo cresciuti, avevano messo su un grosso giro di scommesse clandestine sul loro illustre compaesano. Scommettevano su tutto, anche sulla sua irreprensibile correttezza sul campo. Zola sapeva tutto ciò, e finora aveva lasciato fare. In occasione di [[Italia]]-[[Nigeria]] tutti i suoi compaesani avevano scommesso sul suo esordio in campo ai Mondiali, che puntualmente avvenne, ma anche sul fatto che non avrebbe mai ricevuto cartellini dall'[[arbitro]], cosa che avvenne dopo dieci minuti dal suo esordio. Zola aveva incaricato una [[Mio cuggino|persona fidata]] di Oliena di scommettere su un rosso diretto contro di lui, mentre gli altri paesani avevano fatto l'esatto contrario. C'era chi aveva scommesso la moglie, chi i capitali all'[[Isole Cayman|estero]], chi la propria [[verginità]] anale: tutti persero. Da allora ad Oliena imperversa una grossa [[Crisi economica|crisi ecoanalcomica]] di cui tuttora non si vede la fine. In [[verità]], va anche detto che Zola fece [[
== Il Chelsea ==
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== Il ritorno in Sardegna ==
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Come ampiamente documentato [[Sardegna|qui]], Gianfranco Zola ricopre dal [[2000]] al [[2004]] la carica di '''Imperatore della Sardegna'''. Peccato che egli ne fosse totalmente all'oscuro, non essendo stato avvisato della nomina per acclamazione. Ragion per cui, il suo principato passa del tutto inosservato. In quegli stessi anni, logorato dalla frenetica attività imprenditoriale, decide di prendersi un periodo di riposo nella sua terra natìa. Abbandona dunque il suo bestiame e i suoi possedimenti inglesi e si trasferisce a [[Cagliari]]. Qui incontra [[Merda|quel galantuomo]] che è [[Massimo Cellino]], [[Pappone|presidente]] del [[Cagliari Calcio]], che gli propone un contratto: {{quote|Le condizioni sono super-vantaggiose: a differenza di tutti gli altri, tu non dovrai pagarmi per poter giocare.}} Zola accetta con entusiasmo e in due anni porta e mantiene i rossoblu in serie A. Poi scopre casualmente l'inganno di Cellino: in effetti alcuni senatori della squadra venivano pagati in [[tappo|tappi]] di [[Birra Ichnusa]], e ricevevano premi-partita consistenti in buoni pasto della mensa dell'[[ospedale]]. Zola non la prende bene, non si sente rispettato
== La carriera da allevatore ==
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== Note ==
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{{Calcio}}
{{Sardegna}}
[[Categoria:Allenatori]][[Categoria:Calciatori]]▼
[[Categoria:Sardegna]]▼
{{Portali|Calcio}}
[[Categoria:Calciatori]]
[[Categoria:Italiani]]
▲[[Categoria:Sardegna]]
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